Nei giorni in cui a Como il tema delle scuole è caldissimo, con le chiusure annunciate e in parte già messe nero su bianco dal sindaco di Como Alessandro Rapinese e dalla sua giunta (qui il documento che certifica l’addio ai primi quattro istituti) ecco che arriva una dettagliata analisi sulla “Missione 4” del Comune di Como quella che, cioè, concerne l’istruzione e il diritto allo studio. Secondo la Camera generale, analizzati i dati, il capoluogo si colloca sotto la media lombarda (decimo su dodici) e nazionale. Ecco quanto scrivono:
Premessa
I dati presentati in questo documento sono stati elaborati dalla CGIL di Como e dallo SPI CGIL di Como attraverso un’analisi comparativa dei bilanci pubblici dei comuni capoluogo lombardi relativi all’anno solare 2023. In particolare, è stata esaminata la Missione 4, che riguarda l’istruzione e il diritto allo studio, per valutare il grado di priorità attribuito a questo settore da parte dell’amministrazione comunale di Como.
La Missione 4 del Bilancio del Comune di Como
La Missione 4 del bilancio del Comune di Como si riferisce alle spese destinate all’istruzione e al diritto allo studio. Questa missione include:
- Amministrazione, funzionamento ed erogazione dell’istruzione di ogni ordine e grado, sia per l’istruzione obbligatoria che per i servizi correlati.
- Servizi accessori all’istruzione, come l’assistenza scolastica, il trasporto e la refezione.
- Interventi per l’edilizia scolastica e residenziale per il diritto allo studio.
- Attività di supporto alla programmazione e al monitoraggio delle politiche educative.
Confronto con altri Capoluoghi Lombardi, Media Regionale e Nazionale
Incidenza della spesa per l’istruzione sul totale della spesa corrente (2023)
- Como: 9%
- Media Regionale (Lombardia): 10,2%
- Media Nazionale: 9,4%
L’incidenza percentuale della spesa corrente per l’istruzione sul totale delle spese correnti del Comune di Como è del 9%, un valore inferiore sia alla media regionale (10,2%) sia alla media nazionale (9,4%).
Spesa media per la popolazione sotto i 15 anni (2023)
- Como: 968.478 euro
- Brescia: 1.926.702 euro
- Milano: 1.618.403 euro
- Pavia: 1.594.576 euro
La spesa media per la popolazione sotto i 15 anni a Como ammonta a 968.478 euro, posizionandosi al decimo posto tra i dodici capoluoghi di provincia lombardi. Questo valore è significativamente inferiore a quello di comuni come Brescia, Milano e Pavia, che investono molto di più per ogni cittadino giovane.
Conclusioni
L’analisi comparativa mostra che Como spende meno per l’istruzione rispetto sia alla media regionale sia alla media nazionale. Con un’incidenza della spesa corrente per l’istruzione del 9%, Como si colloca sotto la media lombarda e nazionale, evidenziando una scarsa priorità assegnata a questo settore. Inoltre, la spesa media per la popolazione sotto i 15 anni è nettamente inferiore rispetto agli altri capoluoghi lombardi, posizionando Como tra le ultime città della Regione in termini di investimento per i giovani.
Questi dati indicano che l’amministrazione comunale di Como non vede l’istruzione come una priorità strategica. La mancanza di investimenti in questo settore potrebbe avere gravi conseguenze sul futuro dei giovani comaschi, limitando le loro opportunità educative e, di conseguenza, lo sviluppo socio-economico del territorio.
È essenziale che il Comune di Como riveda le sue politiche in materia di istruzione, trattandola non come un costo, ma come un investimento cruciale per il futuro della città e delle sue nuove generazioni. Solo attraverso un maggiore impegno e un investimento adeguato nell’istruzione sarà possibile garantire una crescita sostenibile e inclusiva per la comunità comasca.