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Lago, il lusso non muore mai. Tania Morabito (Reale Domus): “Il mercato cresce nonostante il Covid, vantaggio per tutti”

Dopo una stagione turistica decisamente sottotono e un autunno in cui quasi tutti i settori stanno accusando pesantemente il contraccolpo del nuovo lockdown, la voce sorridente e la fiducia nel futuro di Tania Morabito, fondatrice e amministratore dell’agenzia immobiliare La Reale Domus-Knight Frank di Como sono una boccata d’ossigeno.

Certo, parlare di immobili di lusso e di ricchi clienti stranieri il cui unico problema è scegliere tra questa o quella villa sul lago, a prima vista potrebbe sembrare quanto di più lontano dalla difficile realtà che il nostro territorio e la nostra economia stanno vivendo in questi giorni ma lo sguardo lucido della manager comasca sa andare oltre raccontando un patrimonio su cui Como, a emergenza finita, potrà contare per ripartire.

“La nostra agenzia si occupa da sempre di immobili di lusso ma, nonostante le difficoltà dovute al Covid, posso dire che abbiamo risentito di questa crisi molto meno di altri settori – racconta – anzi, l’offerta è decisamente inferiore alla richiesta e i prezzi delle case hanno avuto addirittura un leggero rialzo”.

Che agli stranieri piaccia il nostro lago non è cosa nuova, ma che in tempi di crisi mondiale si continui a pensare di acquistare qui una casa è un fatto non così scontato. Ma chi sono i “Paperoni” desiderosi di affacciarsi dalla finestra della camera e vedere uno dei meravigliosi panorami del nostro lago?

“Quest’estate sono mancati i clienti abituali, gli americani e i russi – spiega Morabito – ma abbiamo avuto molte nuove richieste dal Nord Europa, dall’Inghilterra, dal Belgio, dalla Germania, dalla Danimarca. Tutti Paesi da cui era possibile raggiungere l’Italia nonostante le restrizioni. Da qualche settimana, inoltre, hanno cominciato a contattarci clienti indiani ma ci sono anche italiani che vivono all’estero e che, in questo momento di incertezza sanitaria, preferiscono tornare”.

E chi pensa che siano solo le bellezze del lago ad attirare nuovi compratori si sbaglia di grosso: “La bellezza del lago è innegabile e il brand Como Lake è molto forte e continua a essere di moda ma in chi decide di fare un investimento così importante c’è anche molta concretezza – spiega – Como è vicina a Milano e alla Svizzera, a un passo dagli aeroporti e dalle principali vie di comunicazione, è comoda per raggiungere le università ma anche le più rinomate località sciistiche, è in una posizione assolutamente strategica da moltissimi punti di vista”.

Infatti non per niente è stata scelta di recente anche da importanti catene alberghiere (Hilton e Mandarin Oriental, solo per fare alcuni nomi) che se per noi “comuni mortali” significa solo (si fa per dire) turismo di qualità, per chi ha patrimoni da investire è un segnale significativo: “Catene così importanti hanno business plan ventennali e il fatto che abbiano aperto sul lago di Como significa che sono sicuri che l’immagine del nostro territorio reggerà o addirittura migliorerà nei prossimi anni – dice Morabito – investire sul lago diventa così una cassaforte che offre garanzie per almeno altri 10/15 anni con ricadute tutt’altro che secondarie sul territorio”.

Un turismo in grado di spendere, infatti, significa non solo clienti per ristoranti e negozi ma anche molto di più: “Un mercato immobiliare di lusso che funziona può fare da volano per molti altri settori – spiega – questo target di clienti, infatti, si aspetta di trovare servizi di un certo livello e questo sta portando alla nascita, ad esempio, di società in parte straniere e in parte locali legate al luxury come il servizio limousine o di voli privati creando quindi nuovi posti di lavoro. Inoltre non dimentichiamo che, accanto a chi cerca una casa chiavi in mano, c’è anche chi si impegna in cantieri di ristrutturazione molto impegnativi e costosi dando lavoro ad architetti, imprese edili e fornitori vari rendendo inoltre ancora più belle le nostre rive con edifici riportati al loro splendore. Anche questo, come il turismo di lusso, è una risorsa su cui Como deve assolutamente puntare”.

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