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Giro d’Italia a Como, Rcs-Sport: “Il tariffario c’è, viene calibrato sui casi specifici” (ed è riservato)

Ieri sera il via libera (semitrasversale) in consiglio comunale ai 290mila euro necessari per far approdare a Como una tappa del Giro d’Italia 2019 ( il 26 maggio). 200 di questi serviranno per pagare Rcs Sport, organizzatore dell’evento.

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Durissime le critiche dalla Lista Rapinese Sindaco, Fulvio Anzaldo ha chiesto ripetutamente se esista o meno un tariffario ufficiale per i Comuni interessati ad acquistare una tappa, questione a cui l’assessore Caldara ha risposto affermativamente.

In queste ore tra i consiglieri sono circolati diversi articoli pubblicati sul tema. Uno in particolare è si è viralizzato tra le whatsappate dei colleghi d’aula, tratto dalla prestigiosa Business Insider: Il Giro d’Italia è il far west delle tappe: per ogni città un prezzo diverso

Così oggi abbiamo contattato direttamente Rcs Sport. “E’ tutto molto chiaro – spiegano – il tariffario esiste ma  deve essere calibrato su circostanze specifiche”. Cioè: “Partenze e arrivi hanno valori diversi, tappe infrasettimanali hanno un peso non identico alle gare in programma nel il week-end, per esempio. E’ chiaro: gli ascolti televisivi nel fine settimana sono decisamente più forti”. E ancora: “Una grande partenza ha un valore ulteriormente diverso, si pensi solo ai giorni che precedono la partenza con gli allestimenti e tutte le operazioni preliminari necessarie”.

Poi, sintetizzando, esistono quelli che si potrebbero definire pacchetti. “Se, per esempio una Regione si fa capofila per i Comuni – evidenziano ancora dall’azienda – e tratta per una Grande Partenza e altre, poniamo, tre tappe è evidente che i costi vanno modulati durante la trattativa”.

Insomma ogni caso domanda e offerta devono essere calibrate. Ma è possibile vedere il tariffario di base?
Certo che no, è un riferimento aziendale interno e gli accordi definitivi devono essere presi con il direttore (Paolo Bellino)

Quindi non è possibile capire come sono stati calcolati i 200mila euro (+Iva) stabiliti per Como?
Sono frutto di un calcolo, come abbiamo spiegato, calibrato su data, differenza fra arrivo e partenza oltre a tutti gli altri fattori

Intanto, notizia già circolata informalmente da qualche giorno, parrebbe confermato il giorno di riposo del Giro lunedì 27 maggio. Questo significa che l’intera carovana pernotterà a Como, con un deciso impatto sull’indotto del territorio.

(Immagine di copertina da giroditalia.it)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

  1. Se Como dovesse seguire il cono d’ombra oscurantistico di chi ideologicamente mal posto, preferirebbe avere la città libera da impedimenti per poter circolare liberamente, non avremmo:
    manifestazioni natalizie (città dei balocchi ecc)
    partite di calcio
    gare podistiche
    manifestazioni legate al tessile
    motonautica
    Ambrosetti
    lombardia
    mostre sul razionalismo comasco conosciuto in tutto il mondo e poco a Como
    e quant’altro ..
    Ah, dimenticavo; per quanto riguarda le piscine si può ovviare al problema avendo lo specchio lacustre che abbellisce la nostra città, servendosi a costo zero.

  2. In un fine settimana di fine maggio la città sarebbe comunque piena di turisti, altro che indotto. Comunque forse almeno avremo un asfalto degno di tal nome sul lungolago. Per il resto delle vie restiamo in attesa.

  3. Appare chiaro che questa amministrazione (farcita di assessori che con il territorio hanno poco a che vedere) sia più propensa ad azioni di facciata piuttosto che di sostanza.
    Preferirei vedere dirottati i proventi della tassa di soggiorno alla manutenzione straordinaria di una qualsiasi struttura sportiva cittadina (c’è l’imbarazzo della scelta) ma ovviamente la cosa non garantirebbe ai nostri assessori una copertura mediatica internazionale,che è quello che per loro probabilmente,conta di più….

  4. Ettore, le piscine e gli altri impianti sono comunque dovuti a noi cittadini. Il giro é un evento extra con copertura specifica/straordinaria. Sono certo che quei soldi non verranno distratti di fondi dedicabili agli impianti sportivi. O no? Cosa ne dice l’assessore?

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