“La sanità non tutela più i fragili, serve una medicina del territorio più vicina alla persona”.
Le Acli di Como manifestano con una lunga nota firmata dalla presidente Marina Consonno il sostegno all’iniziativa proposta dal dottor Italo Nessi che con con una lettera al Presidente dell’Ordine di Como, Gianluigi Spata, ha segnalato “la difficoltà riscontrata dai medici di base, in particolare durante la pandemia, a esercitare con dignità e professionalità un ruolo ormai svilito dalla burocrazia e da atti amministrativi”.
“Non spetta al medico rimanere incollato ore al computer – aveva affermato Nessi nella lettera pubblicata da La Provincia – e doversi giostrare tra piattaforme informatiche per prescrivere ausili, tamponi per sbloccare i Green Pass, rendicontare vaccini o denunciare malattie infettive in un contesto pandemico”.
Su questi temi, la presidente Consonno sottolinea “la necessità di rafforzare il sistema sanitario nazionale con una struttura medica territoriale adeguata e dimensionata a rispondere ai bisogni attuali e futuri del nostro paese”.
“In un momento in cui la pandemia mette sotto pressione tutta la popolazione e in particolare la compagine sanitaria, è senza dubbio urgente sostenere i medici nel loro lavoro quotidiano e ribadire una volta di più che il Servizio sanitario nazionale va tutelato in modo universalistico e gratuito per tutti i cittadini – aggiunge Consonno auspicando – che territorialità e prossimità possano essere declinate dentro un quadro di promozione del diritto della salute e alle cure per tutti dentro le Case della Comunità che saranno attivate anche sul territorio comasco, e che gli Enti di Terzo Settore, possano essere coinvolti dentro uno spazio di raccordo tra sociale e sanitario, nella costruzione di un’alleanza finalizzata alla costruzione del bene comune”.
“Le Acli – conclude la nota della presidente delle Acli Como – si impegneranno nella diffusione della sottoscrizione al testo del dottor Italo Nessi proponendolo all’attenzione di tutte le organizzazioni sociali che sono attive sul territorio e invitando i loro soci e tutti i cittadini a sottoscriverlo e a sollecitare i loro medici curanti a dare la loro adesione”.
2 Commenti
Grazie Italo per la lucidità del tuo pensiero.
Bravissimo! Ha centrato il problema che nessuno vuol vedere. La privatizzazione del sistema sanitario.