È stata presentata ufficialmente oggi all’esterno dello Spazio Anagramma la squadra completa di “Progetto Cernobbio”, la lista civica a sostegno della candidatura di Simona Saladini a sindaco.
“La nostra è una squadra nata anzitutto da una prima fase di ascolto delle esigenze dei cittadini e dell’intera comunità cernobbiese, dalla riva alle frazioni. Per questo è anzitutto una squadra molto eterogenea, che ha aggregato persone con un’esperienza nell’amministrazione o nel settore pubblico, compreso ex assessori, persone giovani, persone che per la prima volta hanno deciso di metterci la faccia per un progetto di cura e di sviluppo della città che amano. Sono orgogliosa di dire che la nostra squadra racchiude un ampio spettro del mondo delle professioni, e soprattutto il nostro territorio nella sua interezza: ogni frazione è rappresentata. Non lo dico per sfoggio retorico, ma perché uno degli obiettivi prioritari del nostro Progetto è quello di ricucire la nostra comunità dalla riva alle frazioni, dal lago alla montagna. Non è più accettabile che esistano cernobbiesi di serie A e cernobbiesi di serie B”, ha dichiarato Saladini.
“Dalla fase di ascolto è emerso soprattutto il bisogno dei cernobbiesi di avere risposte concrete, di ritrovare l’attenzione alla qualità della vita quotidiana da parte dell’amministrazione” – prosegue Saladini- ecco perché un aspetto caratterizzante del nostro programma è quello del Comune sotto Casa, che è un insieme di servizi diversificati, non una singola azione. Tra di essi ci sono la riapertura e la riattivazione dei centri civici, anche per quanto riguarda la funzione ambulatoriale e di consegna diretta dei certificati ai cittadini che hanno difficoltà a raggiungere il Comune; il ripristino del pulmino gratuito da e per le frazioni nei giorni di mercato, in convenzione con i privati; il Comune aperto senza appuntamento ai cittadini per i servizi essenziali: non devono esistere barriere tra l’amministrazione e la città”.
“Il baricentro del nostro Progetto sarà incentivare la qualità della vita dei cernobbiesi, di tutti i cernobbiesi. Per questo, sottolineo che alcune scelte non saranno da effettuare solo in funzione dell’incasso. Il tema dell’autorizzazione per i fuochi d’artificio, ad esempio, non va visto solo in base a remunerazioni che il Comune può ottenere al momento, peraltro spesso esigue, ma va inquadrato dentro una cornice di più ampi valori sociali, ambientali, appunto di qualità della vita dei cittadini. Si tratta di bilanciare le esigenze e i diritti, ottica che deve essere il tratto distintivo di una buona amministrazione” ha concluso la candidata sindaco.
Durante la presentazione è stato distribuito un pieghevole (pubblicato in fondo) con l’intero programma riportato (“È l’impegno di tutti noi per Cernobbio”, ha chiosato Saladini), dopodiché sono stati presentati tutti i dodici candidati della lista.
Giacomo Bellocco
23 anni, lavora in una multinazionale, ha operato nel mondo dell’intrattenimento per ragazzi.
Il suo impegno per Cernobbio: “La mia città respinge i giovani, che non sono caos e schiamazzi ma prospettiva e opportunità. Chi ha la mia età a Cernobbio non è mai uscito, non ha mai creato qualcosa perché non è accogliente. Progetto Cernobbio vuole rivoltare questa realtà, concederci spazi e io mi candido perché credo che con Saladini sindaco si possa rendere una città attrattiva anche per gli under trenta”.
Barbara Bonetti
39 anni, responsabile commerciale
Il suo impegno per Cernobbio: “Sono cresciuta a Piazza. Lì c’è la mia famiglia, il ricordo di chi se n’è andato. Ci sono le ginocchia sbucciate di me bambina, i primi batticuore, casa. Ho visto la mia frazione abbandonata a se stessa, ho sofferto quando il Viale della Rimembranza è stato privato dei suoi alberi, senza più ombra d’estate, come umiliato. Piazza non è una Cernobbio di serie B. E con Progetto Cernobbio per Saladini sindaco faremo in modo che nessuna frazione lo sia più. Dalla riva alle frazioni!”
Simone Braglia
60 anni, consulente finanziario
Il suo impegno per Cernobbio: già calciatore di serie A e ora impegnato nel mondo della finanza. Già assessore nel secondo mandato di Simona Saladini sindaco, si rimette in gioco perché “lo sento come obbligo rispetto alla mia comunità. Come ogni sportivo, so che a contare è la squadra. Stare insieme tanti anni, specie se si vogliono giocare partite ambiziose, richiede un forte spirito di squadra che ritrovo in Progetto Cernobbio. Metto a disposizione la mia esperienza per realizzare cose importanti, ma anche per formare gli amministratori di domani”.
Luciano Campagnoli
63 anni, vicecomandante della Polizia locale di Como
Il suo impegno per Cernobbio: “Metto a disposizione la mia esperienza perché si trovi una soluzione immediata e soddisfacente per tutti rispetto al piano della sosta e parcheggi. Risiedo a Cernobbio da trent’anni e la prima cosa che occorre fare è uno studio approfondito del traffico e della sosta che in questi anni non è stato fatto. Occorrono telecamere che verifichino che i camion di grossa taglia non percorrano strade a loro interdette (cosa che oggi avviene) ed elaborare un piano di sosta vero. Nessuno si sognerebbe mai di vietare i fuochi d’artificio a Cernobbio ma quello che avvenuto qui è inaccettabile. Faccio un esempio su tutti: il 18 giugno in una sera hanno sparato tre volte. Ed è andata così per tutta l’estate. La tutela del territorio (e del turismo) è un’altra cosa”.
Alessio Cimino
39 anni, consulente assicurativo
Il suo impegno per Cernobbio: “Col calcio Maslianico ho imparato e cercato di tramandare i valori sportivi più alti. Credo che il motore del cambiamento siano lo spirito di squadra, la competenza e un Progetto importante, diffuso. Questa squadra ha tutti gli elementi”.
Max Mantellaro
44 anni, imprenditore turistico
Il suo impegno per Cernobbio: “Da anni vivo le nostre montagne mostrandone la bellezza agli appassionati di bicicletta. Credo che il Turismo sportivo, il turismo in generale, debba essere integrato con la quotidianità dei cernobbiesi. Occorre permettere alle nostre potenzialità di svilupparsi al meglio (cura, manutenzione e pubblicizzazione dei nostri sentieri, delle nostre bellezze) senza però ledere chi Cernobbio la abita. Temi non affrontati dall’amministrazione uscente e si vede. Il nostro Progetto invertirà la rotta”.
Cristal Marelli
22 anni, laureata in gestione del territorio, studente e lavoratrice
Il suo impegno per Cernobbio: “Immaginate se a Cernobbio ci fossero locali, bar, sale civiche (magari attrezzate per proiezioni e non solo) a nostra disposizione… Una città a portata anche degli under 30, che ci accolga anziché respingerci e ci offra divertimento e possibilità. Io l’ho fatto e con Progetto Cernobbio per Saladini sindaco ho capito come renderlo possibile. Per questo mi candido, perché lamentarsi non cambierà le cose, impegnarsi invece può fare la differenza”.
Sergio Melluso
54 anni, albergatore e ristoratore
Il suo impegno per Cernobbio: “Quarant’anni da operatore turistico a Cernobbio mi hanno insegnato che non s’improvvisa niente. Per costruire un futuro solido servono competenza, dedizione, amore e un gruppo che porti avanti un Progetto serio. Tutto questo c’è in Progetto Cernobbio. E ci credo tanto da mettermi in gioco per la città che amo”.
Paola Molteni
59 anni, pensionata
Il suo impegno per Cernobbio: “Voglio rappresentare la frazione di Mornello, che custodisce la memoria dei nostri migranti e ospita le case popolari che devono ritrovare una dignità perduta. Tengo ad essere la voce e il volto dei miei concittadini, siamo stati abbandonati e con Progetto Cernobbio questo finirà. Meritiamo risposte, quelle che non abbiamo avuto in questi anni”
Walter Schmidinger
69 anni, pensionato/consulente
Il suo impegno per Cernobbio: “Una vita passata al Coni, altrettanta a far sì che gli sportivi del tennis avessero le opportunità che meritavano. Credo sia tempo di tornare ad impegnarmi per Cernobbio, perché il cuore è sempre rimasto qui, a casa. Ed è ora che casa nostra, la nostra cittadina, torni a volare alto come solo questa perla tra lago e montagne sa fare. Superiamo gli anni di nulla insieme con Progetto Cernobbio per Saladini sindaco, dalla riva alle frazioni!”
Marianna Sgheiz
42 anni, digital communication expert
Il suo impegno per Cernobbio: “Sono mamma di una splendida bimba e voglio assicurare a lei e a tutti i bimbi una Cernobbio più a misura di famiglia e con servizi ad essa dedicati. Con la lista “Progetto Cernobbio” abbiamo in programma di non lasciare più sole le frazioni, anzi, valorizzarle e utilizzare i centri civici come punto di contatto per i cittadini sotto l’aspetto burocratico e sanitario. Per questo mi impegno, oltre a mettere a disposizione la mia esperienza professionale.”
Alessandro Tettamanti
43 anni, infermiere
Il suo impegno per Cernobbio: infermiere al Sant’Anna da vent’anni e già volontario della Croce rossa di Cernobbio, in città c’è cresciuto anzitutto frequentando il negozio di alimentari di famiglia. “L’obiettivo è riportare i servizi nelle frazioni, rispondere ai bisogni della cittadinanza con ambulatori distribuiti sul territorio. La mia professione mi ha insegnato che l’attenzione alla persona è la chiave, quella agli anziani è fondamentale. Faremo in modo che abbiano le risposte che meritano”.
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Un commento
Forza ragazzi il progetto va bene