RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità, scuola

Erasmus, per gli studenti dell’Insubria 1.293 posti in 27 Paesi europei e aiuti economici

Grande adesione all’Erasmus Day 2024, l’incontro informativo online sulle numerose opportunità di mobilità internazionale, studio e tirocinio offerte dall’Università dell’Insubria organizzato dal professor Giorgio Zamperetti, delegato del rettore all’internazionalizzazione. A questa edizione hanno portato le loro preziose prospettive Catherine Flumiani, ambasciatrice d’Italia a Bratislava originaria di Varese, e Michela Prest, delegata del rettore a comunicazione, orientamento e fundraising.

«L’università fa un grande sforzo per consentire agli studenti per vivere un’esperienza all’estero – ha detto il professor Zamperetti –, con l’obiettivo di supportarli al massimo. In una società sempre più competitiva l’Erasmus è un’opportunità che nel curriculum dello studente non dovrebbe mai mancare; in questa Europa che ha tanti problemi il motto Erasmus “uniti nella diversità” è ancora più significativo».

Ad oggi l’Insubria, che incentiva la mobilità con aiuti economici che sono tra i più alti in Italia, ospita 190 studenti provenienti dall’estero, mentre sono 298 gli studenti dell’ateneo che hanno aderito ai bandi Erasmus+ Studio e Traineeship e Double Degree. Quest’anno il programma Erasmus+ offre 1293 posti in 276 Università di 27 Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lituania, Lettonia, Macedonia del Nord, Lituania, Norvegia, Polonia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria. «Nel momento in cui farete il salto nel mondo del lavoro – è intervenuta la professoressa Prest –, l’esperienza Erasmus dimostrerà che avete già accettato la sfida di mettervi in gioco. Avere nel proprio curriculum un percorso all’estero racconta una storia di autonomia, di coraggio, dice che siete in grado di affrontare una sfida. Andare in Europa permette di creare da subito una rete di relazioni internazionale, permette di muoversi e scoprire talenti. Prendete questa possibilità e sfruttatela per il futuro».

«La scoperta di ciò che non conoscevo – ha spiegato l’ambasciatrice Flumani agli studenti – è stata la motivazione che mi ha spinto a scegliere la carriera di diplomatico. Vi invito a lasciarvi sorprendere. Essere in grado di esprimersi in modo corretto in un’altra lingua è un’opportunità che diventa di qualità solo quando vi trovate all’estero. È importante essere a proprio agio parlando un’altra lingua: saperla utilizzare, scrivere, comprendere. La capacità di acquisire le soft skill, tra cui l’intelligenza sociale, capire persone che non vengono dal nostro stesso contesto, che hanno altri punti di vista o altri punti di partenza, rapportandosi con loro, è un’attitudine determinante per facilitare la propria crescita personale e lavorativa. Siamo esposti geopoliticamente a narrative contrastanti: andare al di fuori della nostra bolla di conoscenza ci aiuta a diventare cittadini consapevoli e sviluppare un senso critico, che sono gli obiettivi dell’Europa». Significative le testimonianze degli studenti ex Erasmus, che invitano con entusiasmo a partire e a non lasciarsi sopraffare dall’ansia e dalla paura di lasciare la propria comfort zone. È intervenuta anche Matilda Mason, presidentessa dell’associazione Esn Insubria (esn_insubria su Instagram) che aiuta gli studenti a orientarsi nel programma Erasmus: il consiglio è di valutare mete meno conosciute e popolari, che permettono di vivere pienamente l’esperienza all’estero. «È importante raccogliere tutte le informazioni sulla destinazione, considerando gli esami offerti dagli atenei esteri, indicandole poi in ordine di priorità – ha spiegato Luca Gallo dell’Ufficio Relazioni internazionali dell’ateneo –. Raccomando a tutti gli interessati di candidarsi rapidamente».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo