Non sembrano chetarsi le acque nella vasca della Como Nuoto. A tre giorni dal finale-thrilling del bando comunale per l’assegnazione in concessione del centro di viale Geno, che per l’appunto ha visto uscire vincitrice la società storica che dà il nome stesso al polo, spifferi polemici soffiano ancora su piscina, pontone e sdraio vista lago.
Come si ricorderà, a uscire sconfitta di pochissimo è stata la Pallanuoto Como, poiché la Commissione guidata dal dirigente comunale Giuseppe Ragadali ha assegnato 70.25 punti a ComoNuoto e 69.81 a Pallanuoto Como. La valutazione della proposta tecnica ha visto 55.25 punti per la prima e 39.81 per la seconda, mentre sul fronte della proposta economica la Como Nuoto aveva messo sul piatto un canone annuale per il Comune di 35mila euro e Pallanuoto Como il doppio: 70mila. Il micro-differenziale finale di 0,44 ha poi sancito la vittoria dei gestori storici (qui tutti i dettagli).
La contesa, come noto, ha agitato non poco anche la politica comasca. E in particolare, sono stati i Fratelli d’Italia a entrare nel dibattito pubblicamente. Si ricorderà l’affondo della capogruppo in Comune, Patrizia Maesani, nei confronti di una precedente affermazione del presidente della Como Nuoto, Mario Bulgheroni (qui l’articolo: Maesani attacca Bulgheroni (Como Nuoto): “Irrispettoso, parole che non gli fanno onore”).
Ora, il bis. L’assessore a Commercio e Urbanistica, Marco Butti, tramite la propria pagina Facebook ha affidato al dibattito un altro messaggio sibilante. Il seguente: “Qualcuno a Como sostiene che 540€ di retta annuale per iscriversi ad un’associazione sportiva “sono alla portata di tutti”. Beh… opinione quantomeno discutibile…”.
Il riferimento – che pare un indiretto ma chiaro sostegno alle tesi della Pallanuoto Como – è alla quota annuale richiesta dalla Como Nuoto per l’iscrizione (qui le trovate tutte), cifra contestata dagli sfidanti che hanno ripetutamente attaccato sulla (a loro dire) gestione troppo elitaria ed esclusivistica del centro di viale Geno.
Insomma, la partita – che pure tecnicamente e formalmente, per ora, un vincitore ce l’ha ed è la Como Nuoto – non sembra ancora chiusa, almeno a livello di “tifoserie”. E già si annunciano – tra richieste di accesso agli atti da parte di qualche consigliere comunale e ipotesi di ricorso da parte della Pallanuoto Como – altre giornate tese.
12 Commenti
Assessore Butti, mi sorprende che Lei sia interessato, oltre alle ragioni di chi dissente, anche ai dati anagrafici del dissenziente. Presentarsi in un forum con uno pseudonimo, con il nome di battesimo o con nome e cognome (vero o finto che sia) ha poca importanza. Si scrive perchè si vuole condividere le proprie idee con altri sull’unico giornale della nostra città che vale la pena leggere. Se poi le opinioni espresse non sono interessanti, gli altri faranno a meno di farle proprie. Se sono interessanti, saranno discusse e commentate.
Il post del Sig.Antonio non solo è interessante ma è confutato da fatti documentabili: il listino delle quote associative, Bilancio del Comune dal quale si evince il ricavo della concessione, il finanziamento di lavori pubblici patrocinati dal Comune, le fatture o le pezze giustificative appostate sul Conto Economico dell’Associazione e relative ad affitti di locali a partiti o movimenti politici ecc.
La Sua risposta è la dimostrazione che il problema delle concessioni dei beni comunali ad Associazioni “esclusive” (non solo per le quote associative ma anche per quanto previsto dallo Statuto), è di Suo interesse. Mi auguro, visto il Suo incarico nella Giunta Comunale, che questo interesse si risolva con soluzioni profique per le casse dell’Amministrazione Comunale ed eque per la cittadinanza che, a ben vedere, è la vera proprietaria dei beni dati in concessione. Buon Lavoro
Facciamo due calcoli alla buona:
Viale geno 70.000€
Yatch Club 100.000€
Canottieri 100.000€
Stadio e strutture annesse 100.000€
Risultato 370.000€
Per 15 anni di gestione = 5.500.000€
Da poter utilizzare per sviluppare lo sport e ristrutturare gli impianti.
Sono conti della serva.. ma è l’idea che volevo farvi passare.
Buona giornata a tutti.
Maurizio
Qui l’unica cosa da segnalare è come sempre che i cittadini pagano per il privilegio di pochi, Como Nuoto, come qualsiasi altra struttura pubblica data in gestione, dovrebbe essere usufruibile da qualsiasi cittadino. Visto poi che società storiche che hanno goduto economicamente di gestioni privilegiate di queste strutture le hanno anche lasciate andare in malora, basti pensare allo stato pietoso in cui versa una struttura come la piscina Olimpica di Muggiò (che potrebbe essere un gioello ancora oggi) direi che ci sono quanto meno delle cose da spiegare nell’ assegnazione dei punti nel bando. Inoltre sarebbe simpatico sapere quante delle persone che stanno difendendo Como Nuoto, sono anche iscritte al Club…forse temono di perdere i privilegi, come l’esclusività e la quiete dei luoghi…
Ci penso ma continuo a non capire questo accanimento di Fratelli D’Italia…forse perchè un suo candidato alle elezioni ha preso parte al bando?!? Mah….mistero
Sig. Antonio ma lei pensa veramente che può interessarmi querelarla? Suvvia non si dia così tanta importanzaLei pensa che non sia in grado di riconoscere se possa scaturire la querela? Non me ne frega nulla. Ribadisco come fatto sempre in queste circostanze che l’identità non si nasconde, anche quando un confronto può risultare aspro e serrato.
Gentile sig. Antonio, ex socio Yacht Club, la chiamo così perché il cognome è un optional, tipico dei leoni da tastiera. Ribadisco che 540€ come 750€ sono parecchi e non tutti possono permetterseli. Le ricordo che non sono stato io a dire che 540€ sono alla portata di tutti
Precisavo solo che la Como Nuoto almeno non costa nulla al Comune.
Lo Yacht Club, invece, che avete trasformato nella vostra sede di partito, motivo per cui ho lasciato il club, insieme ad altri vista l’indifferenza dei probiviri nonostante la palese violazione dello statuto che vieta qualsiasi finalità politica, è stato ristrutturato a spese dei cittadini, ma è quanto di più esclusivo ci sia in città. E, appunto, è diventato la sede di fatto di Fratelli d’Italia.
Paga una affitto più basso della Como Nuoto, nonostante abbia una sede più grande, utilizzabile tutto l’anno e non solo d’estate, ma su quello non dice nulla.
Ultima domanda: secondo lei, se uno offre di pagare 70.000 euro di affitto per una struttura vecchia, utilizzabile cinque mesi all’anno, pensa sul serio che la userà per fare sport dilettantistico e basta?
Le aggiungo solo una cosa: il mio cognome Le servirebbe solo per querelarmi se io La avessi offesa.
Ma io non ho detto nulla di male di alcuno.
Io ho solo citato numeri (affitti, e oneri a carico del comune) e fatti (l’uso ripetuto da parte di un partito della sede apolitica e apartitica di una società sportiva): a quelli deve rispondere, se vuole, per farci sapere cosa pensa in merito l’amministrazione comunale.
Chi li ha citati è irrilevante.
Vogliamo vedere i dettagli dei bandi. Giulia
540€ a persona sono una esagerazione! Un conto sono l’iscrizione ad una società’ sportiva un’altro invece è’ il sacrosanto diritto di tutti i cittadini di poter usufruire di un demanio pubblico! È’ fuori discussione che con rette così’ alte si vuole creare una divisione di classe i ricchi si! mentre i normali cittadini no! È’ uno schifo.
Effettivamente il problema non è solo la Como Nuoto. Ci sono molti club e associazioni in città che fanno lustro della loro “esclusività” ma non pagano quasi nulla per il patrimonio pubblico che gestiscono in concessione.
L’Amministrazione sta dalla parte del “popolo comasco”? Evidentemente solo per quello che investirà la sua pensione di cittadinanza (780euro) nella quota di iscrizione dello Yacht Club.
Intanto le concessioni durano 9anni e anche questa volta, alla faccia dei consiglieri 5S, i “poteri forti” l’hanno fatta franca…… anche questa volta.
Ass. Butti, la quota associativa dello Yacht Club è di €750.
Al Comune paga un canone di € 20.000.
L’ala ovest è stata restaurata al costo di €300.000, di cui 100.000 pagati dallo Stato con un contributo della “legge mancia” 2008, e 200.000 dal Comune con un mutuo che sta ancora pagando.
Si documenti, è tutto nel bilancio comunale.
O se no chieda a suo zio, che lì è di casa, tanto che ormai lo Yacht Club è diventata la sala conferenze di Fratelli d’Italia.
I cittadini dovrebbero entrare gratis allo Yacht Club, per quanto gli sta costando, altro che la Como Nuoto.
Un ex socio Yacht Club