Il Ministero pubblico, la Polizia cantonale e l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno fatto sapere che il tre settembre scorso sono stati arrestati un 24enne e un 30enne – cittadini croati e italiani – nonché un 20enne cittadino italiano, tutti residenti in provincia di Milano.
I tre circolavano a bordo di un’auto di targa italiana erano già al centro di una segnalazione partita da un privato. Sono stati fermati a Vacallo dai collaboratori dell’Udsc mentre stavano per lasciare il territorio svizzero.
Le perquisizioni hanno dapprima portato al rinvenimento di diversi orologi di alta gamma. Gli accertamenti da parte della Polizia cantonale hanno poi permesso di ricostruire il coinvolgimento in una truffa di tipo “rip deal” (letteralmente: affare sporco) avvenuta poche ore prima tra il Mendrisiotto e il Luganese.
Il modus operandi ricalca quello di altri raggiri simili effettuati in passato. La vittima viene contattata da sconosciuti nell’ambito di un’operazione di compravendita di beni di lusso. Seguono ulteriori contatti e eventuali incontri per definire i dettagli della transazione.
Si tratta però dei singoli tasselli di un raggiro, poiché gran parte del denaro che alla fine verrà consegnato dai truffatori è costituita da banconote false.
All’operazione hanno collaborato agenti della Polizia Città di Mendrisio e della Polizia comunale di Chiasso.
La principale ipotesi di reato è di truffa e la misura restrittiva della libertà è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (Gpc). L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Roberto Ruggeri.