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L’azienda tessile in crisi, dipendenti 2 ore davanti ai cancelli: “Entro 10 giorni commissario e (forse) nuovo partner”

Erano in cento fuori dai cancelli della storica società serica comasca, tra dipendenti già in cassa integrazione e quanti stanno vivendo in queste ore la preoccupazione per la messa in liquidazione della Canepa.

Tutti riuniti per mantenere alto il livello di attenzione sul futuro di questa azienda che, come noto, solo pochi gironi fa ha manifestato la volontà di cessare l’attività entro dicembre 2025.

Una notizia devastante per i 153 lavoratori attualmente occupati: di questi solo una cinquantina dovrebbe rimanere se dovesse concretizzarsi la proposta arrivata da parte di un’altra realtà interessata all’acquisizione.

“Essere qui aveva un significato molto preciso. Mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in azienda. E evidenziare come ben 100 posti di lavoro siano ad alto rischio – spiega Marco Felli (FEMCA Cisl dei Laghi) – Due ore di presenza fuori dai cancelli per farci vedere”.

E dopo poco dagli uffici dell’azienda è uscito l’amministratore delegato di Canepa Alfredo Caneparo che “ci ha parlato. Ci ha comunicato come entro i prossimi 10 giorni verrà nominato il commissario che si occuperà della procedura ma soprattutto entro questo termine si saprà chi dovrebbe essere questo nuovo partner che potrebbe subentrare”, dice Felli.

L’attuale Canepa, fondata nel 1966, si è specializzata nei tessuti d’alta gamma, con rapporti anche con i grandi marchi internazionali del retail, dello sportswear e del lusso, anche nell’ambito dei tessuti per l’arredamento.

“Anche su questo passaggio abbiamo dei dubbi. Quello che infatti ci interessa non è tanto che si senta sempre il rumore dei telai in azione quanto capire la qualità di ciò che verrà fatto e le persone che potranno essere escluse così come le condizioni di quelle che eventualmente rimarranno”, chiude Felli.

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