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Il paese in provincia di Como con 5 passaggi a livello in 3 km quadrati. “Situazione gravissima, Regione ci aiuti”

Una soluzione per il problema delle lunghe attese che si creano al passaggio dei treni nel territorio comunale di Arosio. È ciò che ha chiesto il sindaco Alessandra Pozzoli (accompagnata dagli assessori Alberto Ballabio e Claudio Terraneo), che è stata ascoltata martedì a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale Alessandro Fermi e dagli uffici dell’Assessorato e Direzione generale delle Infrastrutture e Opere pubbliche.

“In un territorio di soli 3 km quadrati – spiega Fermi – ci sono ben cinque passaggi a livello, che in alcuni momenti della giornata creano ingorghi in tutto il paese. Il sindaco di Arosio non ha chiesto finanziamenti per opere faraoniche, ma ha invece auspicato la ricerca di una soluzione di facile applicazione, magari anche solo una migliore temporizzazione delle sbarre dei passaggi a livello. Ringrazio dunque la componente tecnica e politica dell’Assessorato alle Infrastrutture e opere pubbliche della collega Terzi per aver ascoltato i rappresentanti dell’Amministrazione comunale comasca, impegnandosi nella ricerca di soluzioni sostenibili. A breve, dunque, Regione Lombardia avvierà un dialogo con Ferrovie”.

“Ho presentato a Regione Lombardia la gravissima e ormai insostenibile situazione legata alle lunghe attese ai passaggi a livello che attraversano il nostro comune – aggiunge il sindaco Pozzoli – Pur consapevoli che si tratti di un problema di complessa e non immediata soluzione, a causa delle numerose corse, delle distanze ravvicinate dei passaggi a livello e delle rigorose norme di sicurezza, imposte a tutta la rete ferroviaria da Ansfisa, con dettaglio ho illustrato la situazione di Arosio e con fermezza ho chiesto che la nostra problematica sia immediatamente presa in esame”.

Un confronto dunque proficuo: “Usciamo dall’incontro per ora con la sola certezza che il problema illustrato è stato compreso, che verrà analizzato e che potremo mantenere aperto con Regione un canale di comunicazione e collaborazione. Ringraziamo l’assessore Alessandro Fermi, che ha compreso e sostenuto la nostra istanza, e gli uffici dell’assessore Terzi per l’audizione concessa, per l’impegno a studiare possibili soluzioni strutturali e tecnologiche e per la disponibilità dimostrata”.

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10 Commenti

  1. Beh…. Che dire… A Portichetto c’è solo un passaggio a livello, oggi come capita spesso in certi orari, le sbarre sono rimaste abbassate per 20 minuti consecutivi. Non è possibile fare qualcosa anche a Portichetto?

  2. Bisognerebbe rendere i passaggi a livello tipo quello di Merone che ha il segnale acustico a sbarre abbassate
    Che una volta passato il treno si alzano subito…oppure quando deve arrivare..che si abbassano con il treno nelle vicinanze

  3. Purtroppo stessa situazione a mariano comense se i treni da Milano sono in ritardo anche di dieci minuti noi siamo sequestrati fermi ali passaggi a livello anche quelli lontano dalla stazione, un plauso va al sindaco di Arosio il nostro a mariano non le vede le code che attraversano il paese, e vogliamo fare il ponte sullo stretto ma non riusciamo ad avere un trasporto su rotaia degno della Lombardia

  4. Stessa situazione nel mio paese Malegno ( BS) 4
    passaggi a livello. Il sindaco ha chiesto intervento a Regione e Trenord ma ad oggi tutto tace. Situazione esasperante.

  5. Nella vicina Svizzera i passaggi a livello si chiudono solo qualche secondo! In Italia quando i ferrovieri a laveno Mombello sono stati licenziati perchè erano sempre al bar un giudice ha condannato le ferrovie a riassumerli e versare loro gli stipendi dal licenziamento alla sentenza! È tutto da rifare!

  6. La ferrovia é presente dal 1880
    Purtroppo Arosio soffre del traffico della SS36 (media 60.000 veicoli al giorno) che si riversa sulla SS35 Novedratese e sulla SP41 Erba.
    Il tutto incastonato in un territorio con densità di popolazione media 2000ab/kmq.
    Il territorio ha raggiunto il limite massimo della capacità di sopportazione ( Saturazione)
    Dovremmo riportarlo a un più sano equilibrio ecologico, (rapporto ottimale fra gli organismi viventi e l’ambiente naturale.)
    il che , a mio avviso, equivale a cercare la soluzione di un’equazione impossibile

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