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Licenziate in tronco in Lombardia: via dallo schermo le 4 presentatrici tv più famose (e molti protestano)

Dura condanna e immediata mobilitazione dei sindacati dopo che QVC Italia, il colosso multinazionale delle televendite con sede a Brugherio (Monza e Brianza), ha notificato il licenziamento immediato di tutte le presentatrici dipendenti. Le conduttrici, ritenute il “perno” delle 15 ore di diretta giornaliera dell’emittente, sono le uniche rimaste con un contratto di lavoro subordinato.

La decisione ha scatenato una reazione definita “inaccettabile” dalle sigle sindacali territoriali SLC CGIL e FISTEL CISL, che stigmatizzano la scelta sia nel merito che nel metodo.

Un “fulmine a ciel Sereno” che interrompe la trattativa

I licenziamenti arrivano in un momento di forte tensione, definito “stato di agitazione”, in cui erano in corso intensi confronti sindacali con la direzione aziendale per risolvere una vertenza legata alle festività.

Le rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e i delegati hanno appreso la notizia direttamente dalle lavoratrici coinvolte. La QVC ha motivato i licenziamenti individuali (ai sensi della Legge Fornero, coinvolgendo meno delle 5 persone previste per un licenziamento collettivo) dichiarando che l’attività delle conduttrici non esisterà più, escludendo dunque la possibilità di ricollocazione interna.

“Stigmatizziamo con forza una scelta che solleva forti perplessità sia nel metodo che nel merito,” hanno dichiarato i sindacati. “Questa decisione arriva come un fulmine a ciel sereno, proprio nel momento in cui… gli incontri con la direzione si sono intensificati per trovare la soluzione a una vertenza legata alle festività.”

La tutela sindacale sotto attacco

A rendere la situazione ancora più grave è il fatto che tra le lavoratrici licenziate figura anche una delegata sindacale della Fistel-Cisl, democraticamente eletta. I sindacati definiscono questo aspetto come “inaccettabile,” percependo l’azione come un attacco diretto alla tutela occupazionale e ai diritti di rappresentanza.

Le quattro conduttrici licenziate, le sole rimaste dipendenti dopo la trasformazione dei contratti degli altri collaboratori, avevano precedentemente rifiutato il passaggio a forme di collaborazione esterna.

L’ultimatum: “Sciopero contro l’ingiustizia”

La richiesta delle sigle sindacali è perentoria: QVC deve ritirare immediatamente i licenziamenti e convocare senza indugio un tavolo sindacale dedicato alla questione.

In caso di mancato passo indietro da parte dell’azienda di shopping online, QVC, che opera in Italia dal 2010 negli studi di Brugherio, è destinata allo sciopero totale.

“In caso contrario, chiederemo a tutte le lavoratrici e i lavoratori di scioperare contro un’ingiustizia e per difendere con ogni mezzo il diritto al lavoro e la tutela occupazionale,” hanno concluso i rappresentanti di SLC CGIL Monza e Brianza e FISTEL CISL Monza Brianza Lecco.

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