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Maxi-vertice a Roma ma cadono le speranze: scatta il calvario dei passaggi a livello

Si è concluso in tarda serata a Roma l’incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per analizzare la situazione che – dal 26 settembre – scaturirà dall’allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello in particolare nella tratta Como Borghi/Como Lago.

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Al vertice hanno partecipato il Sottosegretario di Stato Salvatore Margiotta, i deputati comaschi Braga (Pd, che l’ha promosso) e Currò (M5S), il Sindaco di Como Mario Landriscina, i rappresentanti di Ferrovie Nord e il Direttore dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria oltre a numerosi dirigenti del Ministero. In collegamento da Milano l’Assessore Regionale Claudia Terzi e il suo staff.

Nonostante l’illustrazioni delle gravi ricadute sulla città, il direttore dell’Agenzia ha spiegato l’impossibilità di derogare alla direttiva e quindi nei termini previsti si procederà a quanto annunciato.
Il Sottosegretario e l’Assessore Terzi, su specifica richiesta del Sindaco, si sono ripromessi di condividere alcune ipotesi in merito alla possibilità di un intervento di rivalorizzazione della tratta che però, inevitabilmente, comporterà il reperimento di adeguate risorse finanziarie. Anche l’On Braga si è annunciata disponibile in tal senso e nei giorni scorsi si erano mossi il deputato leghista Claudio Borghi e il collega di FdI, Alessio Butti.

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A questo punto, alla luce degli elementi che verranno osservati subito dopo l’applicazione del nuovo sistema in termine di ricadute negative, purtroppo ampiamente attese, il Sindaco affiderà innanzitutto all’assessore Pierangelo Gervasoni, ma anche all’assessore Elena Negretti e all’assessore Marco Butti, secondo le rispettive competenze e avvalendosi dei dirigenti di settore, lo studio di soluzioni che tendano ad alleviare i pesanti disagi attesi.

“Spero – conclude il sindaco Landriscina – che da una situazione che ci metterà in grave disagio e che comporterà alcuni prevedibili rischi per il sistema di soccorso e per la salute dei cittadini mettendo a dura prova la loro pazienza, lo Stato e la Regione ci offrano la possibilità di un radicale intervento sul sistema del trasporto su ferro che consenta alla città un futuro di mobilità adeguato ai tempi e all’esigenza di migliorare condizioni di vita, valorizzando peraltro ill territorio. Ci vorranno coraggio e tanta buona volontà per reperire le risorse economiche e confido che nessuna parte in causa si sottragga a questa sfida decisiva”.

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Un commento

  1. Ma quei fenomeni dell’agenzia nazionale per la sicurezza non potevano prevedere che nei centri urbani dove i convogli vanno a velocità ridotta attraversando passaggi a livello di arterie trafficate si potevano proporre regole diverse da verificare caso per caso? E’ così difficile?
    Non solo, qui di fronte a proposte migliorative e di buon senso non vogliono sentir ragioni, questo è l’effetto della democrazia diretta voluta da Grillo? Auguri!…

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