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Dalla città a Villa Guardia, Erba e Ponte Lambro: i candidati comaschi di Unione Popolare con De Magistris

La lista che candida più comaschi alle prossime elezioni politiche è senza dubbio l’Unione Popolare con De Magistris.

I candidati sono, per la Camera:
Mauro Baroni, 56 anni, operatore socio sanitario, Como
Cristiano Negrini, 40 anni, impiegato frontaliere, Villa Guardia
Giovanni Roveda, 39 anni, immunologo, Erba
Stefania Sala, 54 anni, operatrice socio sanitaria, Como

Per il Senato:
Maria Domenica Braccio, 66 anni, insegnante in pensione, Villa Guardia
Pierluigi Tavecchio, 62 anni, insegnante, Ponte Lambro

C’è anche una nota di orgoglio per la corsa contro il tempo svolta entro i termini.

“Alla fine di luglio la mostruosa maggioranza che sosteneva il governo del banchiere Draghi, si è definitivamente sciolta – recita la nota di Unione Popolare – Sono state indette subito elezioni, al 25 settembre, con l’obbligo di presentare le liste dei candidati 34 giorni prima. Con una differenza non piccola, però: i partiti già presenti in parlamento potevano farlo semplicemente consegnando simboli e candidati entro il 22 agosto, mentre quelli senza un gruppo parlamentare costituito entro il 2021 avrebbero dovuto consegnare liste con anche le firme di circa 45 mila cittadini da raccogliere in due/tre settimane nelle diverse circoscrizioni, sotto il sole di ferragosto, con mezza Italia in ferie”.

“Un tentativo evidente di truccare la partita elettorale evitando la partecipazione di voci critiche, facendo giocare solo i soliti noti. Ma questo piano antidemocratico è fallito”, rivendica Unione Popolare, il gruppo formato sostenuto da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, DeMa, e dalle parlamentari di ManifestA, che è riuscita a raccogliere oltre 50 mila firme in tutta Italia, quasi 900 nei nostri collegi plurinominali di Camera e Senato e 390 in provincia di Como.

“Trecentonovanta grazie alle persone che hanno firmato ai banchetti, girato come trottole per ritirare 400 certificati elettorali o semplicemente hanno fatto passa parola, iniziando la campagna elettorale con il dialogo diretto e la partecipazione – si chiude la nota – 390 grazie alle persone che, con la notizia ufficiale dell’ammissione della lista di ieri pomeriggio, daranno a tutti la possibilità di votare anche nella nostra provincia una lista di sinistra che vuole dare voce alle classi meno abbienti che chiedono giustizia sociale ed economica, una lista già impegnata nelle lotte contro la guerra e il riarmo, già impegnata contro il saccheggio del territorio e contro ogni sfruttamento lesivo della dignità delle persone e contro corruzione e mafie”.

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4 Commenti

  1. Letta così sembrerebbe che se non ci fosse stato il “trucco” delle cinquantamila firme in tutta Italia e delle 390 in provincia di Como, con Unione popolare non ci sarebbe stata partita. Avrebbero perso tutti meno loro. In realtà, sappiamo bene che per un partito della vecchia sinistra è più facile raccogliere 50mila firme che prendere il 3% dei voti. La sinistra-sinistra è un ambiente chiuso e autoreferenziato: quelli con cui discuti, sono gli stessi che votano e soprattutto che si votano. Se alcuni del PD dicono che i voti al Terzo Polo sono voti regalati alla destra, i voti di Unione popolare sono regalati a chi? Mah…. E poi, se guardiamo il loro programma, troviamo più similitudini con quello della coalizione che sta con Letta o con quello dei post-fascisti della Meloni? Confrontateli e avrete la dimostrazione che il vecchio che avanza, è sempre e solo vecchio. 😊

  2. Caro Gelindo, devi sapere che molto prima dell’inizio della crisi di governo, all’incirca inizio giugno, Rinfondazione Comunista, Potere al Popolo, DeMa, e le parlamentari di ManifestA lavoravano per un progetto chiamato: “Verso l’unione popolare”; la caduta dell’esecutivo e la decisione di indire le elezione con così poco tempo per prepararsi hanno costretto queste realtà ad affrettare l’iter per la creazione di questo gruppo, impedendo che questo progetto iniziasse un vero e proprio lavoro; ergo questo “partito” esisteva già semplicemente non c’è stato il tempo materiale per far si che si facesse conoscere.
    inoltre è necessario aggiungere che questo gruppo è composto da realtà che da anni lottano per battaglie quali la sanità pubblica, la lotta al precariato e al caro vita, per fare un esempio, Rifondazione Comunista da inizio anno ha indetto una campagna contro il carovità che, dopo l’invasione dell’ucraina, si è affiancata anche alla campagna contro la guerra e contro l’invio delle armi, organizzando anche banchetti e volantinaggi a Como, a Mariano e a Cantù; oppure, giusto per citare un altro esempio anche se potrei continuare per tutta la notte, alla manifestazione anticostituzionale organizzata dai neofascisti e approvata dalla prefettura, a Dongo, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo erano proprio lì tra le file della contromanifestazione, tra le fila degli antifascisti, per protestare contro questo atto illegale, ma che viene annualmente perpetrato.
    Quindi Caro Gelindo in realtà le realtà che formano questo “partito” agiscono già da tempo sul territorio, semplicemente la loro azione non è pubblicizzata dai media che preferiscono concentrarsi sui partiti già all’interno del parlamento.
    In conclusione ti chiedo gentilmente di informarti un’pò meglio prima di dare un tuo parere, rischi solo di fare disinformazione.
    Non so se leggerai questa mia risposta, ma nel dubbio, ti ringrazio per l’attenzione.

  3. Ma come fa, questo ulteriore cespuglio della sinistra-sinistra, a essere credibile presentandosi per la prima volta proprio in occasione delle elezioni? Dal mio punto di vista un partito si presenta, lavora sul territorio per mesi o anni e soltanto dopo si candida per raccogliere il consenso del lavoro svolto. Ma in questo modo, invece, come non pensare solo a una squallida manovra elettorale per lucrare un posto in parlamento o – peggio – per dare fastidio ai concorrenti della stessa area politica che si sono già candidati?

    1. Gelindo, quello che dici mi ricorda un po’ il partito del tuo amico Berlusca: comparso sulla scena politica all’improvviso, senza classe dirigente e senza alcun “lavoro” svolto sul territorio. Una creatura ex-novo fatta apposta per le elezioni politiche. Immagino che anche allora tu abbia bollato la cosa come “squallida manovra elettore”… O no ???

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