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VIDEO Como, la solidarietà di FdI ai produttori del Mercato Coperto: “Il sindaco li lascia in mezzo a una strada”

Flash mob di Fratelli d’Italia, nella mattina di oggi sabato 29 giugno, al Mercato Coperto di Como. Una iniziativa organizzata per esprimere solidarietà ai produttori che, dopo la fine di luglio, dovranno lasciare il padiglione della struttura per l’avvio di lavori di ristrutturazione da parte del Comune. Al momento, però, non è stata individuata alcuna alternativa per chi dovrà lasciare il luogo di lavoro.

Le aziende rappresentate dal Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi (CoMAC) sono state informate della scadenza della concessione con una comunicazione ufficiale soltanto lo scorso 14 giugno 2024.

Al flash mob di questa mattina, presenti con alcuni militati anche il segretario cittadino di Fdi, Sergio Zauli, e il presidente provinciale Stefano Molinari.

“Come dimostrano le immagini – afferma FdI – gli spazi per ricollocare le postazioni degli agricoltori durante i lavori ci sono, basta averne la volontà e il problema si può risolvere senza lasciare queste persone in mezzo alla strada dal punto di vista professionale e senza causare un disservizio ai tanti comaschi che fanno la spesa da loro. Non è con l’ostilità che si governa una città, ma attraverso il confronto e il buonsenso: tra un 300 (il voto che si è autoassegnato il sindaco in una recente intervista, ndr) e l’altro, Rapinese ci rifletta”.

La replica del sindaco di Como Alessandro Rapinese era arrivata in consiglio comunale. Di seguito il video.

 

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5 Commenti

  1. Si tratta di una necessità temporanea e non sono in mezzo ad una strada.
    Tutti i produttori presenti al mercato hanno spaccio/negozio e punto vendita proprio senza contare la presenza fissa di alcuni alle note casette natalizie…
    Se poi emettessero qualche scontrino e ogni tanto avessero i pos funzionanti (quando li hanno) forse avrebbero raccolto maggior solidarietà…

  2. Concordo con Sergio. Non stupisce l’assenza dei consiglieri comunali, uno impegnato a capire le danze sul Monumento ai Caduti, l’altro come consuetudine in vacanza

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