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Distrutte 5mila mascherine prive dei requisiti di conformità: arrivavano dalla Cina

Nelle scorse ore, funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Montano Lucino hanno presenziato alle operazioni di distruzione di una partita di merce costituita da 5000 mascherine di tipo FFP2 prive dei requisiti di conformità.

La merce, in arrivo dalla Cina, dichiarata in importazione da un distributore con sede nella provincia di Monza Brianza, era stata intercettata lo scorso mese di agosto a seguito di una selezione operata dal Circuito doganale di controllo: i funzionari doganali avevano sospeso lo svincolo, contestando all’importatore che la certificazione dei requisiti di sicurezza esibita non si riferisse al prodotto che si stava tentando di importare.

Dopo aver interpellato anche il Mise, erano emerse tre possibili opzioni: la regolarizzazione della merce, la rispedizione all’estero, la distruzione. Nel lungo contraddittorio seguito tra l’Agenzia delle Dogan e l’importatore, è però emersa l’impraticabilità di soluzioni diverse dalla distruzione, operazione avvenuta mediante triturazione presso un impianto di smaltimento allo scopo autorizzato.

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