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Ecco la lettera di Rapinese ai politici comaschi per il Centro federale del ghiaccio. Così il Comune sogna Muggiò

Il tentativo del Comune di Como di opporre a Varese una compattezza trasversale per ottenere i 25 milioni del Pnrr per il nuovo Centro federale del ghiaccio – mentre i “cugini” sono stati già capaci di unire enti, categorie, associazioni e persino il ministro Giancarlo Giorgetti – ha ora un suo documento formale. Si tratta della lettera che il sindaco del capoluogo lariano, Alessandro Rapinese, ha scritto a tutti i parlamentari comaschi, a tutti i consiglieri regionali, al presidente della Provincia, al presidente di Confartigianato e al presidente di Confindustria. A questi si sommano inoltre numerose altre autorità del mondo politico, istituzionale e sportivo. Un documento dove è anche allegata la prima immagine che pubblichiamo in anteprima su come il sindaco immagina la piana di Muggiò nel caso di vittoria su Varese e arrivo dei 25 milioni a Como. Lo schema – per la verità ancora preliminare, a prima vista – prevede in sintesi (ma i dettagli sono nella lettera, ndr): al posto della piscina attuale di Muggiò un autosilo multipiano (con teorici 1.600 posteggi); poi un’arena del ghiaccio per 5mila spettatori con pista olimpica più un’ulteriore struttura con pista olimpica del ghiaccio e due piste da curling; infine la nuova piscina olimpionica con altre due vasche interne più una esterna. Infine, un sovrappasso pedonale sulla Canturina per connettersi direttamente al Campo Coni.

Di seguito, la lettera integrale del sindaco.

Gentili Signore, Egregi Signori,

ricevete questa lettera perché avete deciso di mettere la Vostra vita, o parte di essa, al servizio del prossimo e, nello specifico, perché potreste essere determinanti nel raggiungimento di un obiettivo che, per la comunità comasca e per l’intero Paese, potrebbe rappresentare un corretto impiego di risorse pubbliche finalizzate alla soluzione di una reale necessità.

Regione Lombardia, come noto, è destinataria di un finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finalizzato alla costruzione sul proprio suolo del nuovo Centro Tecnico della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG) e deve decidere dove collocarlo. Con questo documento sono a sottoporVi le ragioni per le quali la piana di Muggiò, area di 60.000 mq urbanisticamente già “pronta all’uso”, sia il luogo lombardo ideale dove realizzare l’opera in oggetto.

Prima di procedere, è necessario tenere a mente le parole del Presidente della FISG, Dottor Andrea Gios, che in relazione al futuro Centro Tecnico ha affermato: “Vogliamo una struttura aperta alla cittadinanza e alle associazioni sportive locali in modo anche da avvicinare i bambini a questo sport. Oltre ai ritiri delle nazionali, che sono limitati, la struttura DEVE vivere tutto l’anno e all’interno del territorio (…) Ecco perché tra le nostre richieste c’è che la struttura sia inserita in un centro urbano, sia facilmente raggiungibile e l’area sia già urbanisticamente destinata ad attività sportiva”.

Ciò che per il Dottor Andrea Gios è una necessità, cioè far vivere tutto l’anno la struttura, è ciò che Como può facilmente garantire: Vi è infatti noto che le nostre pregevoli Associazioni Sportive per praticare lo sport del ghiaccio ricorrono anche ad altri impianti. Alcuni in regione, altri fuori e, addirittura, anche in Svizzera.

Il nostro attuale palazzetto, purtroppo, è talmente vetusto da non garantire la pratica degli sport del ghiaccio in modo adeguato e continuativo. Vi è infatti nota la recente chiusura dell’impianto per problemi statici del tetto, problemi solo temporaneamente risolti. Vi è inoltre noto che i problemi al tetto sono solo una parte delle criticità del palazzo del ghiaccio di Casate, palazzo non all’altezza delle ambizioni sportive della nostra Regione. Vi è inoltre noto che essendo un palazzo del ghiaccio all’aperto, appena le temperature salgono, la pratica viene bruscamente interrotta, facendo così perdere preziosi allenamenti e insostituibili momenti di interazione sociale.

Alle prossime Olimpiadi, con tutta probabilità, parteciperà nella disciplina dell’hockey su ghiaccio un’atleta comasca. Nel nostro attuale palazzetto, quell’atleta, oggi, oltre a potersi allenare poco e male, non potrebbe nemmeno “cambiarsi”. Infatti, oltre ad essere un impianto decrepito, non ha nemmeno uno spogliatoio dedicato alle donne hockeiste.

La combinazione tra le qualità dell’area, che a breve declinerò, e la necessità di risorse pubbliche per garantire nel nostro territorio la pratica degli sport del ghiaccio (hockey su ghiaccio, para ice-hockey, pattinaggio di figura, short track, pattinaggio sincronizzato e curling), risorse pubbliche che comunque sarebbero necessarie anche se i fondi PNRR finissero altrove, sono il motivo per il quale Vi chiedo di perorare la causa di Muggiò presso le Istituzioni delle quali siete parte.

Quanto sia fondamentale la pratica sportiva oggi è tema condiviso e non necessita in questa sede di approfondimenti.

L’Amministrazione Comunale comasca, in risposta alla fondamentale esigenza di intercettare l’essenziale finanziamento, sta lavorando da tempo ed ha redatto un’ipotesi progettuale di cui qui di seguito si riportano gli elementi principali e di cui si allegano, per maggior 6 5 comprensione, identificazione dell’Area di intervento, Schema planimetrico/funzionale, Schema planimetrico/funzionale – dettaglio e Infrastrutture di trasporto (all. 1, 2, 3, 4).

L’ambito individuato per la collocazione dell’impianto localizzato nel quartiere di Muggiò comprende una vasta area di proprietà comunale di circa 60.000 mq., inserita in un contesto urbanizzato caratterizzato dalla presenza di servizi, attrezzature pubbliche ed edifici residenziali.

Detto ambito è già conforme allo strumento urbanistico vigente, essendo destinato a “Servizi sovracomunali esistenti: centri ed impianti sportivi e ricreativi” (Fonte: Piano dei Servizi).

Il nuovo impianto si inserirebbe in un più ampio contesto sportivo già caratterizzato dalla presenza – oltre la via Canturina – del Campo CONI e di ulteriori strutture sportive quali il campo da rugby, il tiro a segno nazionale ed il campo da calcio di via Acquanera.

La soluzione in corso di sviluppo da parte dell’Area Territorio di Palazzo Cernezzi su indicazione dell’Amministrazione prevederebbe:

– un’arena del ghiaccio di capienza di circa 5.000 spettatori con una pista olimpica di 60 x 30 metri, completa di tutti gli spazi accessori (spogliatoi atleti/arbitri, palestre, infermeria, servizi igienici, area bar/ristoro, spazi per uffici, sala conferenze, media e autorità, depositi e spazi di servizio);

– un’ulteriore struttura con pista olimpica del ghiaccio di 60 x 30 metri, da utilizzare prioritariamente per l’allenamento, completa di tutti gli spazi accessori, connessa con il palazzetto anche mediante servizi in comune;

– due piste da curling di dimensione 45 x 5 metri, complete di piccola tribuna;

– una palazzina direzionale destinata alle esigenze della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, con annesso un edificio foresteria a servizio di atleti ed allenatori.

A completamento del recupero a fini sportivi dell’area di Muggiò, l’Amministrazione Comunale che rappresento, intende realizzare una struttura che ospiti una piscina olimpionica di dimensioni 51,50 x 25 metri con ponte mobile (con possibilità di separazione in due vasche da 25 metri), due ulteriori vasche, una di dimensioni pari a 25 x 12 metri per l’allenamento, l’altra di dimensioni 12 x 12 metri per riabilitazione/diversamente abili, nonché una piscina all’aperto collocata negli adiacenti spazi a verde.

Nel caso in cui l’area di Muggiò venisse da Regione Lombardia individuata quale sede per la costruzione del Centro Tecnico FISG, verrebbe inoltre realizzato un nuovo autosilo pluripiano. Da un lato, per soddisfare le esigenze di parcheggio che verrebbero a crearsi, dall’altro per trasformare l’attuale area di parcheggio a raso in un parco urbano privo di autoveicoli a vista. Ulteriore vantaggio dell’autosilo pluripiano è che da lì partirebbe un collegamento pedonale aereo tra il nuovo insediamento sportivo ed il campo CONI, garantendo la massima sicurezza ai fruitori degli impianti ed alla cittadinanza tutta.

A breve distanza pedonale dalla futura “Cittadella dello Sport” si trova la Stazione Unica ferroviaria di Como – Camerlata, stazione di interscambio tra le Ferrovie Nord e la Rete Ferroviaria Italiana: il centro federale sarebbe quindi facilmente raggiungibile da tutto il 6 6 mondo senza l’ausilio di mezzi di trasporto privati. A pochi metri dalla piana di Muggiò vi è inoltre, lo svincolo autostradale Como Est, svincolo insistente sulla rete autostradale che collega Milano al Nord Europa. L’intervento verrebbe completato con una serie di modifiche alla viabilità esistente e con la realizzazione di nuove rotatorie per facilitare l’accesso alla nuova “Cittadella dello Sport”.

Tutti gli edifici sarebbero realizzati ad energia quasi zero (certificazione NZEB Nearly Zero Energy Building). Per eventuali integrazioni di esigenze energetiche rispettose dell’ambiente, si segnala inoltre la presenza nella piana di Muggiò della rete del teleriscaldamento. Infine, si osserva che la compresenza nell’area delle piste del ghiaccio del Centro Tecnico e dell’impianto natatorio consentirebbe di adottare tutte le soluzioni impiantistiche atte ad un funzionamento sinergico e complementare tra le strutture, reimpiegando il calore di scarto degli impianti di raffreddamento delle piste del ghiaccio per il riscaldamento delle piscine.

Avete deciso di mettere la Vostra vita al servizio del prossimo, spero vivamente che questa mia lettera Vi abbia consentito di comprendere l’importanza per i nostri cittadini di vedere realizzato sul territorio della città di Como il Centro Tecnico della FISG. Impiegheremmo al meglio, soddisfacendo una reale esigenza, risorse della nostra Repubblica, aumentando considerevolmente la qualità della vita dei nostri cittadini. Resto a Vostra disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.

Città dello sport a Muggiò: sulla carta ok, ma serve chiarezza su Palasport sparito e tempi per la piscina

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19 Commenti

    1. Lo stesso visionario che ha messo in programma la riqualificazione come santarella come centro culturale polifunzionale con tanto di coffee shop, salvo poi dimenticarsene completamente una volta democraticamente eletto.

  1. qualcun altro nel 1994 fece qualcosa di molto simile… se non ricordo male andò in TV (in un noto programma) a firmare il contratto con gli italiani …. ovviamente di tutte quelle promesse non ne realizzò nemmeno una.

    Il solito sistema di “distrazione” di massa

  2. Ma, soltanto a me pare assurdo il semplice fatto di aver mandato una lettera? Già che c’era doveva fare un gruppo whatsapp, che faceva prima. Qui manca totalmente la grammatica istituzionale. Circa il contenuto, il curling al posto del palazzetto dello sport parla da sé…

  3. Dobbiamo ringraziare che il sindaco da giovane non giocava a tirare le figurine contro il muro (e i sui amici che hanno smesso quel gioco son tutti morti di droga) sennò avremmo avuto il progetto dello stadio per il lancio delle figurine, con annesso parcheggio multipiano da 999 posti e un centro olimpico di tris , e un impianto di salto con l’elastico

  4. Bisogna riconoscere che Rapinese Sindaco ha le idee chiare. Voleva in 3/6 mesi risistemare la piscina per evitare che i ragazzi si perdano in cattive compagnie, nobile ma fugace pensata. Un altro pensiero fugace sul nuovo Palazzetto, o erano quelli di prima? Mah…… Voleva fare una pista per gli skater, prima davanti al Vescovado, poi all’Ippocastano, poi a Prestino, adesso se costruisce a Muggiò il Palaghiaccio, tanto vale farlo a Cesate, o no?. Poi voleva costruire migliaia di parcheggi., come minimo, alla Ticosa perché fuori dal centro era una pensata da partecipanti ai tavoli della Minghetti? Adesso dà retta ai “tavoli” e punta a un Parcheggio multipiano a Muggiò dove adesso c’è la piscina? E le navette per il centro? O serve solo per il Palaghiaccio? Ma quanti vanno a vedere l’Hockey o a pattinare a Como? Insomma, si fa fatica a stargli dietro. Rapinese Sindaco deve aver scoperto SIM City e deve aver abbandonato le pistolette dei cow-boy e il costume di Superman. Cosa vogliamo farci, tutti prima o iniziano a giocare ai giochi dei più grandicelli. Purtroppo per farsi prendere sul serio bisogna diventare adulti. 😊

  5. Ho avuto la fortuna di allenarmi e gareggiare per tanti anni nel palazzetto di Muggiò.
    “Qualcuno” sogna di imporre un’inutile arena da 5000 posti ed i campi da curling solo per la propria “grandeur” senza preoccuparsi delle VERE esigenze degli sportivi comaschi.
    Il palazzetto per ginnastica/basket/judo per i ragazzi di Como dov’è ?
    Ma va a fare curling ….al Politeama.

  6. E con questa lettera il Sindaco mette la parola fine alla querelle sulle micropiscine e palestre di Via del Dos. Terza vasca dedicata alla riabilitazione/disabili.
    The End
    Le chiacchiere stanno a zero e anche le sue promesse!

  7. Perso per strada il palazzetto dello sport?
    Niente basket, pallavolo o altro di livello, la città di Como nella Rapivisione avrà la Ronchetti con i suoi 150/200 posti a sedere, come palazzo dello sport, manco fosse Blevio o Orsenigo (con il massimo rispetto per questi due comuni)
    Il futuro dei giovani comaschi sarà solo in acqua o sul ghiaccio??
    Sconcertante

  8. Ma originariamente il palazzetto dello sport non era nato per ospitare sport quali basket, pallavolo, ginnastica artistica? Dal rendering sembra che le strutture per queste attivita’ non facciano piu’ parte del progetto. Come mai?

  9. Interessante che Rapinese si rivolga ai politici quando non più tardi di una settimana fa in Consiglio Comunale al momento della votazione sulla variazione di bilancio per la liquidazione del contenzioso Sacaim/ Innercek ha apostrofo le minoranze uscite dall’aula con “andatevene, siete inutili come i Vostri partiti…” Ora chiede collaborazione?
    Io direi che l’aiuto può chiederlo dire a Fermi e Molteni con i quali ha ottime relazioni.

  10. prima di leggere, mi è caduto l’occhio sul facilmente raggiungibile da tutto il mondo, scritto in grassetto, direi inutile leggere il resto

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