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“Napoleona, Camerlata, Sant’Agostino e quei soldi spesi male: 14 mosse per cambiare il traffico a Como”

Grandi opere viabilistiche per il territorio, grandi attese, grossi problemi anche, leggasi l’ultimo dramma della variante della Tremezzina. Per risolvere le difficoltà del traffico a Como, con la sua conformazione, l’unica soluzione è il prolungamento della Tangenziale di Como, opera di cui si sono però purtroppo perse le tracce. Ma se si potesse provare a pensare anche a un po’ meno in grande? L’Acus, Associazione civica Utenti della Strada da tempo propone progetti per risolvere i principali nodi del traffico locale. Le ultime fanno parte delle osservazioni al Piano Urbano del Traffico del Comune di Como varato nel 2022. Quattordici svincoli da cambiare per rendere maggiormente scorrevole la viabilità dalla Convalle ai nodi di Camerlata e Rebbio.

Quanti progetti sono stati realizzati dei 14? Al momento solo tre: la rotatoria di piazza San Rocco, quella tra via per Cernobbio e via Bellinzona, il doppio senso in via Aldo Moro, anche se la segnaletica da piazzale Gerbetto non è ancora abbastanza chiara. Da alcuni giorni è operativa anche la piccola rotatoria di via Lissi e via Varesina, che però più che una soluzione al traffico, con il passaggio degli autobus sta creano un tappo.

“Noi avevamo suggerito una soluzione diversa infatti – spiega Giuseppe Tettamanti, architetto e consigliere di Acus – Anche la rotatoria di via Giussani ha peggiorato la situazione, perché crea un restringimento. Le rotatorie devono consentire di invertire il senso di marcia e l’eliminazione dei semafori, non creare intoppi. In via Varesina si è realizzato un rondò di geometria ridotta, i pullman che arrivano dalla corsia preferenziale scendendo verso Como devono rientrare e così crea più coda rispetto a quando c’era il semaforo. Si sono poi create difficoltà per l’ingresso in via Salvadonica. La corsia degli autobus per poche centinaia di metri non ha senso e crea problemi anche su via Bastiglia, teatro di drammatici incidenti”.

Quale situazione potrebbe esserci?
Via Varesina è un nodo difficile. La nostra proposta, come Acus, era realizzare una rotatoria all’altezza di via Risorgimento, dove c’è tutto lo spazio, in modo da evitare la svolta a sinistra da via Giussani. In generale se si riesce a” evitare le svolte a sinistra, il traffico diventa più fluido e si tolgono i semafori.

Anche sugli svincoli creati nell’area ex Trevitex siete sempre stati critici.
Al pari di via Giussani, il Comune poteva chiedere opere per alcuni milioni di euro, in un caso da Coop e nell’altro da Esselunga, ma sono stati soldi spesi male. Un milione per quel sovrappasso pedonale non adatto ai disabili, mentre tutti continuano ad attraversare a raso. Il nodo di via Badone è pericoloso, si passa da quattro a tre corsie in pochi metri, le indicazioni non sono affatto chiare. Per fortuna la velocità è ridotta, altrimenti ci sarebbe un incidente al giorno.

Voi cambiereste qualcosa anche in piazza Camerlata vero?
Partiamo dalla Napoleona a salire allora, curvone con spartitraffico in mezzo grazie all’allargamento possibile sul sedime incolto. In modo da incanalare le auto e ridurre le velocità, molto meglio degli autovelox. Via il semaforo verso via Turati, che cambia di senso, chi deve andare verso Cantù può fare il percorso degli autobus girando attorno a piazza Camerlata”

E per chi scende verso Como?
Una delle nostre proposte riguarda la via Valmulini, che non si immetterebbe più in Napoleona, per proseguire lungo il Fiume Aperto, collegata all’autosilo, a fianco della ciclabile. Ma la soluzione più importante riguarda la via Oltrecolle. Il semaforo della Madruzza è un nodo problematico. Noi abbiamo studiato una rampa su due livelli, con una pendenza inferiore al 3%, un semitunnel che si potrebbe collegare con l’autosilo grazie a una piccola rotatoria a fianco della ferrovia, vorrebbe dire eliminare il semaforo”.

Questa però è un’opera costosa, così come la vostra idea del doppio livello per la rotatoria dell’alambicco o, sempre il doppio livello per via Grandi e la Ticosa.
Dipende da cosa intende lei per costosa. La rotatoria dell’alambicco si poteva realizzare come quella di Lazzago, con un sottopasso, una decina di milioni di interventi, ma con tutti i supermercati che sono arrivati, si poteva chiedere come oneri di urbanizzazione. Si tratta di interventi strutturali e definitivi.

Avete studiato anche come evitare il passaggio a livello di via Scalabrini vero?
Quando è stato realizzato il nuovo parcheggio della stazione unica di Camerlata si sarebbe potuto risolvere quel nodo, invece il lavoro è stato lasciato a metà. Si deve sopraelevare la rotatoria per entrare in via Scalabrini e via Repubblica Romana. Anche per questo abbiamo presentato un progetto. Portando in quota anche la rotatoria di via Tentorio e via Del Lavoro si arriverebbe più facilmente all’autostrada.

L’Acus ha anche una proposta per risolvere la questione dei bus che sostano alla Magistri.
Approvata anche dal consiglio di istituto, ma non se ne è fatto ancora nulla.

Siamo a tredici progetti, più o meno, ne manca uno.
Riguarda l’asse di Sant’Agostino. Lo abbiamo già presentato ai sindaci della sponda orientale del Lago di Como e anche al sindaco del capoluogo naturalmente. Pareri? Molto positivi da Blevio e Faggeto, Como non ha ancora risposto. La nostra idea è portare a doppio senso di marcia anche l’ultimo tratto di via Manzoni verso la chiesa di Sant’Agostino. Chiudere piazza Matteotti alle auto e riservarla agli autobus. Creare una piccola rotatoria tra via Manzoni e via Leopardi e invertire il traffico in via Foscolo”.

Possibilità di vedere realizzate tutte queste opere?
Al momento diciamo che manca un po’ l’interlocuzione, ma non desistiamo.

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15 Commenti

  1. Per evitare il traffico in città,bisognerebbe pensare di non far confluire il passaggio delle auto nel capoluogo,creare alternative dove è possibile.Creare al più presto parcheggi(vedi Ticosa),limitare i tempi di chiusura dei passaggi a livello,(costruire sottopassi),mettere una bella rotatoria in piazza del Popolo,chi deve andare in via Rezzonico o in via Partigiani non è costretto a fare il giro della bella vista per accedervi,creando ulteriore traffico e inquinamento. Questo è il mio modesto suggerimento.Il tesoretto lo stiamo accumulando viste le innumerevoli multe e dopo aver raddoppiato dalla sera alla mattina il costo della sosta in città.

  2. Mi sfugge il senso di tutto. ACUS ha incarichi da parte del Comune? Paga lei i lavori che ci vengono descritti come risolutivi? Credo nessuna delle due cose, o sbaglio?
    Allora le proposte di GT valgono come quelle di qualsiasi altra associazione che potrebbe proporre, che ne so, una seggiovia tra Villa Geno e Villa Olmo come nuova attrazione turistica. Oppure colorare tutte le case di verde bianco e rosso…..

  3. Buongiorno,
    vorrei fare alcune osservazioni e proposte senza pretese sulla viabilità limitrofa a piazza Camerlata.
    In via Badone la fluidità del traffico è fortemente limitata dal discutibile attuale impiego del semaforo con via Pasquale Paoli come regolatore di traffico. Tale impianto attualmente, bloccando la corsia di sinistra, impedisce il regolare intersecarsi delle due correnti di traffico: quella che da via Varesina va verso Como/piazza Camerlata con quella che da piazza Camerlata va verso Milano/via P.Paoli. La soluzione più semplice sarebbe probabilmente quella di fare tornare questo semaforo alle sue origini: quella di semaforo pedonale giallo lampeggiante per la maggior parte del tempo. La struttura viaria prevede infatti già una corsia di accelerazione/immissione che non necessita di semaforo.
    In alternativa, volendo continuare ad utilizzare detto semaforo come separatore delle correnti di traffico fra via Badone e via Paoli, si potrebbe sincronizzarlo con il semaforo tra via Varesina e via Badone in modo da dare un onda verde a chi proviene da Como e va verso Milano, bloccando la Varesina e al successivo ciclo bloccare il traffico verso Milano per dare il verde ai tre semafori dalla Varesina/Badone, Badone/Paoli, Piazza Camerlata/Napoleona.
    Andrebbe anche agevolata la svolta a destra da via P.Paoli a via Canturina che ora ha un tempo di rosso troppo lungo, forse a protezione dei pedoni (anche se esistono comunque le regole di precedenza ai pedoni durante la svolta a destra).
    Inoltre da via Canturina verso Piazza Camerlata andrebbe riservata la sola corsia di sinistra a tale direzione, limitando quella di destra alla sola svolta in Napoleona: questo per evitare di trovarsi sotto la fontana in due auto, in quella che è ormai un sola corsia (una volta erano due poi la riga di mezzeria è sparita, forse per il poco spazio in curva per i mezzi pesanti). Inoltre andrebbe creato un cordolo di separazione con le corsie che provengono da Como, dato che ora la riga bianca continua è spesso superata in modo pericoloso da entrambe le correnti di traffico che in questo caso hanno entrambe il verde.

  4. Spesso pero’ si vedono in giro completi imbranati, che guidano piano, ben sotto i limiti, parlano con il passeggero, scrivono messaggi , occupano le corsie di sorpasso ed alle rotonde, anche se soli, si fermano e non ripartono subito. Sveglia!!!
    Anche modificando la viabilita’ , con questi deficienti in giro, il traffico ci sara’ sempre.

  5. Ma parlate sempre di viabilità comunale? Volete scaricare il traffico di passaggio nelle aree urbane…la pressione veicolare scenderebbe! Il problema di Como è che le due arterie stradali che servono le rive del lago sono strozzate dal passaggio obbligato nella rete viaria comunale del tutto insufficiente e non serve alcun intervento fantasioso…con tutti gli scienziati viabilistici non abbiamo ancora compreso la realtà del problema!?!?

  6. Buongiorno, vanno bene tutti gli interventi fatti da tecnici e lettori, però direi sicuramente di previlegiare le rotatorie ai semafori. Pensate se dove le hanno fatte ci fossero ancora i semafori!!!!!!! Risultato: in coda perenne h2. Buon viaggio

  7. Qualsiasi utente delle nostre strade si rende conto di quanti interventi di piccola e media portata potrebbero essere attuati per fluidificare il traffico veicolare (così come per restituire spazi a pedoni e bici!)

    Lo stesso utente si rende anche conto dell’immobilismo delle amministrazioni su questo fronte.
    Esempio lampante è il semaforo al finire dell’Oltrecolle: come è possibile accettare una situazione che da molti, moltissimi anni concorre grandemente alla coda di veicoli che quasi sempre si allunga fino a Tavernerio?

  8. Via Scalabrini : abbassare il piano del sedime ferroviario della stazione FNM interrandola (portandola al livello dell’ altra stazione di RFI) non si avrebbe più il passaggio a livello e la superfice ora occupata dalla stazione interrata potrebbe diventare parcheggio.
    Nota di colore, se vi capita di prendere l’ascensore per salire dal livello stazione RFI al livello stazione FNM vi renderete conto che sulla pulsantiera esterna all’ascensore si segnalano livello – 1, livello 0, livello 1, invece sulla pulsantiera dentro l’ascensore abbiamo
    livello 0, livello 1, livello 2

  9. Farei notare che la rotatoria tra via Bellinzona e via per Cernobbio ha peggiorato in maniera sensibile il traffico esistente, la realizzazione è stata, quantomeno, pedestre prevedendo, tra l’altro, uno svincolo verso Villa Olmo a due corsie e un “collo di bottiglia” a livello del bar “Settebello” che blocca il traffico in ingresso alla città, inoltre le due corsie di accesso (perché quella che svincola verso la Svizzera doveva essere incanalata e non permettere di andare verso la città) da via per Cernobbio bloccano l’afflusso in discesa da via Bellinzona per l’immisione continua da quella direttrice.
    A questo punto era meglio un buin vecchio semaforo.

  10. È tutto voluto, fatto apposta per PARALIZZARE IL TRAFFICO E GIUSTIFICARE NUOVE OPERE FARAONICHE INUTILI E COSTOSISSIME. Intanto la Lombardia muore paralizzata dal traffico e si fa un ponte totalmente inutile quando ad esempio la tangenziale ovest di Milano è al collasso perché 3 corsie sono assolutamente insufficienti!!!
    Siamo in balia di amici di merenda il cui unico scopo è fare opere inutili e da megalomani.
    Per la galleria della Tremezzina di soli 8 km abbiamo aspettato 50 anni!!!

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