“Non cambiano idea soltanto i cogl…anzi, no, non scriva così. Il vostro è un giornale per famiglie (ridendo, ndr)”. L’aplomb quasi british di Vincenzo Bella non riesce a infrangersi nemmeno questa volta, pur arrivandoci vicinissimo. Rarissimo, d’altronde, vedere l’assessore scomporsi.
Abile a maneggiare un linguaggio spesso di un tecnico che si potrebbe definire dotto, il titolare della Mobilità a Como è appena uscito dai dieci giorni terribili delle polemiche sulla sosta “a tempo” in centro, con la delibera approvata e poi ritirata, in mezzo a venti gelidi e perfidi che hanno spirato a lungo sul suo capo.
“Mia fuga in avanti”. Stop rivoluzione sosta, Bella capro espiatorio si prende tutte le colpe
Ne approfittiamo per due chiacchiere di più ampio respiro, sul primo anno e mezzo di esperienza nella giunta Landriscina in cui Bella, a volte, è passato come un marziano. “Marziano? Mah, forse un po sì. Ma è un’esperienza interessante – premette – Certo non è semplice: spesso ti trovi ad avere idee, tue o di altri, che poi si scontrano con un contesto complicato, complesso. Intendiamoci: la responsabilità è sempre mia, è giusto che sia così. Ma le procedure, la burocrazia, l’avvicendarsi dei dirigenti e negli ultimi tempi l’impatto devastante che hanno avuto alcuni processi sulla macchina comunale, ecco, tutto questo rende l’attività difficile, con tempi lunghi. I dossier sono tanti, e ne arrivano sempre: ma poi ci vogliono le truppe”.
Parcheggi, rivoluzione intorno le mura: sosta massima 2 ore. Primi 60 minuti a 1 euro e 50
La vicenda della delibera per la minirivoluzione della sosta in centro (poi sospesa per il fiume di critiche al limite di 2 ore non ripetibile in alcune vie del centro) non sembrano averlo segnato particolarmente.
“Potevo gestire meglio la vicenda? Certo – ribatte sicuro – Ma io sono sempre stato dell’idea che nella vita si impara sempre, fino all’ultimo giorno, sia umanamente che professionalmente. E’ per questo che dico che soltanto i cogl… non cambiano idea”. A chi (forse persino nello stesso centrodestra) per qualche istante ha ipotizzato o sperato nelle sue dimissioni, Bella risponde serafico. Filosofico.
“Ho serrato le vele, attraversato la tempesta. Ora è tornato il sole: Como ha bisogno di troppe cose per fermarsi a discutere su chi avesse torto o ragione. Anche per questo, nei giorni caldi non ho parlato. Andarmene? Per carità, ci puoi anche pensare. Poi passa. Tanto il sindaco sa che mi può chiedere un passo indietro in qualunque momento. Un secondo dopo, andrei fare il pensionato. Serenamente”. Amarezza per gli attacchi e le polemiche nella tempesta?
“Sono già oltre. Però qualche tono è stato davvero eccessivo”.
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Un commento
Abbiamo visto con la chiusura del Centro Rifugiati, stiamo vedendo per il parcheggio area Ticosa….ha ragione l’Assessore, chi non cambia mai idea è un ……