Il Comune – da 20 anni e più, a dire il vero – tenta disperatamente di dare una nuova vita all’enorme edificio tra le vie Tommaso Grossi e Dante, in centro a Como. E forse nella speranza di avere finalmente un’offerta decisiva per l’alienazione ha prorogato i termini per la presentazione delle offerte pubbliche. Due mesi in più per concretizzare finalmente la cessione del gigantesco edificio e altrettanto tempo a disposizione di eventuali nuovi acquirenti.
La nuova data, con decisione ufficiale del 10 febbraio scorso, è stata dunque spostata dal 13 febbraio prossimo al 14 aprile successivo, dopo che all’inizio di gennaio era comparso l’avviso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale per la vendita di uno tra i più grandi immobili di proprietà del Comune di Como.
L’ex orfanotrofio di Como, oggi in stato di abbandono, nei decenni ha ospitato un’infinità di varie attività: dagli alloggi a una celebre pizzeria (in seguito trasferita), una storica scuola (la Baden Powell, poi chiusa) e la sede dell’ex circoscrizione di zona.
I tentativi di alienare il bene da parte dell’amministrazione comunale non si contano: iniziarono già ai tempi delle giunte guidate dal sindaco Stefano Bruni, sono proseguite con tutti i successori. E anche l’attuale primo cittadino da quando si è insediato nel 2022 ha provato un paio di volte a trovare acquirenti.
Naturalmente a causa delle zero offerte giunte a Palazzo Cernezzi in tutto questo tempo, il prezzo di base si è decisamente abbassato passando da oltre 9 milioni alla cifra esatta di 7.276.965. E la speranza, in Comune, è che questa possa essere la volta buona.
L’asta pubblica si terrà con il metodo delle offerte segrete e la gestione della vendita è affidata alla piattaforma di aste telematiche notarili (RAN), in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato. La scadenza per la presentazione delle offerte è dunque fissata ora per il prossimo 14 aprile 2025.