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Ludi fissa l’obiettivo del Como: “In Serie A quest’anno. Dai bambini agli anziani, una città in biancoblu”

“La volontà della proprietà è molto chiara: dobbiamo essere competitivi e andare in Serie A in questa stagione”. Le strade della città si colorano di biancoblu due weekend al mese, con tantissimi bambini, famiglie e tifosi che colorano le vie della città con la maglia del Como 1907 mentre raggiungono lo stadio Sinigaglia. Uno spettacolo che non si vedeva da anni e che ha fatto tornare a sognare migliaia di appassionati di calcio. Ne parliamo con il direttore sportivo del Como 1907 Carlalberto Ludi, mentre la squadra è al quarto posto in classifica, dunque in zona playoff, ma a soli due punti da quella seconda piazza occupata dal Venezia che dà accesso diretto alla massima serie.

Ai vertici della Serie B, 1000 posti in più allo stadio, trasferte sempre con più tifosi. A Como è tornata voglia di calcio dopo tanti anni?
La nostra percezione è sicuramente quella di una tifoseria che si sta avvicinando tanto a noi, ha grande passione ed entusiasmo. Devo fare comunque una precisazione. C’è una parte di tifosi storici che sono con noi dall’inizio. Il loro sostegno ha contribuito in maniera esponenziale al raggiungimento degli obiettivi sportivi. Ma comunque ci sono anche altre persone che si interessano al Como sempre di più, come non succedeva da tanti anni. Spero che questo entusiasmo contagi la squadra, ma sono sicuro che succederà.

Dal 2019, anno in cui è entrato in società che cambiamenti ha visto?
Anche qua bisogna dividere in due categorie. Gli stakeholder, ovvero coloro che dovevano lavorare con la società, e i tifosi. Rispetto ai primi c’è stato un cambio radicale: prima non ci rispondevano nemmeno al telefono. Parlo di fornitori, commercianti, hotel, ditte di trasporti ecc. Non venivamo riconosciuti come entità. Ora non è più così. Invece per quanto riguarda i tifosi, ho percepito, tralasciando quelli super affezionati, inizialmente disinteresse. Oggi, invece, è tutt’altra roba. Ora conosco sempre più persone che seguono la squadra e i bambini che vestono la maglia del Como a scuola. Una volta una signora di circa 70 anni mi ha fermato per strada per farmi i complimenti: per me è una cosa clamorosa. Sono tutti segnali molto importanti di vivacità e interesse.

Quando il Como gioca la città di colore di biancoblu già prima della partita. Ci dobbiamo aspettare delle grosse novità per i tifosi in futuro?
Non è il mio settore di competenza. Facendo un discorso più generale penso che questa società fin dall’inizio abbia dimostrato grande attenzione alle esigenze del tifoso, facendo in modo che l’evento partita fosse il più traversale possibile. Quindi non escludo, anzi sono sicuro che ci saranno altre iniziative.

Facciamo un’ipotesi. Se l’anno prossimo o più avanti i biancoblu torneranno in serie A, ci saranno degli investimenti per attirare ancora più tifosi allo stadio e in generale alla squadra?
È un obiettivo del nostro modello di business. Ma in base alle mie competenze, sono focalizzato sulle partite e sulla stagione. Avere uno stadio sempre più capiente e colorato di biancoblu è l’obiettivo che ci siamo prefissati fin dall’inizio, che stiamo perseguendo e che ha ancora margini di miglioramento, chiaramente in base alla compatibilità del Sinigaglia.

Il Como ha adottato in parte una filosofia dal punto di vista sportivo del puntare sui grandi nomi, che magari non conoscono la categoria, come Fabregas e Cutrone.
Sono operazioni diverse tra di loro. Oltre a giocatori come Fabregas e Cutrone, abbiamo portato a Como calciatori come Odenthal, difensore centrale olandese, che nessuno conosceva e oggi è fenomenale per la categoria, o Ioannou terzino cipriota e Da Cunha ala francese. Abbiamo acquistato tutti profili coerenti con ciò che vuole la società. Fabregas è stata un’opportunità incredibile per sviluppare un certo tipo di mentalità dentro e fuori dal campo. Invece la trattiva per Cutrone è nata da una situazione favorevole anche in virtù del suo affetto per Como (città in cui è nato e cresciuto ndr).

Però chiaramente, soprattutto nel caso di Fabregas, Como ha avuto gli occhi del mondo puntati. Anche questa è una strategia.
Assolutamente, Fabregas ci ha posizionati sulla mappa del calcio a un livello diverso.

L’obiettivo è la serie A? O andiamo oltre?
La volontà della proprietà è molto chiara su ciò: dobbiamo essere competitivi e andare in Serie A in questa stagione. Dopodiché abbiamo i micro obiettivi che ci devono incentivare a raggiungere la massima serie.

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32 Commenti

  1. Ok, non faccio proposte: il comune dove troverebbe minimo un centinaio di milioni di euro per ricostruire il velodromo e rendere tutta la struttura a norma? Ah, e i soldi per mantenere il velodromo durante i prossimi diciamo 100 anni una volta ristrutturato?

  2. Il Como merita la Serie A per quello che sta dimostrando , Ma soprattutto la Città di Como Merita uno stadio Nuovo all’avanguardia , in faccia al Lago , il posto più bello,sarebbe uno spettacolo per tutti i tifosi , e sono convinto che se cio accadesse i tifosi rispetterebbero in massa.FORZA COMO SEMPRE

  3. Sono un tifoso datato..sono del 50 avevo 5/6 anni e mio padre mi ha portato x la prima volta al Sinigaglia…da allora prima accompagnato poi con gli amici non ho mai mancato una partita il Como x me come x tutti i veri tifosi è stato come una malattia infettiva mai debellata! Il massimo è stata la promozione del 1975 contro il Verona…che non parlino più di spostare lo stadio è un gioiello che deve rimanere dove è.. grazie e sempre forza azzurri!!!!

  4. “Le strade della città si colorano di biancoblu due weekend al mese”
    Provate a pensare se la struttura fosse utilizzata non solo due volte al mese ma in tutte le occasioni in cui si volesse organizzare un evento fruibile da cittadini e turisti senza dover blindare la città e temere disordini.

  5. Da datato tifoso del COMO (qualcuno si ricorda i 2 giri di campo che faceva una candela motore x pubblicità negli anni ’70/’75? Lì dentro c’era il mio papà il quale mi ha fatto appassionare a questi colori. Detto ciò spero tantissimo di rivedere il mio COMO il + in alto possibile

  6. P.S riempiamo la città e la provincia dei nostri colori non solo la domenica mu tutti i giorni è simbolo di appartenenza felicità e passione nei mie regali c’è sempre una maglia una sciarpa un gadget del calcio Como e il mio modo di rendere contagiosa la mia passione

  7. Chi non ama il Como non è un vero comasco. Leggo di gente, che l’unico commento che sa fare è quello che c’è traffico a causa delle partite, come se negli altri giorni il traffico scorresse velocemente. Cambiate cantilena perché quella oramai non attacca più.

    1. Chi non ha letto la “Historia naturalis” di Plinio non è un vero comasco, chi non conosce le “Histoiae” e le “Vitae” di Paolo Giovio non è un vero comasco, chi non ha letto il “Liber Cumanus, sive de bello Mediolanensium adversus Comenses” non è un vero comasco, chi non sa a memoria vita, morte e miracoli di Alessandro Volta non è un vero comasco… C’è tutto un mondo al di sopra del pallone che rotola su un prato erboso rincorso da venti giovanotti in calzoncini corti.

      1. Risparmiaci il moralismo spicciolo anti calcio che è davvero stucchevole. Grazie.

        Ah, sono tifoso e vado allo stadio, ma ho scritto una tesi in storia medievale sulla faida tra Rusca e Vitani. Assurdo eh? C’è gente che segue il calcio ma non corrisponde alla tua retrograda idea che un tifoso è un barbaro ignorante.

        1. Chiaro che lei non ha capito: se si legge, si legge tutto, se no non si capisce. La mia era la risposta all’assolutista, lui sì retrogrado, che ha esordito dicendo “Chi non ama il Como non è un vero comasco”. Il resto ce lo ha letto lei nelle mie parole, ma non è scritto. Mi spiace.

      2. Assolutamente d’accordo. E non riguarda la democrazia, che è un altro aspetto distorto della nostra civiltà.

  8. Azzurro in inglese è Blue. E per noi tifosi è comodo nei cori usare,ad esempio, biancoblu e non biancazzurro… È sempre stato così da quando vado a vedere il Como…1976

  9. Il Como non è solo per Como citta ma per tutti quelli che lo Amano è una grande famiglia che ci unisce in una passione che io condivido dal 27 marzo del 77 e sarà con me per sempre .
    per chi non c’è la e giusto che pensi al traffico

    1. Tanto per informazione…se non le interessa, non legga l’articolo e non lo commenti , che a noi che amiamo il Como…non c’è ne può fregare di meno.

  10. Cambiamo anche la tradizione ? Il Calcio Como avrebbe il colore azzurro, non blu. I più’ giovani si ricorderanno che l’inno del Como era Azzurro di Celentano.

  11. Poveri cittadini. Già adesso la città viene bloccata per 2 giorni al mese, con traffico paralizzato per far passare indenni le tifoserie e senza nemmeno possibilità di poter passeggiare nei giardini a lago; dovesse andare in Serie A sarebbe pure peggio

    1. poveri cittadini ben 19 ore di blocco del traffico all anno..ma dove andremo a finire….sarebbe ora di andare a vivere altrove…e..le passeggiate ai giardini bloccate..come faremo ad aproviggionarci di droghe

    2. Ma per favore…basta con questo luogo comune ormai stralogoro…. Perché ,gli altri giorni non c’è una macchina in coda vero? Mi scappa da ridere… Quanto ai giardini chi ha detto che nn si può passeggiare? Evidentemente lei nn ci passa. L’unico pezzo inibito è il tratto di STRADA tra monumento ai caduti e l’hangar idrovolanti.

      1. No. Anche monumento dei caduti lato lago. Trovo anch’io che sia fuori luogo bloccare i giardini. E quanto al resto, se il Como dovesse andare in serie A, Dio non voglia, vorrò proprio vedere con Juve, Milan, Inter, Roma, Napoli… Stadio fuori: dovunque volete, ma fuori dalla città.

        1. Ok, costruiscono lo stadio a Brunate. E cosa succede al Sinigaglia? Lo sa che ha bisogno di essere in gran parte rifatto? Lo sa che per mantenerlo in piedi precariamente ci vogliono centinaia di migliaia di euro all’ anno? E, sempre che il Comune trovasse i milioni per ristrutturarlo e tenerlo in piedi (20 anni ci anno messo per cambiare 6 tapparelle), chi lo terrebbe aperto 7 giorni su sette? Con che soldi? E dato che nessuno tirerebbe fuori un euro, in pochi anni avremmo una nuova Ticosa in riva al lago. Se ad oggi il Sinigaglia non è già un rudere e se c’è la possibilità di dargli un futuro è grazie al Calcio Como

          1. Ha già deciso tutto lei, che cosa vuole che le dica. Ha la fortuna di leggere nel futuro, beato lei. Continuo a ritenere, mi scusi se insisto, che quel luogo non è adatto a uno stadio per una squadra di serie A, né di serie B. Ma capisco che ai tifosi tutto ciò non interessa. E ritengo anche che, vista la terrificante carenza di strutture sportive a Como, un uso adatto del Sinigaglia riportato allo stato originario si troverebbe. Ma stia sereno: nessuno, purtroppo, ha intenzione di spostare lo stadio da lì dov’è.

          2. Allora dobbiamo pure dire “Grazie Como”, che oltre a spaccare i cosiddetti ogni 2 week end hai anche evitato una Ticosa sul Lungolago 😩

      2. Luogo comune sto paio di palle che ci dobbiamo smazzare ogni 2 settimane! Fatevi lo stadio fuori e che il Sinigaglia si trasformi in qualcosa di più utile a TUTTI i cittadini.

    3. Son 5 anni che il traffico a Como è una vergogna tutti i giorni, ma i problemi per voi sono le partite del Como e il corteo dei giostrai.
      O siete ipocriti oppure la macchina la tirate fuori solo la domenica.

  12. Seguo il Como dal 1972 in casa e anche tantissime trasferte ANCHE IN SERIE D
    ora ho 67 anni e ogni partita che vedo è sempre un emozione unica COMO 1907 NEL CUORE FINO ALLA FINE
    GRAZIEEE A VOI TUTTI E AI MIEI AMICI DELLA CURVA DANTE DA LAGLIO

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