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Il Lago e l’inferno viabilistico della Lariana: Como sotto accusa. Parlano i sindaci

La strada provinciale 583 Lariana (già statale) collega Como a Lecco in poco meno di 50 chilometri di asfalto tracciando i due lati obliqui del triangolo lariano. Incubo Lariana per gli automobilisti. Residenti di via Torno prigionieri del traffico, ma non solo di via Torno perché nei weekend e in alcune ore del giorno anche in settimana la coda è capace di attraversare diversi paesi della sponda orientale del Lario, da Blevio a Torno, a Faggeto, Pognana, su fino a Nesso, Lezzeno e Bellagio. Possibili ripercussioni anche sul turismo che oggi costituisce una risorsa fondamentale per il territorio. E i sindaci chiedono ora aiuto al prefetto di Como affinché vengano messi in atto almeno quei correttivi promessi ormai un anno fa dal Comune capoluogo.

“Confermo che ho chiamato il prefetto Andrea Polichetti, che è sempre attento a questi temi, per chiedere di sensibilizzare ancora il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – spiega Rino Malacrida, primo cittadino di Torno – Abbiamo fatto un incontro un anno fa e concordato alcuni provvedimenti. Rapinese ci aveva assicurato che sarebbe intervenuto con il suo ufficio tecnico, nel giro di due o tre mesi, ma purtroppo non è stato fatto nulla. Ho cercato anche negli ultimi tempi di mettermi in contatto con gli uffici di Palazzo Cernezzi e, non so quante volte di avere un incontro o un nuovo appuntamento con il sindaco di Como, ma niente. Ormai sono 15 anni che ho a che fare con le amministrazioni della Città di Como per questi problemi di traffico, sono passato da Mario Lucini e da Mario Landriscina e ora a Rapinese, sono davvero sconfortato è possibile che non si riesca a fare nulla?”.

Quali provvedimenti erano stati promessi?
Si tratta di piccole soluzioni, in particolare su piazza Matteotti. Rapinese aveva garantito il presidio della polizia locale per evitare l’attraversamento continuo dei pedoni, poi un semaforo a chiamata a Sant’Agostino. Si era parlato anche di interventi strutturali, certo, a medio termine, come un sottopasso pedonale sempre in piazza Matteotti e un semaforo intelligente nella strettoia di via Torno. Il problema è che in un anno non si è fatto niente di ciò che era stato detto, e il traffico è peggiora sempre.

Sulla stessa linea anche il sindaco di Nesso, Massimo Morini.
C’ero anch’io all’incontro dell’anno scorso. Il sindaco Malacrida ha fatto da capofila per il territorio, da Blevio a Nesso. Oggi come oggi, la situazione è davvero di emergenza, un’ambulanza avrebbe serissime difficoltà a raggiungere in tempo utile un ospedale dal mio paese in caso di emergenza. Il sindaco Rapinese aveva proposto alcuni interventi, ad iniziare da un semaforo in via Torno, dove inizia la passeggiata degli innamorati, aveva proposto lo spostamento della stazione degli autobus da piazza Matteotti a San Giovanni. Sappiamo bene che nessuno ha la bacchetta magica nella pubblica amministrazione, ma non si è fatto proprio nulla. Non si è visto un progetto, non si riesce a parlare con gli uffici. Ho mia madre che ha 86 anni e vive a Como prima andavo a trovarla tutti i giorni, adesso diciamo che la sento più spesso al telefono, arrivare nel capoluogo è diventato un calvario.

Ci sono altre soluzioni percorribili?
Anche i Comuni lariani devono sicuramente fare la loro parte. Sul nostro territorio abbiamo una strettoia e stiamo organizzando in consorzio con un’altra amministrazione, un servizio con la polizia locale per fare scorrere il traffico. Auspichiamo un potenziamento del servizio di Navigazione e del trasporto pubblico. Ovviamente nessuno vuole perdere i turisti che riempiono i nostri ristoranti, gli alberghi e le case vacanze, però si deve trovare qualche correttivo per il traffico.

Da Nesso a Blevio, la situazione non cambia certo. Alberto Trabucchi, sindaco di Blevio è il candidato unico anche per la prossima tornata amministrativa.
Ci ho pensato a lungo perché l’ultimo mandato è stato davvero difficile. La dimostrazione è che non si sono presentate liste alternative a chi ha governato nell’ultimo mandato. Abbiamo iniziato delle opere importanti dopo i gravi dissesti idrogeologici. Si tratta di interventi finanziati anche grazie ai fondi del Pnrr e i cantieri devono andare avanti o si perdono i fondi. Riguardo il traffico sulla Lariana, posso confermare l’incontro dello scorso anno con il prefetto e il sindaco di Como, che ha presentato una serie di proposte concrete, ma di fatto non è stato fatto nulla.

Trabucchi ricorda come Rapinese avesse parlato anche di interventi minori, quali una nuova segnaletica, un sistema di dissuasori per i mezzi di massa maggiore. “Non so cosa sia successo, forse ci sono stati problemi con gli uffici di Palazzo Cernezzi. Però siamo davvero preoccupati per l’estate, perché già questi giorni hanno dimostrato tutte le difficoltà viabilistiche. Siamo difronte a una situazione complessa, che riguarda tutti i residenti di questa sponda del Lario e ovviamente il traffico generato dal turismo. La Navigazione e i mezzi pubblici potrebbero alleviare parte del peso del traffico, anche a livello turistico, ma sappiamo che la risposta da parte di chi gestisce questi servizi non è così immediata. Non si riescono a fare le cose oggi per domani, anche se i bilanci della Navigazione sono ampiamente positivi, mentre solo qualche anno fa si faticava a coprire le spese”.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE:

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6 Commenti

  1. L’unica soluzione possibile, in tempi brevi, è adottare sulla583 Lariana:
    – Durante tutti i fine settimana estivi, istituire una Strada a Traffico Limitato ai soli residenti nei Comuni interessati;
    – Durante tutta l’estate, stabilire il divieto dalle 8 alle 22 il transito di pullman, moto, biciclette, camion (con esclusione delle moto e biciclette usate dai residenti nei Comuni interessati).
    Alessandro

    1. Quindi se io fossi proprietario di una seconda casa a Bellagio e avessi solo una moto, nel weekend non potrei andarci? O dovrei farmi prestare un’auto? E se avessi prenotato una stanza al Villa Serbelloni con l’intenzione di andarci in moto, idem? O arrivo alle 7.30 con il check-in alle 14?

  2. “Ovviamente nessuno vuole perdere i turisti che riempiono i nostri ristoranti, gli alberghi e le case vacanze, però si deve trovare qualche correttivo per il traffico.”

    In sostanza non si vuole perdere ciò che in primo luogo genera i problemi descritti?

  3. Si va bene tutto, ma i sindaci in questione con relativi consigli comunali, fanno di tutto per organizzare e pubblicizzare eventi (sagre, percorsi natura, incontri gastronomici con panorama sul ponte della Civera ecc…), dopodiché se arriva troppa gente si lamentano. Non mi sembra molto coerente.

  4. Torno è l’ultimo che deve parlare perché quando è stata fatta la nuova galleria… c’era la possibilità, come già fatto a Cernobbio, di prolungarla e farla sboccare dopo un paio di chilometri oltre tutte le strettoie, tant’è che la talpa che ha scavato il primo pezzo è stata abbandonata all’interno nella parte cieca!!!
    Complimentoni a tutti quelli che hanno fatto questa scelta folle che ora presenta il conto!!
    Pagano loro la nuova galleria??
    Con i loro soldi??

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