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Regina chiusa 4 mesi, conto salato per la Chiarella: “Cento euro di più a viaggio. Chiesti rimborsi Anas”

Crisi energetica, rincari delle bollette e il prezzo delle benzina alle stelle. Sono questi i temi fondamentali al centro delle preoccupazioni di tutti gli italiani in queste settimane, oltre ovviamente al conflitto.

Sicuramente chi ha visto lievitare terribilmente le spese in questi mesi sono le grandi aziende, come la nota Chiarella di Plesio, che esporta acqua in tutto il mondo: “Per fortuna non siamo allacciati al gas, ma comunque i rincari ci stanno colpendo, come tutti ovviamente – sottolinea l’amministratore delegato Anna Giugno – Per quanto riguarda l’energia abbiamo un contratto di due anni che ci ha permesso di mantenere una certa quotazione, ma gli aumenti sono arrivati lo stesso”.

Emerge poi la questione della benzina: “Anche lì i rincari non sono non da poco, visto il buon numero di camion che utilizziamo, la situazione, come per tutti, non è semplice”.

Tutto questo arriva in un momento già complicato da tempo visto che la Chiarella ha dovuto prendere misure straordinarie già da fine novembre, con la chiusura della Statale Regina per il cantiere della Variante della Tremezzina (come vi abbiamo raccontato): “Abbiamo dovuto fare il giro del lago, passando da Lecco, con un costo supplementare di 100 euro a viaggio – denuncia – Avevamo chiesto dei rimborsi ad Anas al riguardo. Al momento non abbiamo ricevuto ancora una risposta ufficiale, però pare che qualcosa si stia muovendo. Bisognerà poi vedere di quanto saranno questi rimborsi e a chi saranno effettivamente destinati”.

I rincari sembrano peggiorare ogni giorno sempre di più e molte aziende si preparano a pagarne il prezzo, sempre più esorbitante.

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