Qualche piccolo appunto su queste giornate di grandi trasporti, per evitare equivoci e magari per dare un microscopico contributo evitandovi un calvario.
1) Qui nessuno sostiene che in questi weekend natalizi, complice il poker di fattori bel tempo-Balocchi-shopping-conformazione della convalle, in centro e verso il centro di Como non via sia un traffico decisamente superiore alla norma e non vi siano momenti di autentico ingorgo. Abbiamo documentato in ogni modo le code in Napoleona, su via Grandi, ovviamente lungo il girone.
2) Proprio perché testimoniate di persona dai vari cronisti sul campo, abbiamo evitato sia lo scorso weekend sia sabato 7 dicembre le etichette catastrofiche e apocalittiche sulla situazione della viabilità perché (almeno al nostro sguardo) eccessive e non aderenti alla realtà;
3) Se oggi 8 Dicembre, o in altre occasioni, “apocalisse” sarà (e all’Immacolata del 2018 apocalisse fu) di apocalisse parleremo;
4) Un esempio pratico: difficilmente, almeno qui, sarà una notizia da tragedia il fatto che gli autosili del centro siano pieni in un sabato prenatalizio a Como. Innanzitutto per un motivo logico: gli autosili servono a “raccogliere” auto, altrimenti sarebbero persone-sili, gelato-sili, qualsiasicosavogliate-sili; il discorso, piuttosto, potrebbe andare sul perché si pensi ancora nel 2019 di costruire autosili in centro, ma qui la parola passa gli urbanisti: le vuoi tenere le auto lontane dalle zone calde o no? E comunque se in centro città trovate parcheggio comodamente anche in un qualsiasi giorno feriale, contattateci subito;
5) Il piano di mobilità alternativa messo a punto dal Comune (bus, battelli, treni) non è per nulla perfetto e, a nostro avviso, andava diffuso almeno da inizio novembre con una campagna martellante (che magari sedimenti l’idea di usare meno l’auto anche al di là del Natale, per dire); però qualche risultato quel piano sembra darlo, pur con l’epic fail ferroviario del primo sabato;
6) La chiusura totale al traffico di via Milano, in ingresso in città, resta giustamente un provvedimento discutibile e soltanto i numeri potranno dire davvero se le proteste di alcuni commercianti sono fondate (ma certamente anche in esse esiste una parte di verità: ogni esperienza reale conta e ha una sua ragione); detto questo, la suggestione di recuperare, un domani e solo dopo studi serissimi, anche quella zona di Como alla fruibilità dei pedoni (che sono anche clienti) prima di quella delle auto – che per inciso in quella strada non possono parcheggiare ma solo transitare – è però notevole;
7) Anche senza “apocalisse”, una verità resta incisa nella pietra: se deciderete di venire in auto sotto il Duomo di Como, oggi come più o meno sempre, e se il girone si trasformerà in una trappola infernale, la colpa non sarà del girone (o almeno non tutta). Sarete voi che – a meno di necessità reali che certamente esistono (difficoltà fisiche rispetto a camminate o utilizzo di mezzi pubblici affollati, emergenze, provenienze molto svantaggiate sul fronte del trasporto collettivo) vi sarete condannati alla sofferenza scientemente.
8) In estrema sintesi, non fatevi del male: non cercate il parcheggio gratis in piazza Cavour sotto Natale. I giretti da 5 minuti diventano da 45, le attese per il parcheggio raddoppiano di sicuro. Insomma, keep calm e non venite in auto in centro, se potete.
5 Commenti
Nonostante i ritardi, oggi ancora treno!
Tra l’altro vogliamo parlare degli autosili che accettano solo pagamenti in contanti? Inaccettabile per noi residenti così come per tutti i visitatori. Nel 2019? Si tratta chiaramente di evasione fiscale legalizzata.
Verissimo, e perche’ non pensare di agevolare i residenti magari concedendo la possibilita’ di fare degli abbonamenti mensili scontati per gli autosili del centro ?
Il problema del traffico e della mancanza di parcheggi a Como e’ una cosa nota.
Volevo pero’ segnalare un disservizio che, mio malgrado, ho dovuto subire ieri sera.
Sono arrivato alla stazione di S. Giovanni alle ore 20,00 e quando sono uscito non c’erano taxi disponibili. Ho chiamato il numero indicato sul cartello dove un operatore ha risposto dicendo che avrebbe allertato un’auto ma non poteva garantirmi il tempo di attesa. Dopo 30 minuti ho richiamato e la risposta in questo caso e’ stata che non prendono prenotazioni alla stazione perche’ spesso le auto arrivano e non trovano piu’ nessuno. Faccio notare che insieme a me c’erano due turiste straniere che dovevano andare a Moltrasio ed hanno dovuto attendere 40 minuti per l’arrivo del primo taxi. Detto cio’ da residente di Como vorrei suggerire agli amministratori pubblici di provare qualche volta a prendere un taxi o peggio ancora un’autobus. Magari in questo modo potranno rendersi conto che c’e’ ancora molto da fare per far diventare Como una citta, !!
Grazie a chi vorra’ leggere questa mia lamentela e magari condividerla.
Tutto assolutamente condivisibile, fin quasi ovvio, gli 8 punti dovrebbero essere tenuti ben presenti da chi amministra questa città per dare un vero futuro vivibile a Como e soprattutto a noi concittadini.
C’è purtroppo in giro troppa arroganza e ahimè malafede, in questo caso di alcuni commercianti, vedi in questi giorni il gruppetto di via Milano nel affermare che, a causa della chiusura per alcune ore della giornata di via Milano alle auto, hanno dimezzato gli incassi, una vera offesa alla nostra intelligenza