“Sicurezza significa restituire la città ai cittadini. Non vi è socialità senza sicurezza e non vi è sicurezza senza socialità. Per questo, lavoreremo su due fronti complementari: da una parte, collaborando con Questore e Prefetto, intensificheremo il presidio delle forze dell’ordine sul territorio, portando più agenti di polizia locale sulle strade, soprattutto nelle zone più critiche, dall’altra coinvolgeremo la cittadinanza attiva per ricostruire la comunità in ogni quartiere. Soltanto con questa combinazione possiamo rendere ogni zona di Como bella e vivibile”.
Così oggi nel parcheggio Ippocastano, scelto come luogo simbolo, delle difficoltà dei quartieri, Barbara Minghetti ha presentato capitolo “Sicurezza e partecipazione attiva” del suo programma. Una sintesi che arriva a valle del lavoro svolto al tavolo coordinato da Vittorio Nessi, Svolta Civica, e Aurora Longo, Como Comune, e che, dopo un’analisi della situazione, individua una serie di interventi su ambiti diversi.
Il punto centrale del capitolo “è l’esigenza di avere su tutto il territorio cittadino presìdi solidi e ben identificabili. Nelle zone a maggior rischio di microcriminalità sarà intensificata la presenza di forze dell’ordine, ma in ogni quartiere sarà fondamentale coinvolgere la cittadinanza nella vita attiva della città”.
Verrà potenziata l’attività della Polizia Municipale, con un numero maggiore di agenti sulle strade, non soltanto per il controllo della circolazione dei veicoli nel centro storico, dei mercati, del pagamento di tasse e tributi, dell’edilizia, del decoro e della pulizia, ma anche a presidio di strade e piazze a tutela del vivere civile.
Per contrastare concretamente il fenomeno dell’infiltrazione mafiosa, che pur essendo invisibile si insinua nella finanza, compra società e condiziona appalti, sarà istituita in giunta la delega al Contrasto alle mafie, per attivare le misure e i controlli in linea con le competenze dell’amministrazione, per prevenire infiltrazioni malavitose nel tessuto cittadino. Questa attività di prevenzione dovrà essere svolta coinvolgendo in rete gli amministratori dei Comuni limitrofi a Como.
“Il coinvolgimento della cittadinanza è tale soltanto quando da parte dell’amministrazione arrivano risposte rapide e puntuali” – commenta Vittorio Nessi – In questo senso, l’assessore ai Quartieri e la delega che porterà ogni consigliere a occuparsi di un quartiere rappresentano la garanzia per il cittadino di avere un canale diretto con l’amministrazione”.
Verrà istituita una vera e propria task force in grado di intervenire con piccoli, ma preziosi, lavori di manutenzione, “in tempi rapidissimi ove sorgano problemi di degrado, per non lasciare che da un piccolo problema si passi al degrado di intere zone della città, come spesso avviene”.
2 Commenti
Si chiamava “Minuto mantenimento” controlli la fraseologia delle FF.AA. Poi comprenderà che l’inglese è la lingua franca mondiale. Purtroppo o per fortuna, avrebbe preferito il Russo? Forse l’eterno candidato si.
bene l’dea di una “task force in grado di intervenire con piccoli, ma preziosi, lavori di manutenzione, in tempi rapidissimi ove sorgano problemi di degrado” . Nell’esercito esiste da sempre , si chiama MINUTO MANTENIMENTO (quando è possibile evitiamo di usare termini inglesi, è una mania insopportabile dietro la quale spesso si cela il nulla