Il presidente del consiglio regionale, il comasco Alessandro Fermi (Forza Italia) rilancia un nuovo fronte bellico. Quello, per usare le sue stesse parole della “guerra totale ai cinghiali”.
Affermazione che discende dal provvedimento approvato a maggioranza in Consiglio regionale per cui sarà possibile cacciare i cinghiali tutto l’anno e, mediante l’utilizzo dei visori, anche di notte.
“A mali estremi, estremi rimedi – dice Fermi – servono misure drastiche per fronteggiare un’emergenza sempre maggiore che sta causando danni ingenti agli agricoltori e in alcuni casi costituisce anche una minaccia per l’incolumità e la sicurezza delle persone. L’invasione dei cinghiali sta interessando in modo significativo e diretto i nostri territori, in particolare l’area comasca dalla Valle d’Intelvi all’Olgiatese, dove sono stati abbattuti il 40% dei cinghiali uccisi in Lombardia nell’ultimo anno. Prevenire è sempre meglio che curare e costa molto meno: l’ammontare dei costi per i danni causati dai cinghiali è in continuo aumento e ricade sulle tasche dei Comuni e dei cittadini, senza che questi ne abbiano responsabilità alcuna”.
La nuova legge di revisione normativa ordinamentale all’articolo 8 estende la caccia al cinghiale per l’intero anno solare stabilendo che “per l’esercizio della caccia di selezione al cinghiale è consentito anche l’uso di dispositivi per la visione notturna”.
Stamattina, peraltro, si è svolto un presidio davanti al Pirellone delle associazioni ambientalisti e dei cacciatori per protestare contro le nuove norme sulla caccia. Con loro anche il consigliere regionale comasco dei Cinque Stelle, Raffaele Erba. L’obiettivo della manifestazione è bloccare l’approvazione delle nuove norme sulla caccia contenute nella Legge di Revisione Ordinamentale che la maggioranza vuole introdurre.
“E’ sconcertante vedere che il Consiglio Regionale dedichi due sedute al tema della caccia. In un momento difficile come questo, con il nostro territorio in ginocchio per l’emergenza sanitaria, le priorità sono altre – afferma Erba in una nota – Da settimane sono bloccate diverse tematiche economiche e sanitarie nelle commissioni regionali. Non si è affrontato e non si stanno affrontando i protocolli di riapertura, nulla si sta facendo per sbloccare le difficoltà all’accesso al credito delle PMI, siamo totalmente fermi sulle azioni per velocizzare le anticipazioni della cassa integrazione”.
Il presidio per bloccare l’approvazione delle nuove norme sulla caccia contenute nella Legge
di Revisione Ordinamentale che la maggioranza vorrebbe introdurre.
Durante il Consiglio Regionale di martedì19 maggio, il MoVimento 5 Stelle aveva sollevato cinque questioni pregiudiziali e diversi emendamenti, condivisi anche dalle associazioni ambientaliste e dai cacciatori che stamattina si sono ritrovati per manifestare a Milano davanti alla sede di Regione Lombardia.
“Prendiamo atto di ciò che Regione Lombardia ritiene prioritario, un favore ad alcuni cacciatori a discapito del nostro tessuto produttivo e della nostra sanità. Sempre più chi governa la nostra Regione risulta totalmente distaccato dalla realtà” conclude Erba .
Un commento
Erba il governo centrale invece scarcera zagaria invece di aiutare chi ha bisogno..anche la regione ha le sue colpe, ma poveri agricoltori cosa devono fare se i cinghiali distruggono tutto?