Dopo le prime durissime parole del coordinatore provinciale e consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi, il partito prende una nuova posizione netta sul caso dei parapetti ipotizzati per il lungolago di Como, in seguito alla presentazione dei prototipi avvenuta ieri, 13 maggio.
Gaddi chiede un radicale ripensamento del loro progetto. Sono nate infatti forti polemiche in città in merito all’impatto estetico dei manufatti e perplessità che il segretario provinciale del partito, che è anche storico dell’arte, condivide in pieno. Forza Italia chiede quindi una completa revisione progettuale dei parapetti previsti per il lungolago del capoluogo lariano, coinvolgendo l’assessorato regionale competente e la Soprintendenza.
“Questi parapetti sono del tutto indegni del lungolago di Como e non devono essere realizzati – dice Gaddi – abbiamo visto un solo elemento, ma è facile immaginare il tragico effetto barriera se venissero posati su tutta la passeggiata a lago. Dopo 17 anni di cantiere, terminato proprio grazie all’impegno di Regione Lombardia, non è pensabile rovinare tutto il lavoro alla fine”.

“Quindi, pur non avendo le responsabilità gestionali della giunta, come consigliere regionale del territorio – prosegue – ho il dovere di evidenziare all’assessore competente la totale contrarietà verso questo progetto. Non è solo un’opinione personale, ma una considerazione esteticamente oggettiva, oltre che un sentimento direi unanime diffuso in città. Per questo ho già sentito il mio capogruppo e avvieremo un confronto con l’assessorato competente, ma al tempo stesso sto predisponendo una mozione urgente da sottoporre al consiglio regionale per impegnare la giunta a rivedere completamente il disegno dei parapetti attivando un confronto con la Soprintendenza e il Comune di Como. Sono convinto che le soluzioni progettuali armoniche e rispettose del contesto siano diverse, dalla totale trasparenza del vetro, a barriere lineari molto meno invasive fino all’adattamento dei vecchi timoni, peraltro restaurati proprio dalla Regione. Spero, anzi sono sicuro, di avere sia la condivisione da parte dell’assessore Massimo Sertori, sia il sostegno degli altri colleghi del territorio perché la bellezza del lungolago è un valore universale che dobbiamo difendere e curare tutti insieme”.
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