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Lockdown totali nei weekend, l’ipotesi si fa concreta. Un anno fa oggi il primo discorso di Conte

Un numero che non è solo un numero ma una somma di storie, nomi, persone e vite. Ieri l’Italia ha raggiunto quota 100mila morti a causa del covid.

Un anno fa oggi il primo lockdown annunciato dall’allora premier, Giuseppe Conte.

Oggi siamo nel pieno della terza ondata, i vaccini ci sono ma sono pochi. Si annuncia la copertura dei lombardi per giugno, quella di tutti gli italiani per la fine dell’estate. I virologi frenano e parlano di fine anno.

Covid, i contagi aumentano, ipotesi lockdown nei weekend. Il Viminale ai prefetti: controlli stretti sugli assembramenti

Intanto l’epidemia dilaga e dovrebbe raggiungere il nuovo apice entro due settimane. Il Comitato Tecnico Scientifico, è noto, spinge il governo per misure di contenimento drastiche.

Così in queste ore prendono corpo ipotesi già circolate nei giorni scorsi: zone gialle con restrizioni maggiori, lockdown nei fine settimana, zone rosse immediate (cioè automatiche e non discrezionalmente decise dai presidenti di Regione) quando presenti 250 contagi per 100mila abitanti.

Covid – Il Cts invoca lockdown duro da subito o zona rossa automatica con 250 contagi per 100mila abitanti

Di fatto sono richieste che portano una modifica profonda del primo Dpcm Draghi appena varato.

Il Cts inoltre invoca un’estensione della campagna vaccinale a più categorie esposte anche se, come detto, sono proprio i vaccini a mancare. Solo dopo Pasqua è annunciato un rifornimento significativo.

Tornando al lockdown nei weekend, significherebbe chiusura in tutta Italia di ogni attività non essenziale: stop bar, ristoranti, negozi anche in zona gialla, arancione e arancione scuro, scuole chiuse. Sempre nel Cts c’è chi invoca un lockdown totale di tre settimane, ipotesi al momento difficilmente digeribile dal governo.

 

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