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“Da cent’anni nel futuro”: storie, immagini e persone di Confindustria. Manoukian: “Aziende come luci che illuminano la via”

Un lungo secolo di orgoglio industriale raccontato attraverso storie, immagini e persone. Così Confindustria Como ha celebrato i propri 100 anni, raccogliendo le esperienze delle varie industrie comasche all’interno del libro “Da cent’anni nel futuro”.

Presentato oggi nella sede dell’Associazione, il volume è stato realizzato dallo storico Fabio Cani in collaborazione con il giornalista Antonio Marino e impreziosito dagli scatti del fotografo torinese Niccolò Biddau. Presenti, insieme all’autore e al fotografo, il presidente di Confindustria Como – nonché presidente di Lechler – Aram Manoukian e Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Intesa Sanpaolo che ha patrocinato il progetto.

“Abbiamo compiuto 100 anni nel 2019 e fatto l’assemblea a Villa Erba, lo scorso anno, per celebrare l’anniversario – ha spiegato Manoukian – Con collaborazione di Fabio Cani e Niccolò Biddau abbiamo pensato alla realizzazione di questo volume che avremmo voluto distribuire ai soci a inizio anno ma lo faremo ora. Avevamo programmi molto precisi per rafforzare i nostri associati e le varie imprese, nel prossimo autunno riprenderemo questa attività”.

Il presidente di Confindustria Como ha spiegato la valenza del libro che rappresenta un secolo di storia, dove l’esperienza delle aziende si intreccia ai vari momenti storici vissuti.

“Al centro del volume c’è il tema della collaborazione, delle alleanze – ha proseguito – Molte aziende hanno un tempo e una loro vita lunga, che attraversa talvolta più generazioni. La domanda che mi pongo, quindi, è ‘cosa possiamo fare tu ed io, insieme, per lasciare alle future generazioni un territorio migliore?’ Qui sottolineo anche il concetto della sostenibilità, che in inglese significa letteralmente capacità di mantenere. Io rappresento un’impresa di 160 anni, per questo mi chiedo costantemente cosa debbano fare i giovani per portare avanti aziende storiche. Sul territorio bisogna unire le forze e le conoscenze per il futuro, perché le imprese crescono come un grande giardino nelle community dei territori. Se rappresentiamo le aziende come luci, devono non abbagliarsi l’un l’altra in contrapposizione ma orientarsi nella stessa direzione e illuminare insieme la strada da percorrere”.

Non è mancata, poi, una riflessione sull’attuale emergenza sanitaria. “In questo momento di emergenza – ha continuato Manoukian – bisogna promuovere una maggiore coesione sociale, avere obiettivi comuni per raggiungere il bene comune. Lasciare, appunto, un mondo migliore per chi verrà dopo di noi. Mi piacerebbe che si creasse un acquedotto di conoscenza, di alleanza che viaggia con un dialogo tra cittadinanza e parti sociali, con uno spirito si fiducia”.

Fabio Cani ha poi spiegato i concetti al centro del volume. “Riprendendo la domanda del presidente Manoukian, ovvero che cosa possiamo fare perché ci sia la possibilità di fare un passo in avanti, rispondo mettendoci un po’ di memoria in più vista la mia esperienza professionale. In questo libro abbiamo recuperato una memoria che non sempre è così evidente. Si tratta di un lavoro che abbiamo fatto insieme, a più mani, partendo proprio dalla questione del deficit di memoria”.

Insieme al volume dedicato alla storia dell’Associazione comasca è stata presentata anche la nuova mostra footgrafica di Niccolò Biddau, allestita nel foyer della sede di Confindustria Como: 24 immagini che celebrano la ricchezza della realtà imprenditoriale comasca, a partire dall’essenziale rapporto con il territorio e la storia, e per evidenziare anche alcuni valori come l’impegno per la sostenibilità e la formazione.

“Ho fatto un viaggio esplorativo e conoscitivo del territorio comasco attraverso l’indagine e il racconto delle esperienze delle singole aziende, con la loro memoria fotografica e iconografica – ha spiegato Biddau – L’associazione negli anni è intervenuta sul territorio in più ambiti, questo rappresenta qualcosa di unico a livello nazionale. Si è creato un sistema di relazioni articolato ed efficace, arrivando anche in anticipo su alcuni temi. Tutti gli imprenditori mi hanno aperto le porte delle aziende, così ho avuto l’occasione di fissare nella memoria attraverso ogni singolo scatto dei momenti unici di vita industriale. L’obiettivo è stato anche costruire una banca fotografica a disposizione delle aziende”.

Come partner del progetto, Intesa Sanpaolo ha accompagnato Confindustria Como nelle celebrazioni per i 100 anni ma anche nella realizzazione stessa del volume dedicato all’anniversario.

“Voglio riprendere una citazione del libro – così Tito Nocentini – sulla ricostruzione economica e sociale nel secondo Dopoguerra. Dice ‘non si poteva tornare come e dove si era prima, perché quel come e dove non c’erano più o erano profondamente mutati’. Queste parole sono attuali nel momento storico che stiamo vivendo e dimostrano che ci vuole una spinta a cambiare e migliorarsi”.

E ha poi concluso: “Quanto accaduto ha modificato molti aspetti, dalla modalità di produrre ai consumatori, fino al concetto di sostenibilità nel fare impresa, e quindi dobbiamo raccogliere la sfida del momento per poter andare oltre, lasciando un territorio migliore per il futuro. Citando i tre concetti focali  di questo libro, collaborazione, visione e anima, voglio sottolineare anche il ruolo della fiducia. E’ legato anche al modo in cui noi, come Intesa Sanpaolo, abbiamo scelto di reagire alla pandemia. Ora è importante la solidarietà fra tutti gli attori in campo, per ricostruire un futuro migliore forti della nostra storia”.

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