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La Regina degli scacchi comasca sempre imbattibile, ancora campionessa italiana: “Gran fatica, 7 ore con la mascherina. Eppure siamo atleti”

La “Regina degli Scacchi” – così avevamo soprannominato la campionessa, comasca d’adozione, Elena Sedina paragonandola alla protagonista dell’omonima serie tv (qui l’intervista) – si riconferma imbattibile. Pochi giorni fa, infatti, la scacchista comasca di origine ucraina, già Maestro Internazionale Assoluto e Grande Maestro Internazionale Femminile, si è infatti riconfermata Campionessa Italiana nel torneo che si è tenuto a Chianciano Terme.

E la sua, oltre che una vittoria contro avversarie agguerritissime, è stata anche una sfida contro condizioni di gara che, fino all’ultimo, avevano messo in dubbio la sua partecipazione.

“I protocolli anti Covid adottati durante le gare sono severissimi – racconta – oltre all’obbligo di tampone e alla distanza tra giocatori di un metro e mezzo, che rende già di per sé complicate alcune mosse, siamo stati obbligati a indossare la mascherina per tutta la durata della gara cosa che, nel mio caso, è significato arrivare anche a sette ore consecutive. È stato davvero pesante”.

Una condizione che ha messo a dura prova la campionessa e che ha sollevato non poche proteste tra le partecipanti: “So che può suonare strano, ma gli scacchisti sono atleti a tutti gli effetti e come tali non dovrebbero gareggiare indossando la mascherina, soprattutto alla luce di tutte le altre attenzioni previste – spiega – per questo motivo ci sono state molte proteste prima del torneo e alcune concorrenti hanno scelto di non partecipare tanto, che alla fine, ci siamo trovate in otto di cui ben tre mie allieve della Scuola Federale”.

Ma il detto “l’allievo supera il maestro”, questa volta ha dovuto attendere perché Sedina ha sbaragliato le avversarie e si è tenuta ben stretta il titolo di campionessa – e la corona di “Regina” – già guadagnato nel 2019.

E ora? “Ora mi prendo due o tre mesi di riposo – confessa – prima del Campionato Italiano ho partecipato al campionato Europeo Individuale, al Campionato Europeo a squadre e a quello Italiano a squadre che mi hanno sì permesso di arrivare preparata al Campionato Italiano, ma che hanno rappresentato sei mesi davvero stressanti. Ora ho bisogno di recuperare le energie”.

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