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Il sindaco regala la navetta gratuita a Laglio e ai turisti. Stecav: “E’ concorrenza, bloccatela”

Cosa non si fa per (ostacolare, in parte) il turismo sulla Riva Romantica. Ultimo esempio, l’incredibile querelle scoppiata tra la Stecav, che gestisce i servizi di trasporto pubblico sul Lario, e il Comune di Laglio, “colpevole” di voler mettere in servizio una navetta gratuita tramite affidamento a una cooperativa.

La denuncia, anche via social, è del sindaco del paese rivierasco, Roberto Pozzi, che segnala la diffida giunta appunto da Stecav rispetto all’avvio del servizio.

“La proposta era di attivare 3 corse aggiuntive giornaliere: partenza e arrivo a Como con percorso Cernobbio, Moltrasio, Carate Urio e Laglio al costo di 15.000 euro per il periodo estivo sino al 15 settembre – spiega Pozzi – Servizio che, ovviamente contemplerebbe l’interesse e la compartecipazione economica dei Comuni interessati dal percorso e quindi non immediatamente attivabile”.

“Il nostro “free shuttle”, servizio di prova per un periodo limitato, coperto dai proventi della tassa di soggiorno che, per il primo anno (forse l’ultimo), si è deciso di introdurre – aggiunge il sindaco – consente ai turisti e ai residenti lagliesi di salire e scendere lungo un percorso ad anello strada bassa e statale con partenza e arrivo a Laglio, toccando anche Cernobbio. Non è mai stata nostra intenzione fare concorrenza o arrecare danno al servizio pubblico di linea, che sempre tanto fa e farà per il trasporto su gomma dei cittadini laghee”.

Eppure è proprio questa l’accusa di Stecav, che nella lettera inviata al Municipio chiede di bloccare immediatamente il servizio parlando di “iniziativa illegittima”, “in espressa sovrapposizione con la linea del trasporto pubblico locale affidata alla scrivente in esclusiva in virtù del contratto di servizio in essere (linee C10 e C20 di Asd Autolinee)”.

Contestati, inoltre, l’assenza di autorizzazioni, la presunta inadeguatezza dei mezzi prescelti dal Comune, oltre alla riserva sulla facoltà di quantificare il danno subito e alla sottolineatura di aver già dato la disponibilità a integrazioni del servizio ufficiale in essere.

Intimazioni talmente dure che, alla fine, il sindaco Roberto Pozzi, ha ceduto: “Finita, a breve, questa fase di prova accantoneremo, obtorto collo, il progetto. Non vogliamo certamente intraprendere un contenzioso legale con i colossi del trasporto pubblico locale”.

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