Foto in copertina Carlo Pozzoni
“Sono John. Vorrei solo integrarmi onestamente, senza chiedere l’elemosina. Da oggi terrò pulite le vostre strade”.
Ha colpito molti passanti, questa mattina, la figura di questo giovane migrante davanti al Tribunale di Como. Jeans, giubbotto, berrettino. Ma soprattutto, ramazza e paletta in un continuo andirivieni in tutta la zona davanti al Palazzo di Giustizia a caccia di foglie, cartacce, mozziconi e tutto quanto sporca l’ambiente.
Poco distante dalla zona di lavoro, un foglio A4 appeso. Nel quale si legge la volontà di sfuggire all’emarginazione, confidando nelle proprie forze e nella speranza di un poter guadagnare qualcosa aiutando.
“Chiedo un piccolo contributo per il mio lavoro – dice John – Ma anche solo buste, scope, palette e altro materiale per la pulizia sono ben accetti”. Inoltre, ecco la disponibilità a “qualche lavoretto extra”, con tanto di numero di cellulare personale.
Tutto questo, accanto al portico di San Francesco, il giaciglio dei senzatetto. Un contrasto non male, nella bella Como.