È una richiesta chiara quella che i consiglieri Bruno Magatti (Civitas) e Patrizia Lissi (Pd) hanno rivolto, in una lettera aperta, al Sindaco di Como, Mario Landriscina e a tutta la giunta: approfittare degli stanziamenti messi a disposizione dal Fondo Politiche Migratorie 2019 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per avviare progetti che, si legge nel documento, “concorrano a favorire l’inclusione e/o a limitare il rischio di disagio sociale di cittadini di Paesi terzi a rischio di marginalizzazione presenti nelle nostra città”.
Nella lettera possiamo leggere:
Per la partecipazione è necessario che entro il termine indicato, 16 settembre 2019, sia formalizzata un’idea progettuale finalizzata a sviluppare interventi che concorrano a favorire l’inclusione e/o a limitare il rischio di disagio sociale di cittadini di Paesi terzi a rischio di marginalizzazione presenti nelle nostra città.
Magatti e Lissi nella missiva co-firmata propongono all’amministrazione di entrare in contatto con la Consulta delle associazioni di stranieri per ottenere il loro punto di vista circa quali progetti potrebbero essere avviati per favorire inclusione e integrazione:
L’esperienza della Consulta delle associazioni di Stranieri che la passata amministrazione aveva promosso è stato uno degli strumenti messi in campo per poter assicurare uno sguardo sulla città da parte di coloro che qui sono arrivati portando il loro contributo di cultura ed esperienza di vita e che qui hanno pensato di poter trovare le condizioni opportune per una esistenza dignitosa e per portare un contributo alla costruzione del bene comune.
Di seguito riportiamo la lettera nella sua interezzza:
Como, 28 agosto 2019.
Lettera aperta al sig. sindaco
Dr. Mario Landriscina
Comune di Como – sede.
Oggetto: invito a promuovere quanto necessario perché il comune di Como aderisca al bando relativo a “Interventi per l’inclusione nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale – Manifestazione di interesse per progetti da finanziare con il FPM 2019”.
Egr. sig Sindaco, data la scadenza prossima del bando di cui all’oggetto (16 settembre 2019), riteniamo che lo strumento della lettera aperta sia quello più indicato per portare all’attenzione Sua e della Giunta la nostra richiesta di attivare tutte le energie disponibili affinché la nostra città possa mettere a punto quanto necessario per adire, con successo, alle risorse rese disponibili dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione, con nota n. 35/2557 del 1 agosto 2019.
Ciò che tale iniziativa, promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, intende avviare è un’azione pilota rivolta alle Città italiane capoluogo di provincia prime per incidenza di cittadini stranieri residenti.
Per la partecipazione è necessario che entro il termine indicato, 16 settembre 2019, sia formalizzata un’idea progettuale finalizzata a sviluppare interventi che concorrano a favorire l’inclusione e/o a limitare il rischio di disagio sociale di cittadini di Paesi terzi a rischio di marginalizzazione presenti nelle nostra città.
L’esperienza della Consulta delle associazioni di Stranieri che la passata amministrazione aveva promosso è stato uno degli strumenti messi in campo per poter assicurare uno sguardo sulla città da parte di coloro che qui sono arrivati portando il loro contributo di cultura ed esperienza di vita e che qui hanno pensato di poter trovare le condizioni opportune per una esistenza dignitosa e per portare un contributo alla costruzione del bene comune.
Senza voler prevaricare in alcun modo le prerogative Sue e della Giunta, restiamo a disposizione.
Distinti saluti.
BRUNO MAGATTI (CIVITAS)
PATRIZIA LISSI (PD)
4 Commenti
Ma se ha bisogno qualche connazionale rimasto senza lavoro?
Ben vengano gli aiuti a stranieri che han bisogno, ma aiuti anche ai “poveri” italiani
Con il PD e tutto possibile
SERVONO PROGETTI PER GLI ITALIANI
Soprattutto per i frontalieri italiani richiedenti lavoro in Svizzera e respinti dalla politica demagogica e sovranista della Lega dei Ticinesi.
Purtroppo tutti siamo vittime innocenti degli xenofobi anche se non ce ne accorgiamo fino a che non ne siamo toccati.