In questo momento di estrema difficoltà anche per gli eventi culturali e artistici, ci sono persone che non si perdono d’animo e lanciano proposte innovative.
A Laglio, ad esempio, il primo cittadino Roberto Pozzi ha da poco espresso un piccolo-grande sogno: trasformare il municipio del paese in un museo visitabile gratuitamente e fruibile a tutti i cittadini.
Come? Invitando gli artisti del territorio a donare le proprie opere d’arte, per implementare il patrimonio artistico-culturale comunale ma anche per supplire alla mancanza di iniziative dovuta all’emergenza sanitaria.
“In 12 anni di amministrazione abbiamo creato un gruppo culturale che è riuscito ad allestire diverse mostre – spiega il sindaco Pozzi – in cui molti artisti, su invito anche nostro, hanno deciso di lasciare gratuitamente le loro opere. Già oggi, quindi, in Comune ne abbiamo circa una trentina. Prendendo spunto da questo gesto degli artisti, ringraziando tutti coloro che in questi anni si sono impegnati e hanno generosamente offerto i loro lavori, abbiamo lanciato questa bella iniziativa”.
Per il momento già tre artisti hanno risposto alla chiamata del sindaco di Laglio, portando le proprie opere e facendo sì che il municipio possa diventare una piccola galleria d’arte: il pittore Alberto Albonico, lo scultore Bruno Luzzani e la pittrice Paulina Kopestynska.
“Abbiamo avuto una risposta molto generosa da parte degli artisti del territorio – continua Roberto Pozzi – due pittori e uno scultore hanno donato le proprie opere nei giorni scorsi, ma altri due mi hanno contattato e verranno questa settimana a consegnarle in Comune”.
Una bella soddisfazione per il primo cittadino, che annuncia anche altri progetti ideati insieme ad alcuni artisti arrivati in Comune.
“Lo scultore Bruno Luzzani mi ha dato una bellissima idea che vorrei concretizzare il prossimo anno – spiega – ovvero chiamare diversi scultori del territorio e, identificando alcune aree all’aperto del paese dove posizionare nuove opere, farle nascere direttamente sul luogo. Mi piacerebbe che gli studenti ma anche tutti i cittadini possano vedere come nasce un’opera d’arte a partire dai vari materiali. Questi lavori, poi, resteranno nel luogo in cui sono nate come patrimonio della collettività”.
Ma non è finita qui. Il primo cittadino vuole anche recuperare un evento a cui tiene particolarmente e che si tiene ogni anno, a marzo, in paese con un gruppo di artiste comasche – radicato da ben 12 anni sul territorio.
“Per la Festa della Donna organizziamo tradizionalmente mostre e rassegne dedicate alla figura femminile – conclude – si tratta di due settimane dove si svolgono molti incontri e dibattiti. Quest’anno la pandemia ha annullato l’evento, ma lo proporremo a settembre se tutto andrà bene. Purtroppo, in questo momento, le iniziative artistico-culturali non sono possibili ma con queste idee vogliamo rendere comunque fruibile l’arte ai cittadini”.