Dopo 16 anni di chiusura, il Parco Simoni in zona Quarto Oggiaro a Milano sta per essere restituito ai cittadini. Il Comune di Milano ha dato il via a un ambizioso intervento di fitobonifica ecologica per risanare l’area, chiusa dal 2009 a causa della rilevazione di sostanze inquinanti nel suolo.
L’operazione, che utilizza tecniche innovative e sostenibili, consentirà di risanare l’area tutelando la biodiversità e il notevole patrimonio arboreo esistente, che conta oltre 590 alberi.
La tecnica di bonifica adottata si chiama Nature based solution e prevede l’introduzione di specie vegetali specifiche in grado di assorbire, stabilizzare o degradare gli inquinanti presenti nel suolo, riducendo gradualmente la contaminazione.
L’Assessora al Verde, Elena Grandi, che già nel 2022 aveva anticipato l’approvazione di questo progetto di fitorisanamento (la stessa operazione studiata per il bosco della Goccia in Bovisa), ha commentato: “Siamo tra le prime città europee ad applicare questa soluzione”.
Questo progetto di bonifica ecologica è stato scelto per evitare le bonifiche tradizionali, le quali avrebbero comportato:
- Scavi profondi e movimentazioni di terra.
- Elevati impatti ambientali dovuti al transito di mezzi pesanti e alle emissioni di CO2.
- L’abbattimento di molti dei 590 alberi presenti nel parco.
- Un traffico stimato di circa mille mezzi pesanti in uscita con i suoli contaminati e altrettanti di ritorno per ripristinare i terreni scavati.
Gli interventi di fitobonifica rientrano nel progetto europeo Commit2Green (C2G), finanziato dal programma Horizon Europe – Mission Climate Neutral Cities, che supporta otto città europee nello sviluppo di strategie di verde urbano. L’intero intervento ha un valore che supera il milione di euro.
I lavori sono già iniziati. Questa fase, della durata di due anni, interesserà 12 parcelle pilota di terreno, pari a 850 metri quadrati di parco. Lo scopo è testare la metodologia e identificare le piante più efficaci per il fitorisanamento. Saranno messe a dimora specie erbacee e arbusti (tra cui Viburbo, Ligustro e Cornus) selezionati per le loro capacità di assorbimento di metalli pesanti e idrocarburi.
La seconda fase inizierà nel 2028, con l’obiettivo di estendere la fitobonifica a 5.000 dei 53.000 metri quadrati totali del Parco Simoni. La bonifica ecologica è realizzata in collaborazione con l’Università Bicocca, che monitorerà la situazione negli anni.