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La Como che si ribella all’odio e agli insulti: “Grazie Giorgia Linardi”

Dall’avvocato Lorenzo Spallino al gruppo di Como Accoglie, da prime firme del giornalismo italiano come Nello Scavo a tanti lettori (anche di Comozero).

C’è una Como che alza la testa per esprimere solidarietà a Giorgia Linardi, 28enne comasca, portavoce italiana dell’organizzazione non governativa Sea Watch, finita nel tritacarne degli haters. Commenti violenti, sessisti, insultanti, mischiati alle solite litanie antimigranti, sovente ben oltre la linea di demarcazione del razzismo, purtroppo anche sulla nostra pagina Facebook. E tutto soltanto per il ruolo di Linardi nel campo umanitario e per di più – almeno per il caso più recente – per un salvataggio sostenuto anche dal governo italiano.

Nelle ultime ore, in tanti hanno preso posizione. Como Accoglie, che sulla propria pagina ha dedicato parole di vicinanza alla giovane comasca portavoce di Sea Watch:

Cara Giorgia, leggiamo con amarezza e dispiacere i commenti che hanno accompagnato l’articolo che racconta di te.

Ci teniamo ed esprimerti la nostra solidarietà e a testimonare che i comaschi non sono solo questi pochi individui impauriti ed infelici che insultano ed esprimono una rabbia che è così forte da accecarli.

Como è ben altro, abbiamo tantissime persone in prima linea nella difesa dei diritti umani: professionisti che mettono a disposizione il loro tempo, gente comune che si impegna con grande cuore, gruppi intereligiosi che, superiori alle divisioni, si uniscono per un messaggio comune di solidarietà e speranza e giovani persone come te, di cui siamo orgogliosi.

C’è, è evidente, una città chiusa e spavenata, che vorrebbe costruire muri, ma c’è un ‘altra che magari ha meno interesse ad urlare sui social perché spende il proprio tempo in altro modo. Non siamo pochi, restiamo uniti…restiamo umani.
Un abbraccio

Prima era stato l’avvocato ed ex assessore Lorenzo Spallino a stigmatizzare con una newsletter dedicata l’ondata di odio caduta su Giorgia Linardi, in particolare proprio dopo la pubblicazione dell’intervista su Comozero (la trovate qui), e sottolineando come leggendo molti commenti la sensazione effettivamente emergente fosse che “a Como manchi un po’ della felicità di Giorgia”.

Anche il giornalista di Avvenire, Nello Scavo, proprio nel condividere l’intervista si era speso con belle parole per Giorgia: “Leggete la sua storia per favore, e capirete che il futuro non è “nero” e che ci sono italiani e italiane che non hanno smarrito la bussola e non hanno perduto l’anima. Italiani che stanno salvando i migranti, ma salveranno anche noi. Brava Giorgia”.

E un altro collega, Paolo Moretti, che ha intervistato la comasca di Sea Watch per La Provincia si era espresso così sul proprio profilo personale, rilanciando l’intervista del suo quotidiano: “Qui è quando una giovane ragazza comasca (Giorgia Linardi) ti restituisce un pizzico di fiducia nel futuro e negli esseri umani”.

Infine, ci sono e ci sono stati i singoli, che su Facebook (anche sulla nostra pagina Facebook, purtroppo divenuta ricettacolo proprio di molti haters in questione) hanno espresso apprezzamento e solidarietà alla 28enne comasca.

Una “ribellione” che fa meno rumore di tanto odio ma che era giusto, doveroso raccontare.

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