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Inverigo, i Carabinieri circondano i boschi poi arrestano gli spacciatori: nel bivacco eroina, cocaina e hashish

Il 24 aprile scorso, nell’ambito dell’attività straordinaria antidroga dei militari della Compagnia Carabinieri di Cantù, i militari della Stazione Carabinieri di Lurago d’Erba unitamente a militari degli squadroni eliportati “Calabria” e “Sicilia”, coadiuvati dal personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Casatenovo, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due cittadini marocchini, entrambi 23enni, in Italia senza fissa dimora e risultati irregolari sul territorio italiano, poiché ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il tutto è avvenuto nel comune di Inverigo, nella zona boschiva adiacente la via Magni.

I militari avevano notato alcune auto sostare nei pressi di una rientranza dell’area boschiva, da dove poi è uscito un maghrebino che si dirigeva verso gli occupanti delle auto con i quali ha scambiato rapidamente qualcosa. Ipotizzata quindi la presenza di spacciatori all’interno della vegetazione, i militari hanno circondato la zona e si sono addentrati nella boscaglia dove hanno individuato due spacciatori all’interno di un bivacco intenti a cedere sostanza stupefacente ad un terzo soggetto, rivelatosi un “cliente” italiano. Alla vista dei militari i due hanno tentato di darsi alla fuga ma, grazie all’immediata reazione dei militari e all’efficacia del dispositivo predisposto, sono stati raggiunti e bloccati mentre tentavano di disfarsi dello stupefacente e di altro materiale.

L’immediata perquisizione personale e dell’area del bivacco ha consentito di rinvenire nella disponibilità dei maghrebini:
– hashish (circa 156 grammi avvolti in più involucri di cellophane);
– eroina (circa 40 grammi);
– cocaina (circa 19 grammi).
– presunta sostanza da taglio;
– una somma in contanti di oltre € 2.600,00 ritenuta provento di pregressa attività di vendita della sostanza stupefacente;
– telefoni cellulari;
– materiale per il confezionamento.

Dopo le formalità di rito, i due cittadini marocchini sono stati arrestati e portati al Bassone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre per l’acquirente scattava segnalazione ex art. 75 del T.U. Stupefacenti. Il bivacco utilizzato anche per compiere l’illecita attività veniva quindi smantellato.

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