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Inchiesta ‘ndrangheta. Como, il consigliere comunale Tufano e quel “legame solido” con uno degli arrestati

Contatti tra Giuseppe Valenzisi (uno dei 54 arrestati nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta lombarda di cui davamo conto stamani) e Antonio Tony Tufano, consigliere comunale di maggioranza in Comune a Como, entrato con Forza Italia e poi passato a Fratelli d’Italia.

ben 1.418 le pagine del decreto di fermo emesso dal Tribunale di Milano, le stiamo leggendo.

Sono diversi i nomi di politici comaschi citati e tra questi Tufano. A proposito di Valenzisi i pubblici ministeri scrivono: “Si è rivelato un personaggio cerniera tra le più recenti cointeressenze societarie dell’interno contesto d’indagine e l’ambito politico territoriale“.

E quindi: “Dalle attività tecniche in corso, operate direttamente a carico di Giuseppe Valenzisi a partire dal 6 maggio 2019, sono stati rilevati punti di contatto con diversi amministratori pubblici tutti venuti alla luce partendo da quelli intervenuti con Antonio Tufano, consigliere comunale presso il Comune di Como […]. Il legame tra Tufano e Valenzisi è apparso sin da subito solido, tant’è che il consigliere ha fatto da garante per Valenzisi verso ulteriori candidati che, all’evidenza dei fatti, hanno chiesto l’appoggio elettorale del calabrese in occasione delle consultazioni amministrative dello scorso 29 maggio”. In particolare l’interesse di Tufano parrebbe fosse orientato al buon esito dell’elezione di Mirko Gaudiello a Cantù, oggi presidente del Consiglio comunale entrato con Forza Italia oggi con Fratelli d’Italia, e di Annamaria Conoscitore, vicesindaco di Lomazzo (eletta con la lista Prima Lomazzo e Manera).

Tufano non è indagato.

Tufano: “Non sono indagato, ho conosciuto persone sbagliate inconsapevolmente. Continuo a far politica”

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