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Luna Park, giostrai lunedì in consiglio comunale: “Fateci lavorare almeno dieci giorni a Pasqua”

Non mollano i giostrai, non vogliono lasciare Como dopo un secolo e una parte della città è indiscutibilmente con loro. Questa mattina hanno organizzato in fretta e furia una conferenza stampa proprio davanti all’area deserta di Muggiò in cui avrebbero dovuto montare le proprie attrazioni la prossima settimana, da quindici giorni prima di Pasqua, a quindici giorni dopo, come da tradizione. Quest’anno però, come è noto il Comune aveva dato il permesso soltanto per una decina di attrazioni sulle sessanta degli altri anni. E loro, nonostante ciascuno sia imprenditore singolo, hanno reagito da corporazione. O tutti o nessuno insomma. “Siamo 16mila imprenditori del settore in tutta Italia e da decenni per non dire da un secolo lavoriamo nelle stesse piazze” spiega Danilo Parisi, detto Cristian, uno dei portavoce, con Vincenzo La Scala e Donald Bravi. “Lunedì saremo in consiglio comunale per presentare ancora al sindaco le nostre ragioni – aggiunge – non pretendiamo che ci sia dato l’ok per montare tutto il 16 marzo, ci basterebbero una decina di giorni quest’anno, ma lasciate che portiamo le nostre case qui, che portiamo i nostri figli e i nostri nipoti a studiare nelle scuole di Albate e di Muggiò. Mia figlia è nata al Valduce, mia nipote al Sant’Anna. Siamo cittadini italiani, per un mese all’anno cittadini comaschi, crediamo sia un nostro diritto lavorare”.

Sessanta famiglie sono state insomma messe sulla graticola dall’ordinanza comunale. Nessun luogo alternativo in città, nessun contrasto con i residenti a Muggiò, tre sono presenti anche a fianco dei giostrai, in particolare Franca Schena, che spiega che aspettava tanto l’arrivo della fiera. “Sono andata in depressione in questi anni e la desolazione dell’area certo non mi aiuta, piscina e palazzetto chiusi da anni, nessun progetto concreto. L’unico momento di gioia era rappresentato dal Luna Park. E il fatto che porta microcriminalità e che i residenti si lamentano per la musica non è vero. Chi organizza presidia la sicurezza. Un anno mi sono entrati i ladri in casa, è vero, ma non avevano nulla a che fare con il Luna Park. Questo deserto e degrado invece attira solo nuovo degrado”.

“Il sindaco vuole vedere la fedina penale di tutte le persone che lavorano al Luna Park? – dice ancora Parisi – siamo pronti a presentarle. Ho 58 anni e i calli sulle mani mi sono venuti a montare e smontare le giorstre anche a Como. Mi appello a Rapinese, a Pasqua sono tutti più buoni, ci faccia lavorare. Anche solo per nove giorni. Non si tratta di un capriccio, ma della necessità di sostenere 60 famiglie.
Con i giostrai a Muggiò sono arrivati anche diversi consiglieri di minoranza, presente il Pd con la capogruppo Patrizia Lissi e il consigliere Stefano Legnani oltre a due presidenti di circolo, Francesco Finizio per Albate e Alessandro Rossi per Como Convalle, Giordano Molteni del gruppo misto, Alessandro Falanga di Noi per l’Italia e Antonio Tufano di Fratelli d’Italia.

 

VIDEO Sfratto al Luna Park, la rappresentante dei residenti: “Non ci siamo mai lamentati”. Le opposizioni: “Incomprensibile decisione”

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Un commento

  1. Io non capisco, se gia’ un anno fa si era deciso in tal senso, con tutte le aree disponibili in zona e dintorni in alternativa perche’ non sono state prese in considerazione?

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