Nella serata di ieri è stata ufficialmente inaugurata a Concorezzo la torre Schindler, storico elemento iconico della sede italiana del Gruppo elvetico, leader globale nel settore degli ascensori e delle scale mobili. Questo evento non rappresenta solo la celebrazione di un restauro, ma segna l’avvio formale della fase operativa che riguarda il progetto di riqualificazione dell’intero sito aziendale brianzolo. Il cronoprogramma prevede infatti l’inizio degli interventi nel corpo uffici a partire da gennaio 2026.
Restaurata la torre Schindler: ieri l’inaugurazione
La cerimonia ha visto la partecipazione del CEO di Schindler Italia, Matteo Napoli, e del Sindaco del Comune di Concorezzo, Mauro Capitanio, affiancati da numerosi rappresentanti istituzionali e aziendali. La struttura viene restituita alla collettività a seguito di un meticoloso intervento di restauro conservativo, completato dall’installazione di un inedito impianto di illuminazione che ne valorizza i volumi.

Da sessant’anni la torre svolge un ruolo fondamentale come centro per il test di prototipi di nuovi impianti elevatori e come sede dei corsi di formazione per i tecnici specializzati. Per l’azienda e per il territorio circostante, essa costituisce un elemento identitario imprescindibile; attraverso questo recupero, Schindler Italia ribadisce l’intenzione di tutelare il proprio patrimonio industriale, integrandolo pienamente nella visione aziendale contemporanea.
Un’icona industriale degli anni ‘60
Il progetto della torre risale al biennio 1964-1965 e porta la firma dello studio V.R.C. Valtolina Rusconi Clerici, storica realtà milanese di ingegneria e architettura. In quegli anni, lo studio definiva il panorama industriale nazionale e internazionale realizzando complessi per marchi del calibro di Pirelli, Siemens, Unilever, Singer, Alitalia, Recordati, Barilla e Perugina.

L’edificio è considerato un esempio significativo di architettura brutalista italiana. Il carattere rigoroso della struttura è definito dall’impiego del cemento armato a vista (béton brut) e da una geometria originale a tre facce che rifiuta qualsiasi ornamento superfluo. In questa opera, funzione e struttura si fondono direttamente, trasmettendo una sensazione di solidità ed eleganza formale. Il restauro agisce dunque come un atto di continuità con la tradizione progettuale italiana, capace di plasmare il paesaggio produttivo nazionale in un’epoca di forte innovazione tecnologica.
Le dichiarazioni dei protagonisti
“Restituire nuova vita alla torre Schindler significa dare continuità alla nostra storia e, allo stesso tempo, al percorso di trasformazione che stiamo portando avanti sull’intero headquarter di Concorezzo” – ha dichiarato Matteo Napoli, CEO di Schindler Italia. “Questo intervento non è solo simbolico: racconta la volontà del Gruppo di investire concretamente sul territorio italiano e sulla comunità che ci ospita da sessant’anni. La torre torna oggi a essere un punto di riferimento visivo, tecnologico e culturale per il territorio, presto inserito in una sede aziendale rinnovata, moderna e sostenibile”.

Al taglio del nastro è intervenuto anche il sindaco Mauro Capitanio, il quale ha affermato: “La torre Schindler rappresenta un elemento distintivo dell’immagine della nostra città, un benvenuto visivo e architettonico per quanti arrivano a Concorezzo. La sua ristrutturazione ha un valore simbolico per tutti noi. È un riconoscere il valore e il significato di un grande passato tecnologico e industriale che si rinnova e che prosegue in modo radicato, consapevole e forte nel nostro territorio. Per Concorezzo la ristrutturazione della torre e la riqualificazione dell’intera sede, è un valore aggiunto e un punto di ripartenza per una collaborazione concreta e costruttiva tra pubblica amministrazione e realtà economica territoriale”.
Architettura e sostenibilità per una nuova esperienza lavorativa
Il recupero della torre è parte integrante del più vasto piano di riqualificazione dell’headquarter italiano, presentato a maggio 2025 e curato da GBPA Architects. L’intervento punta a ridefinire l’identità dell’intero complesso, che si estende su una superficie di 22.580 mq. Il progetto prevede nuovi spazi operativi, una struttura di collegamento trasparente tra i blocchi principali e aree comuni dedicate al benessere dei dipendenti, come una palestra aziendale e una piazza centrale.
Durante la progettazione, la torre è stata trattata con particolare cura per preservarne la memoria storica, armonizzandola con un linguaggio architettonico sostenibile. Il nuovo sistema di illuminazione garantisce alla struttura una forte riconoscibilità nello skyline locale, assicurando al contempo un’elevata efficienza energetica.
L’intero polo di Concorezzo mira a ottenere la prestigiosa certificazione LEED GOLD. Gli edifici e la torre saranno alimentati da un impianto geotermico ad alta efficienza supportato da pannelli fotovoltaici, il tutto gestito da un sistema intelligente BACS (Building Automation and Control Systems) per il monitoraggio e l’ottimizzazione costante dei consumi energetici.