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Lasnigo e Rezzago, dopo i cantieri nei fiumi ira dei pescatori: “Distrutto l’habitat dei pesci, non possono riprodursi”

I lavori di sistemazione idraulica realizzati nei fiumi che scorrono a Lasnigo e Rezzago preoccupano i pescatori del gruppo Aps Como Fipsas.

Gli interventi, che si sono conclusi nelle ultime settimane nell’alveo del Lambro a Lasnigo e del torrente in Val di Rezzago, secondo l’associazione avrebbero infatti un impatto negativo sulla fauna ittica.

La “banalizzazione dell’alveo, la rettificazione del corso d’acqua, il livellamento dei fondali, la cementificazione delle sponde e il disboscamento della vegetazione riparia” creerebbero un ambiente che, secondo i pescatori “non ha più alcuna possibilità di ospitare qualsiasi forma di vita e che rende impossibile ogni continuità ecologica tra il tratto a valle e quello a monte”.

Interventi a Lasnigo

E aggiungono: “Con un altro approccio, si sarebbero potuti centrare gli stessi obiettivi di messa in sicurezza senza alterare irreparabilmente un habitat talmente prezioso da essere stato destinato a nursery per la fauna ittica in via di accrescimento”.

Per questo, l’Associazione Dilettantistica Provinciale Pescatori Sportivi e Subacquei di Como ha scritto una lettera indirizzata alla Regione Lombardia, alla Comunità Montana del Triangolo Lariano, al Consorzio del Torrente Lambrone e ai Comuni del territorio segnalando la situazione. E chiedendo di essere coinvolti, in futuro, nella progettazione degli interventi di sistemazione idraulica.

Interventi a Rezzago

“Aps Como Fipsas, in virtù degli impegni presi con l’assegnazione della concessione da parte di Regione Lombardi del Bacino 5 – Verbano – Ceresio – Lario – all’Associazione Temporanea di Scopo ATS delle Prealpi Lombarde di cui fa parte, è chiamata a prendersi cura dei corsi d’acqua e dei laghi di proprio interesse non soltanto in ottica di gestione e tutela del patrimonio ittico, ma anche in difesa degli ecosistemi acquatici nel loro insieme – sottolineano dall’associazione – Proprio per questo, l’associazione vorrebbe promuovere una forma di collaborazione con gli enti pubblici allo scopo di realizzare interventi in alveo eco-compatibili. Ecco quindi la proposta di lasciare che un proprio responsabile tecnico – figura di primo livello e professionalmente qualificata – presenzi alle conferenze dei servizi nelle quali si progettano interventi sui corpi idrici che rientrano nella concessione”.

Esempio di risanamento positivo

Di norma, la pianificazione degli interventi in alveo prende forma all’interno delle conferenze dei servizi. Queste sono organizzate da Regione Lombardia per interventi sul reticolo idrico principale
e dai Comuni per interventi sul reticolo idrico minore. Per quanto riguarda i due casi in oggetto, l’Intervento sul Lambro a Lasnigo rientra nel reticolo principale e fa quindi capo all’ufficio territoriale di Regione Lombardia; quello di Rezzago appartiene al reticolo minore ed è stato coordinato dallo stesso comune di Rezzago.

GALLERY – SFOGLIA:

A rimarcare la validità della proposta secondo la quale l’associazione concessionaria possa essere presente con un proprio tecnico all’interno delle conferenze dei servizi, i pescatori aggiungono: “Vale la pena sottolineare il caso di Ups Sondrio, il sodalizio che da più di 40 anni gestisce le acque della provincia di Sondrio. Nella vicina Valtellina, da anni l’associazione si siede a fianco dall’ente pubblico e insieme elaborano progetti e interventi in alveo. La stessa cosa avviene in Canton Ticino, dove una legge cantonale ha deciso di impegnare una parte dei sovracanoni, prodotti delle derivazioni a scopo idroelettrico, per la realizzazione di interventi compensativi che vadano a mitigare progetti realizzati senza tenere conto della valenza ambientale degli ecosistemi fluviali”.

Di seguito, la lettera dei pescatori Aps Como Fipsas:

lettera pescatori aps como fipsas
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