Lezzeno, il comune più esteso sulle sponde del Lago di Como, si estende per ben sette chilometri, svelando un affascinante intreccio di storia millenaria, natura selvaggia e leggende affascinanti. Questo borgo, con le sue pareti a strapiombo sul Lario, offre panorami mozzafiato e nasconde un segreto leggendario: la celebre Grotta dei Carpi.
Le radici di Lezzeno affondano nell’epoca romana, tra il I e il II secolo. I primi insediamenti sorsero a mezza costa, dediti all’agricoltura, e lungo il lago, fulcro delle attività di trasporto via acqua. Durante il Medioevo, Lezzeno fu parte della “Pieve d’Isola” (Comacina). Le continue lotte tra l’Isola Comacina e Como resero il castello di Cavagnola, oggi perduto, un baluardo strategico per il controllo del lago. Sopra l’abitato di Rozzo, sono ancora visibili i resti di una torre, parte di un antico sistema di avvistamento a difesa dell’Isola Comacina. Nel XVI secolo, il borgo passò sotto il dominio spagnolo, per poi essere annesso all’impero austriaco nel 1736, seguendo le sorti della Lombardia fino all’Unità d’Italia.
Diciassette frazioni e un proverbio secolare
Con diciassette frazioni, distribuite tra le rive del lago e le pendici dei monti, Lezzeno testimonia l’impegno secolare dell’uomo nel rendere produttiva una terra difficile. Questo paesaggio verticale, tipico del Lario, con insediamenti che salgono dalla riva verso la montagna, è stato forgiato dai contadini fino alla metà del secolo scorso.
La sua particolare conformazione geografica ha dato vita a un proverbio locale: “Lescen de la mala fortuna; d’esta’ senza il so, d’invernu senza la luna” (Lezzeno sfortunato, d’estate senza il sole, d’inverno senza luna), a causa del rapido passaggio del sole in inverno e della luna in estate. Lezzeno, tuttavia, vanta con orgoglio uno dei tratti meglio conservati della Strada Regia, l’antico cammino che unisce Como a Bellagio. Ancora oggi è percorribile a piedi e regala un’esperienza unica, immersa in un paesaggio di rara bellezza.
Grotta dei Carpi: un mistero tra leggende e pesci giganti
Un’escursione in barca tra Lezzeno e Bellagio rivela le abitazioni a mezza costa e le imponenti pareti rocciose a picco sul lago, segnate da fenditure ed erosioni carsiche. Un’antica leggenda narra che questi luoghi solitari fossero un tempo teatro di sabba di maghi e streghe.
Il punto culminante è la suggestiva Grotta dei Carpi, conosciuta anche come Grotta dei Bulberi o Grotta Azzurra. Nascosta tra le scogliere dei Sassi Grosgalli, vicino al celebre Ponte del Diavolo, questa grotta è raggiungibile solo in barca e affascina per i suoi giochi di luce e colore. Gli storici lariani raccontano che in questo antro si rifugiavano i leggendari “bulberi”, pesci giganti impossibili da catturare, la cui mole era pari a quella di un uomo.
Tradizione artigianale e turismo moderno
Passeggiando nel cuore del paese, si respira ancora l’atmosfera rurale. Un tempo, Lezzeno era un importante centro artigianale per la produzione di filo di ferro e reti metalliche, oltre a ospitare cantieri nautici. Questa eredità lo rende oggi una delle località più attrezzate del Lago di Como per lo sci nautico. Il suo lato più esclusivo si riflette nelle ville nobiliari che si specchiano sulla sponda opposta, circondate da giardini lussureggianti.
Cosa vedere a Lezzeno: un itinerario tra storia e arte
Per chi visita il borgo, Lezzeno offre un ricco patrimonio culturale da scoprire:
- CHIESA PARROCCHIALE DEI SS. QUIRICO E GIULITTA: Ammira lo splendido affresco del Presbiterio, capolavoro di Giulio Quaglio.
- ORATORIO DI S. MARIA: A fianco della parrocchiale, conserva resti di affreschi del XVI secolo, pregevoli stucchi del XVII e un paliotto d’altare in scagliola.
- CHIESA DI S. GIUSEPPE: Situata in località Pescau’, fu costruita dalla famiglia Bellini alla fine del 1600.
- CHIESA DELLA MADONNA DEI CEPPI: Immersa nel verde in località Cendraro.
- VILLA CITTERIO (XVIII-XIX sec.): Circondata da un bellissimo parco pubblico affacciato direttamente sul lago.
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