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La lettera di Mariagrazia: “Anch’io multata sul bus per il biglietto staccato. Ma ora chiedo il risarcimento”

Continuano le segnalazioni, con allegate proteste, per le multe ai viaggiatori sui bus di Asf, l’azienda del trasporto pubblico di Como e provincia, per aver presentato al controllore un biglietto valido ma staccato dal carnet di cui faceva parte (qui un altro caso, mentre qui la lettera di un avvocato). Una fattispecie che – secondo quanto spiegato dall’azienda – è per l’appunto passibile di sanzione. Oggi è una nostra lettrice che, multata, è decisa a farà valere le proprie ragioni a costo di adire le vie legali. Di seguito, la lettera (da cui abbiamo nascosto alcuni dati identificativi personali) già inviata anche via Pec ad Asf con cui Mariagrazia Proni che riepiloga quanto accaduto [per segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795]

Buongiorno,
mi chiamo Mariagrazia Proni, sono nata a Roma il 21 maggio 1971 e sono residente a Lipomo via *** N°*** (all.1) In data 22 marzo 2024 uscita dal Tribunale, dove presto servizio, mi sono recata a prendere il bus per tornare a casa. Alla fermata battisti sono salita sulla linea 7 alle ore 14.21 (come si evince dal biglietto all.2), arrivato in anticipo rispetto al suo orario solito (14.38).

Nel bus l’obliteratrice si trovava accanto all’autista. Quanto sono salita l’autista mi ha guardato e ha visto che io stavo annullando il biglietto di cui sopra. Lo stesso si è ben guardato dal dirmi che il biglietto non era valido. I controllori già erano sul bus posizionati al centro. Il sig. matricola VTV: ASFH*** mi ha guardato e mi ha seguito fino al posto dove mi ero andata a sedere (cioè alla fine del mezzo).  Mi ha chiesto il biglietto e mentre mi accingevo a mostrarglielo già mi stava chiedendo se io avessi con me l’intero blocchetto. Io ho detto di no e subito mi ha detto che mi doveva elevare la multa. Io ho chiesto se invece avrei potuto scendere direttamente alla fermata piazza Vittoria, perché secondo il mio parere non era giusto, in quanto il biglietto lo avevo ed era anche obliterato. Lui mi ha subito detto che sarebbe comunque sceso con me per finire con l’elevazione della multa.

In quel caso ho preferito proseguire visto che dovevo andare a casa. All’inizio mi ha chiesto i soldi senza neanche chiedermi il documento. Alla mia contestazione sul fatto che non si era preoccupato neanche di identificarmi ha accettato che io gli porgessi la C.I.

Quindi mi sono limitata a chiedergli:

1) Perché l’autista non si fosse fatto parte diligente

2) Dove fosse scritto che il biglietto non si considerasse valido senza il carnet

Alla prima domanda ha risposto che probabilmente l’autista non se ne era accorto. Guarda caso però la signora che era lì accanto a me, e che aveva assistito a tutto, mi ha riferito che subito dopo era stata sua cura avvisare una ragazza che era salita dopo di me.

Alla seconda domanda mi ha semplicemente mostrato il frontespizio del carnet, e non certo il regolamento ufficiale il quale recita: “Biglietto non vendibile separatamente il carnet è valido solo se integro”. In italiano questo significa che al venditore è preclusa la possibilità di vendere i biglietti singoli a chi si reca presso il suo esercizio e che quindi anche nel caso lo vendesse senza che vi fossero presenti 11 biglietti incorrerebbe sicuramente in sanzioni, quanto meno amministrative se non addirittura penali. Non vi è certo scritto che “il carnet deve essere utilizzato tutto insieme altrimenti il biglietto singolo non ha valore”. A riprova di quanto dico sul singolo biglietto, facente parte del carnet, c’è scritto: “valido 75 minuti o 1 corsa sul servizio porte aperte. Non vendibile singolarmente”; bada bene “…Non vendibile singolarmente” e non “….Non utilizzabile singolarmente”.

Tanto premesso, la sottoscritta:
– contesta formalmente la multa elevatami con verbale del 22 marzo 2024 (all. 3 – facendo presente che le macchinette che vengono utilizzate dai controllori non sono neanche tarate con l’orario giusto in quanto la stessa porta l’orario delle 14.15 impossibile a meno che il sig. matricola VTV ASFH1007 avesse già impostato il verbale perché la sua intenzione era quella di fare in tutti costi una multa. Ma questa è un’ipotesi alla quale non voglio neanche pensare).

pdf multa bus

– chiede
1) Il risarcimento della somma versata a titolo di sanzione, i danni morali per la figura indegna che mi ha fatto fare sul bus paragonandomi a chi non paga neanche il biglietto;
2) Formali scuse da parte del controllore o comunque sella ASF.

Nel caso in cui ciò non avvenisse procederò per vie legali.

Mariagrazia Proni

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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19 Commenti

  1. Anch’io come tanti ho ricevuto una multa avendo un biglietto validato ed il blocchetto che purtroppo era sprovvisto di quelli già scaduti.
    Potrei essere d’accordo nel richiedere che il biglietto validato sia accompagnato dal blocchetto, ma illogica la norma di conservare quelli usati. Suggerirei ad ASF di forniti i mezzi con cartelli grandi e chiari all’entrata poiché, ancora oggi, nonostante la stampa ne abbia parlato la maggior parte delle persone con le quali ho parlato ignoravano di dover trattenere anche i biglietti usati, e quindi inutili.

  2. Il fatto è che la signora, essendo una pubblica impiegata, deve conservare un certo aplomb anche nella vita privata e quindi non può esimersi dal munirsi regolarmente di biglietti dell’autobus. Fossi in lei, io che non ho nulla da perdere, viaggerei senza biglietti e mi guarderei bene dal pagare le relative multe.

  3. Nessuno ha parlato della scadenza dei 45 minuti.
    Il biglietto già timbrato in caso di un secondo viaggio, di solito si mostra al conducente che verifica che non sia scaduto, quindi all’inizio dell’ultimo percorso.
    Uno zelante controllore mi ha chiesto dove avevo intenzione di scendere, quindi secondo ASF anche se il bus è in ritardo, o ha saltato una corsa che nel caso del nr1 vuol dire 15 minuti, e quindi i minuti non li ho persi per colpa mia, non posso viaggiare fino a casa se questa dista altri 15 minuti ed il biglietto scade dopo 10.
    Ma stiamo per caso scherzando?

  4. Facciamo un’ipotesi: compro il blocchetto, prendo il bus con mio marito, timbro due biglietti lasciandoli nel blocchetto, dopo aver fatto le commissioni, riprendiamo due bus separati sempre all’interno dello spazio “45 minuti”, come faccio a non staccarne uno?
    Che nessuno mi dica che dovevo comprare due blocchetti perchè allora siamo al limite della follia.

  5. Spero che la signora prosegua nella sua battaglia. Anche a me è capitato un caso simile.
    Ragazzino delle medie che non trovava il suo abbonamento ha chiesto all’autista se poteva vendergli un biglietto (premetto che in zona non vi sono rivendite ).
    L’autista gli ha risposto che non ne aveva e io gli ho ceduto uno del mio blocchetto .
    Arrivati i controllori hanno fatto una tirata a lui e a me, anche con modi arroganti, e comminato la multa al ragazzino.
    Mi sono sentita in colpa e l’ho pagata io.
    Mi chiedo di cosa abbia paura l’ASF , di spaccio di biglietti del bus scontati con perdita di qualche centesimo? Nella maggioranza dei casi è il biglietto dato al figlio o all’amico che di solito non prende il bus, comunque biglietto regolarmente pagato .
    In compenso se i bus saltano corse o arrivano con forte ritardo , non è che che l’ASF si scusa e ti sconta il prezzo del biglietto.

  6. Premesso che i controllori hanno l’obbligo di un comportamento formalmente corretto nel raccogliere dati, compilare il verbale, ma anche cortese e civile anche nei confronti di eventuali trasgressori.
    Però, andrò controcorrente ma le ragioni dell’ ASF non mi sembrano campate in aria.
    Credo che si voglia evitare il fenomeno di qualcuno che acquisti il carnet e rivenda i biglietti come singoli a prezzo intero.
    Comunque e qualunque sia la ragione, per quanto mi riguarda la scritta “Biglietto non vendibile separatamente il carnet è valido solo se integro” è abbastanza chiara: i biglietti non vanno staccati dal carnet ed usati singolarmente; nel caso di dubbio sull’interpretazione della frase agirei comunque con prudenza non staccandoli.
    Auguro a Maria Grazia di risparmiarsi la multa dimostrando che la frase è poco chiara, e magari ASF metterà delle scritte ancora più esplicite; comunuque visto che questa non è la prima sanzione elevata per lo stesso motivo, e documentata in questo sito, credo che ormai sia chiaro a tutti che i carnet vanno tenuti con tutti i biglietti attaccati,

    1. Mi scusi signora Roberta P ma non capisco come sia possibile timbrare il biglietto senza averlo preventivamente staccato dal carnet. La ringrazio

  7. Signora Maria Grazia, sono solidale con lei, ho assistito anch’io ad episodi in cui i controllati davano proprio l’ aria di cercare assolutamente qualcuno da multare, mi piacerebbe capire il perché di questo accanimento! Inoltre ho sempre pensato che il blocchetto da 11 euro al prezzo di 10 fosse un incentivo all’ utilizzo dei mezzi pubblici,un piccolo regalo a chi investe una cifra maggiore per l’ acquisto, una specie di 3 per 2( 11per 10), una volta pagato il blocchetto non capisco perché non si possano usare i singoli biglietti, comunque nel caso fosse così andrebbe di sicuro ben specificato e fatto presente al momento dell’ acquisto! Ci faccia sapere se in qualche modo possiamo sostenere le due ragioni anche con adesioni alle sue, a mio parere ,giuste rimostranze.

  8. Secondo me Asf si dà la zappa sui suoi piedi, mi spiego : vado dal giornalaio e compro un biglietto, salgo sul bus a Camerlata salgono 3 controllori ( due uomini e una donna) la donna mi chiede di vedere il biglietto lo controlla e dice se mi faceva la multa chi la pagava? Visto che il biglietto era singolo? Perché li vendono tutti i commercianti singolarmente? Allora ASF chi sbaglia voi o il cittadino? Attendo risposta grazie

    1. Son rimasto a piedi con la macchina ,vado compro un biglietto per tornare a casa, e premetto che mi viene venduto col permesso dell’azienda , Se mi trovano e mi controllano che mi fan la multa,,,???? Allora si che ci sarat da ridere!!!!!!

  9. Temo che le ragioni della signora siano molto deboli. Innanzitutto il compito degli autisti è quello di guidare e di verificare a vista la regolarità dei titoli di trasporto (mansione che gli stessi autisti hanno a lungo contestato). Pretendere che gli autisti si spendano affinché i passeggeri evitino una multa è obiettivamente eccessivo.
    In secondo luogo, “carnet valido solo se integro” si riferisce evidentemente alla validità dello stesso, non alla possibilità di commercializzarlo. Il singolo biglietto non è vendibile separatamente, ma il carnet è utilizzabile solo se integro. Sarei davvero curioso di leggere l’esito di un ricorso alla giustizia amministrativa, con queste premesse.

    1. forse la scelta dell’aggettivo integro non è molto felice. Sarebbe stato meglio scrivere intero. Infatti dopo avere obliterato anche un solo biglietto si può dire che il carnet non è più integro. Certamente non è quello che si intende. Inoltre la stessa scritta dovrebbe essere riportata anche sui singoli biglietti.

    2. Appunto, se è già compito degli autisti verificare l’idoneità del biglietto, la signora che ha timbrato proprio quel biglietto, che aveva in mano quando è salita sul mezzo, ha timbrato un biglietto valido, a contrario l’autista sarebbe stato non diligente nello svolgimento della propria mansione ( irrilevante è la “contestazione” della mansione, poiché nello svolgimento della loro mansione sono pubblici ufficiali… In breve è direttamente la legge che gli impone di svolgere anche la funzione di controllore ) ed è fuorviante affermare tanto quanto sia erroneo credere che il fine di questa mansione sia “fare evitare al passeggero di prendere una multa”…quando in concreto è quella di curare che usufruiscono del servizio solo chi munito di valido titolo.
      Con “carnet valido solo se integro” non si intende che la validità del titolo è legata ad un presupposto di forma non specificato dalla legge , ma com’è ovvio che si può beneficiare dell’ agevolazione legata all’ acquisto di un carnet valido ovvero integro ( perché se compri un carnet ci sono 11 biglietti venduti al prezzo corrispondente a quello di 10 biglietti cd sfusi ) e che a rivenditori non è permesso nel commercio offrire pratiche contrarie alla diligenza professionale , (ovvero diverse) che potrebbero appunto incidere sul flusso della clientela di asf o di altri rivenditori…
      La multa elevata alla signora è irrazionale.
      La scritta “carnet valido solo se integro” legittima asf a controllarne la commercializzazione ..

    3. Anche sulla confezione famiglia di Cornetti Algida c’è scritto “non vendibile separatamente”. Immagino che lei mangi tutti e 8 i Cornetti in una volta, vero?

  10. Prendo tantissimi bus da anni, ho la sensazione che dopo anni, appunto, in cui (visto di persona) viaggiavano gratis : matti, turisti, ubriachi, violenti ecc…ASF stia cercando di recuperare quanto perso.
    Benissimo e giustissimo, ma “cum grano salis” non guasterebbe, non è così che si incentiva l’uso dei mezzi pubblici, con multe ingiuste a chi ha per giunta sempre pagato ed avrebbe tutta intenzione di continuare a farlo.

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