Prima una, niente.
Poi due, succede.
Quindi tre: “Amen, ho amici che ci cascano”.
Infine, in mezza giornata: 100, 200, 1000. E così cominciano le segnalazioni (redazionecomozero@gmail.com). Per qualche oscura ragione algoritmica o sistemica (non è mai semplice casualità) una delle migliaia di mail tipo phishing ha attecchito particolarmente tra Como e Provincia.
A volte succede, spesso no, stavolta sì.
Che accade? Semplificando: aprite il vostro account, un amico vi scrive allarmato:
Ho bisogno di parlarvi via e-mail di un problema urgente,
attualmente non sono disponibile per telefono.
Aspetto il tuo messaggio*Firma dell’amico con nome&cognome*
Ci sta che, nella fretta, vi sfugga qualche evidente discrepanza e concordanza (vi-ti). Magari state leggendo al volo dal telefono, magari la persona è importante, magari mille cose.
Comunque sia non rispondete.
Rispondere significa, nella maggioranza dei casi (a meno di antivirus e firewall particolarmente reattivi e potenti), inoltrare la stessa mail a tutti i vostri contatti.
Quindi:
1 – Il vostro amico sta bene, fidatevi di noi.
2 – Mandategli un messaggio, chiamatelo o generate una nuova mail e avvisatelo perché prenda provvedimenti.
3 – Date fuoco (virtuale, cioè—>cestino) alla missiva originaria.
Cos’è il phishing? Semplice Wikispiegazione:
Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale.
Immagine di copertina: Wikimedia Commons
2 Commenti
Ormai i pesci sono seduti alle scrivanie, non più nel lago.
un famoso hacker del dark web mi consigliò di avere anche un cellulare SOLO per telefonare e possibilmente di vecchia generazione.