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Lombardia, il supermercato ceduto alla catena discount: “Decenni di impegno e ora tutto cambiato”

Forte preoccupazione e mobilitazione tra i lavoratori e le lavoratrici di Coop Lombardia a Busto Arsizio. Martedì mattina, si è svolto un presidio davanti al punto vendita di viale Repubblica, promosso in risposta alla notizia della sua cessione alla catena di discount Eurospin.

La decisione, confermata ufficialmente da Coop Lombardia lo scorso 10 settembre e con effetto previsto entro il 15 ottobre, prevede il trasferimento di tutti i dipendenti – insieme alle mura del negozio – alla nuova proprietà.

Sindacati in allarme: “Incertezze dopo decenni di impegno”

Le sigle sindacali Filcams Cgil Lombardia, Fisascat Cisl Lombardia e Uiltucs Lombardia hanno espresso in un comunicato congiunto tutto il loro sconcerto:

“Nonostante il mantenimento dei posti di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori usciranno dal mondo dell’impresa cooperativa che per decenni hanno alimentato con rigoroso impegno, passione e senso di appartenenza. Il futuro per loro sarà ora ben diverso e molte sono le incertezze.”

Le organizzazioni sindacali criticano duramente la modalità della cessione, definendola “eticamente non accettabile”:

“Non è eticamente accettabile che dipendenti divenuti punti di riferimento del supermercato siano stati abbandonati senza cercare soluzioni alternative o ricollocazioni nel perimetro aziendale. Come si è potuti arrivare a questo? Cosa sta succedendo a Coop Lombardia?”

Reti di vendita in crisi: la preoccupazione non riguarda solo Busto

I timori dei sindacati si estendono oltre la realtà di Busto Arsizio, storico punto di riferimento per la spesa locale. Nel comunicato si legge l’ulteriore preoccupazione per la situazione generale dell’azienda:

“Preoccupa inoltre sapere che quello di Busto non è l’unico punto vendita di Coop Lombardia in difficoltà, infatti sono incessanti le voci che coinvolgono altre realtà produttive, così come lo erano quelle del punto vendita di Busto Arsizio.”

Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil chiedono con urgenza a Coop Lombardia di aprire un confronto sindacale sui punti vendita in crisi, mettendo al centro le tutele, i diritti e la salvaguardia occupazionale dei dipendenti.

Il presidio di ieri ha rappresentato un momento di solidarietà per i lavoratori coinvolti e un chiaro segnale: la mobilitazione continuerà “in assenza di risposte chiare e tempestive sul futuro della rete vendita”. Il prossimo passo annunciato dalle sigle sindacali è la formale richiesta di un incontro con la direzione di Coop Lombardia.

Dal canto suo, però, i vertici di Coop Lombardia hanno spiegato: “Si tratta di un’operazione che si inserisce nel più ampio piano di razionalizzazione e ammodernamento della rete commerciale, avviato per garantire la sostenibilità economica e il rilancio complessivo della Cooperativa in un contesto di mercato sempre più complesso e competitivo in modo particolare sul territorio bustocco”.

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