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La gemma Hilton ma attorno il deserto: i fantasmi di via Borgovico. “Traffico, pochi parcheggi, qui serve aiuto”

Nel dibattito cittadino si è parlato a più riprese negli ultimi anni di via Borgovico (vecchia). Proprio su queste colonne abbiamo auspicato più volte la trasformazione di quella strada in una piccola Brera comasca, tra locali tipici e botteghe d’artista fino ai weekend pedonali per far spazio alle persone che volevano godersi la via almeno un paio di volte al mese.

Eppure c’è un’altra Borgovico (nuova), per intenderci il tratto che inizia alla rotonda di via Fratelli Rosselli e che porta fino a Villa Olmo, di cui non si parla quasi mai. Caratteristica nelle sue costruzioni quanto la sorella più vecchia, con molte vetrine ad arco, vanta la sede della Provincia, con le bellissime Villa Saporiti e Villa Gallia, ma anche il plesso principale del Comprensivo Borgovico, senza dimenticare che porta a Villa Olmo, al Lido e quindi anche a Villa del Grumello.

Una strada nobile, essendo sostanzialmente parallela alla passeggiata a lago Lino Gelpi e che potrebbe essere rivalutata in chiave turistica grazie alla presenza della storica chiesa di San Giorgio ma anche a una strutture ricettiva di altissimo profilo quale è l’Hilton Lake Como.

Cosa succede invece in via Borgovico nuova? Il lento e progressivo svuotamento delle vetrine per lasciar spazio al solo traffico (molto sostenuto in quanto la strada collega il capoluogo alla Svizzera ma anche al lago). Se si escludono rarissime eccezioni sulla lunga strada, facendo una passeggiata sugli stretti marciapiedi che la costeggiano è un susseguirsi di vetrine vuote, saracinesche abbassate e negozi chiusi da tempo.

Si rincorrono i cartelli “vendesi” e “affittasi”, con scarsi risultati, anche nella ormai non più nuova piazza costruita di fronte alla chiesa. Molte attività sono chiuse da così tanto tempo che non ci sono più neppure le vecchie insegne e il tempo ha portato via il loro passaggio in via Borgovico; altre, più recenti, stanno sbiadendo sotto il sole, la pioggia e la polvere alzata dalle auto di passaggio.

Sono pochi, si possono contare sulle dita di una mano, ma i superstiti ci sono e vorrebbero vedere via Borgovico iniziare un nuovo corso, più a misura di cittadino e meno di automobile.

Ne è fortemente convinto Alessandro Russo, gestore del Run&Bike Cafè, affiliato allo storico omonimo negozio di biciclette che si trova proprio di fronte a Villa Saporiti.

“Noi siamo aperti da settembre 2019, lavoriamo prettamente con i genitori e i bambini della scuola e i dipendenti della Provincia, oltre a chi si ferma di passaggio – spiega Alessandro – ma è chiaro che l’assenza di parcheggi, soprattutto in alcuni tratti della via, è il problema principale”.

E aggiunge: “La strada inoltre purtroppo in generale è piuttosto trasandata e mancano quelle piccole attività commerciali come un panettiere, un alimentari o un negozio di vestiti, che attiri la clientela per una passeggiata”.

E’ dello stesso avviso il “vicino” Roberto Colombo, titolare insieme al suo socio dell’Hostaria Al Camino.

“Noi siamo qui da 17 anni ma facciamo e abbiamo fatto davvero tanti sacrifici – racconta Roberto – durante la settimana lavoriamo prettamente con gli operai di passaggio che si fermano per il pranzo e con i dipendenti della Provincia ma sono pochi. Il weekend va meglio perché arrivano i turisti fortunatamente. Per altri tipi di attività però è difficile tenere aperto perché non ci sono parcheggi e il traffico è davvero tanto, proprio a ridosso delle vetrine”.

Esattamente sulla stessa lunghezza d’onda è anche Francesca Piras, titolare dell’Ortopedia Lariana. “La mancanza di parcheggi e il fatto che è una strada di forte passaggio di un’auto certamente non aiutano – spiega Francesca – ma bisogna aggiungere che non viene praticamente mai effettuata la pulizia della via e siamo costretti noi commercianti a tenere pulito almeno vicino alle nostre vetrine”.

 

Ma la titolare del negozio ortopedico allarga il discorso. “La nostra attività è qui da 16 anni ma abbiamo una clientela particolare, che arriva da noi per un bisogno – sottolinea – eppure le condizioni per renderla più interessanti ci sono. L’arrivo di Hilton ha dato più appeal alla zona, la basilica di San Giorgio è un monumento da valorizzare, siamo vicinissimi alla passeggiata Gelpi ma mancano attività commerciali che attirino per una passeggiata i turisti che pure arrivano e spesso ci chiedono dove si può mangiare o bere qualcosa”.

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