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“Gli aumenti Tari a Como fino al 10%. Con il rincaro per la pulizia di strade e giardini non ci sono più alibi”

L’associazione Civitas ha diffuso un’analisi sugli aumenti della Tari a Como, con un dettagli sulle singole voci che hanno prodotto gli aumenti appena sanciti dall’amministrazione. Di seguito, lo studio in formato integrale.

Per il 2025 l’amministrazione comunale regala ai comaschi un consistente AUMENTO della TARI (ben superiore all’inflazione) che va dal 5,79% all’8,4%, per le famiglie, dell’8,59% per i negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta e mediamente del 10,5% per tutti gli altri.

Non così altrove: a Milano, per esempio, l’amministrazione delibera, per questo stesso 2025, una RIDUZIONE media del 9,5%.

Il confronto tra i due dati è impietoso ed esclude l’ipotesi che l’aumento comasco possa essere imputato all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che svolge la sua attività di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti allo stesso modo per Como e Milano.

Nel piano economico della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani della città di Como non ci sono variazioni dei “proventi della vendita di materiale ed energia derivante da rifiuti” (in figura il borsino con i prezzi per capirne il valore) avviati a riciclo grazie alla raccolta differenziata e al crescente impegno di molti cittadini a conferire materiali in piattaforma (l’introito netto è di 1.128.893€, come nel 2024, e con l’impegno di tutti noi potrebbe in futuro crescere).

C’è, invece, un incremento della voce “Costi dell’attività di spazzamento e di lavaggio” che passa da 2.376.332 € a 4.120.625 € e include pulizia (e lavaggio) strade e aree mercatali o interessate da feste e manifestazioni, pulizia parchi e giardini pubblici, aree cani, fontanelle, servizi igienici pubblici, sottopassi, pulizia del lago e delle rogge, raccolta carcasse animali e lavaggio marciapiedi. La sua entità, che vale oltre un quarto del costo complessivo a carico della cittadinanza, dovrebbe “spazzar via” ogni alibi riguardo alle condizioni degli spazi pubblici che negli ultimi anni sono vistosamente peggiorate. Staremo a vedere. La cifra spalmata su tutte le strade cittadine (poco meno di 220 km) equivale a circa 1.550 € al mese per ogni chilometro.

L’aumento della TARI è per tutti, ma una nota riguarda le persone residenti a Como con Isee molto basso, alcune certamente sostenute da sussidi pubblici. Per loro viene cancellata l’esenzione, prevista fino a ieri a carico alle casse comunali (per un valore intorno all’1,5% del costo complessivo) e il nuovo regolamento comunale semplicemente rimanda allo sconto del 25% previsto dal “bonus sociale rifiuti”, una norma nazionale approvata qualche anno addietro che, come vedremo, non impedisce affatto ai comuni di operare scelte “politiche” proprie.

Milano in questo 2025 oltre a varare una forte riduzione della TARI per tutti (addirittura del 13,5% per le famiglie) aggiunge nuove agevolazioni. Gli amministratori milanesi dicono sia il risultato di un lavoro “orientato a maggiori investimenti ed efficienza nella raccolta e nello smaltimento” e alle riduzioni già attive del 25% per i nuclei familiari numerosi (quattro o più componenti), del 15% per gli over 75 e del 10% per le mamme e i papà single aggiungono, quest’anno, anche quella per i negozi di vicinato.

La “politica”, non c’è dubbio, si esprime in atti.

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