“Se si vuole utilizzare interamente il supporto concreto dei Sindaci nella campagna vaccinale, occorre che agli stessi, titolari per legge di specifiche potestà e doveri in materia di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, siano fornite immediatamente, senza se e senza ma, le liste dei cittadini che hanno aderito e aderiranno alla campagna vaccinale e di quelli che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino”.
Così Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina. D’altronde lo aveva già anticipato pochi giorni fa, dopo l’ingresso dei Comuni nella cabina di regia covid di Regione Lombardia.
Se torna a ribadire il messaggio è segno che vuole rafforzarlo.
“I Sindaci possono capillarmente sostenere l’intero sistema, programmando ogni giorno il supporto logistico locale, sempre ovviamente con l’assenso degli interessati e in collaborazione con le Ats e le Asst competenti. Pertanto è necessario quanto strategico superare l’ostacolo, che ci si dice basato su questioni relative alla tutela della privacy dei cittadini, che attualmente impedisce la consegna dei nominativi ai Sindaci.” Queste le dichiarazioni di Mauro Guerra, Presidente di Anci Lombardia, in merito alla campagna vaccinale”.
“D’altra parte – prosegue – si evidenzia come oggi, ma fin da un anno, a seguito di specifica disposizione del Presidente del Consiglio dei Ministri del marzo 2020, vengano invece forniti quotidianamente tutti i dati relativi ai cittadini positivi al covid-19 e i loro contatti, affinché i Comuni possano esercitare i controlli per il rispetto della quarantena. È pertanto paradossale che, per presunti e per noi immotivati problemi di privacy, non vengano invece forniti dati relativi alle liste delle persone che hanno aderito alla vaccinazione e che sono già state vaccinate.” Evidenzia il Presidente di Anci Lombardia.
“Questa richiesta – concludeGuerra -, sollecitata da moltissimi Sindaci, l’abbiamo formulata in tutte le sedi ed è costantemente posta dal nostro rappresentante nell’Unità di crisi regionale sulle vaccinazioni, e siamo a conoscenza che Regione Lombardia ha attivato un confronto sul tema anche con il Garante per la privacy. Ma se tutti consideriamo il tempo un elemento prezioso nella battaglia contro il virus, l’ostacolo va rimosso ora. La necessità di attivare ogni intervento utile per poter scongiurare i rischi di perdita della vita, a partire dai nostri anziani, in piena pandemia mondiale e con l’imperativo di fare presto le vaccinazioni, riteniamo sia sicuramente prioritaria”.