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VIDEO L’osceno filmato delle piazze Jasca e Volta ridotte a discarica. “Casino, ragazzine che fanno pipì nell’androne. Situazione insopportabile”

Qualche giorno fa la discoteca a cielo aperto con un centinaio di ragazzini riuniti alle due di notte intorno a una minicar con stereo a tutto volume, stanotte intorno all’una una lite con un ventunenne finito in ospedale e stamattina le foto di una lettrice che raccontano di una zona intorno a piazza Volta vittima di una “movida” che sempre più spesso non riesce a unire divertimento a rispetto ed educazione.

E così, mentre chi ha tirato tardi tra un mojito e una birra, è ancora a letto c’è chi passa a pulire i davanzali delle finestre che si affacciano su via Rubini ridotti come il bancone del peggiore dei bar e piazza Jasca più simile a una pattumiera a cielo aperto che a una piazzetta del centro. Qui i locali non c’entrano: è proprio l’inciviltà delle persone che lascia il marchio.

“In realtà è una non-notizia visto che è la normalità ormai – ci scrive – poi sarà tutto pulito perché passeranno gli addetti di Aprica ma non credo che sia un problema di assenza di bidoni. È proprio maleducazione. Ci sono persino ragazzine che, di notte, fanno pipì nell’androne dei palazzi che si affacciano sulla piazza. C’è molta gente che pensa addirittura di cambiare casa perché la situazione è insopportabile”.

“La cosa che mi fa più arrabbiare, a parte lo sporco e il casino – conclude chi ci ha inviato le foto – è poi che i costi per la pulizia e lo smaltimento li sostiene tutta la cittadinanza visto che, anche giustamente per carità, i bar pagano la tassa rifiuti in base alla superficie del loro locale”.

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13 Commenti

  1. Signora Amanda, la ringrazio moltissimo per il Suo colto commento che ho molto gradito. Devo essere sincero. Lei ha colto nel segno. Sono molto disincantato in questo periodo. Non ho mai tollerato la discriminazione e ho sempre cercato di mitigare la mia aggressività con l’ironia, l’autoironia e ahimè a volte il sarcasmo. È un mondo che non mi appartiene quello della caccia alle streghe qualunque siano le streghe. Cercherò di seguire il suo consiglio e resistere. Ha ragione. E’ un obbligo morale e civile. Mi consolo sapendo che anche gli eroici fantaccini sul Piave ogni tanto si facevano prendere dallo sconforto…?

  2. Bene prendo atto che per lei dare una botta in testa a questi ragazzi è una risposta più sensata e percorribile di più bidoni e pulizie da parte di Aprica. Geniale

  3. Sig Gioele, leggo spesso i suoi commenti interessanti e intelligenti. Qui abbiamo un caso classico di potenziale indulgenza e tolleranza verso chi fa parte del ‘in-group’ e, come sottolineato da lei, intolleranza e rabbia per lo stesso identico atto quando è comesso da qualcuno che fa parte del ‘outgroup’. Lei scrive una domanda retorica ‘Cosa possiamo fare?’ e risponde con una risposta quasi rassegnata(?) ‘C’est la vie’. Giusto. Il tribalismo fa parte del tessuto sociale e della natura umana. Ma ormai siamo ad un punto di quasi no return in questo normalizzazione del odio verso lo straniero. In risposta alla sua domanda, io dico ‘resistiamo, comunque. Avanti così.’

  4. Altri piu bidoni della spazzatura? hahaha …si e anche un panino al prosciutto con una Paulaner molto fredda gratis …. colpendoli sulla testa, non c’è altro modo, è l’unico modo che capiscono … se non hanno avuto la fortuna di avere genitori che li hanno educati bene, non addebitare il problema al comune …

  5. Premesso che io chiamerei il 112 per queste “ragazzate”..un bell’accerchiamento con unità cinofile e camionetta per caricare i più facinorosi..
    Chi invoca la Polizia Locale non sa che alle 2 di notte non hanno equipaggi: è capitato un incidente a un conoscente ed è arrivata la polstrada. Il quasi ex dirigente ha tolto anche il servizio notturno oltre ai posteggi..quindi 112 e stop, sennò i maleducati avranno vita facile

  6. Ma quali multe ma quale polizia locale ma quale maleducazione. Quando sei alticcio e magari fumato alle 2 di notte buttare la bottiglia dentro un bidone-se lo trovi e non è pieno- è l’ultima cosa cui pensi. E non è nemmeno un problema italiano. Questo succede in tutte le città europee nelle zone di movida. Bisogna aumentare i bidoni e programmare pulizie la mattina presto. Stop

  7. Sono sempre molto tollerante in tema di casino giovanile anche perché da ragazzo mi occupavo solo di quello. Tuttavia, sono anche convinto che la convivenza civile si sintetizza nel conciliare la propria libertà con quella degli altri. Rendere impossibile la vita ai residenti non è libertà ma sopraffazione. Il problema quindi è sicuramente di educazione ma soprattutto di ordine pubblico.
    In una città in cui un Consigliere Comunale invoca i rastrellamenti per fermare i “sans papier”, non far nulla per impedire il disturbo della quiete pubblica (bastava silenziare il minivan) lascia un po’ perplessi. Perplessi ma non sorpresi: deboli con qualche figlio di “intoccabile” presente tra i disturbatori della quiete pubblica, forti con i “sans papier”. Anche questo fa parte dell’ideologia e della cultura di chi fa proposte simili. Cosa vogliamo farci….c’est la vie!

  8. È chiaro che tocca ai genitori educare, ma spesso i ragazzi fuori casa hanno comportamenti che i genitori neanche immaginano.
    L’ intervento della polizia, con multe ed eventuali denunce per schiamazzi ( si può fare), sarebbe efficace e renderebbe consapevoli anche le famiglie.

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