E’ finito come è iniziato: mano tesa, ma solo per i saluti di cortesia. Si è mosso ben lontano dai punti di convergenza il vertice di questo pomeriggio – tema migranti – tra l’associazione ComoAccoglie e l’assessore ai servizi sociali e vicesindaco di Como, la leghista Alessandra Locatelli.
Nei giorni scorsi la lettera aperta dell’associazione.
Oggi, dunque, l’incontro. “Dopo la chiusura del centro emergenza freddo di via Sirtori 50 persone, tra senzatetto italiani e migranti, dormono in strada. Altrettante ve ne saranno a fine mese con lo smantellamento dei tendoni”, spiega Rossana Vittani di ComoAccoglie.
“Abbiamo chiesto all’assessore la disponibilità di una struttura in città, molte sono deserte, non mancano gli spazi. Inoltre al Comune andrebbero solo le utenze per il resto c’è una rete di volontari, ci sono i servizi mensa e anche qualche possibilità economica pronta a supplire i deficit gesionali del pubblico. Non serve molto”.
La risposta di Locatelli è stata chiara: “Secondo l’assessore, offrire un servizio strutturato significa invitare nuove persone a raggiungere Como. Non è così, chiediamo solo di allestire qualche brandina e offrire servizi igienici. Inoltre credo che sia nell’interesse dell’Amministrazione creare un punto unico di accoglienza piuttosto che avere decine di persone sparse per la città ogni giorno e ogni notte”.
Dai volontari la proposta di confrontarsi sul modello di accoglienza milanese, con l’assessore Pierfrancesco Majorino. “Nel capoluogo lombardo – dice Vittani – hanno allestito una struttura di accoglienza all’interno di un tunnel sotto la ferrovia, ripeto bastano letti e servizi sappiamo che gli appartamenti devono essere assegnati prima agli indigenti comaschi. Anche in questo senso non abbiamo ricevuto aperture”.
Insomma nessun margine di trattativa. “Sono scelte politiche ottuse – accusa Vittani – sembra che si voglia far restare la questione migranti un problema. Si lavora sulla paura della paura esasperando un malcontento che, invece di rivolgersi alla malapolitica cadono sui più deboli. Vedo solo una lotta tra poveri coltivata”
La questione approderà lunedì in Consiglio Comunale con il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi. “Chiederò a Comune e assessore se intendono far fronte al problema e in che modo. Mi sembra un passaggio necessario, una città come Como deve porsi il problema di affrontare queste forme di povertà. Chiedere è lecito rispondere è doveroso. E’ una richiesta politica”. I volontari di ComoAccoglie hanno annunciato la presenza in Consiglio.
Abbiamo contattato l’assessore Locatelli per una replica. Purtroppo, non è fatto raro di questi tempi, senza ottenere risposta.