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Nasce il Coordinamento “Salviamo il Monte San Primo”: 19 associazioni contro il progetto di impianti sciistici

Nasce il Coordinamento “Salviamo il Monte San Primo”. Sono 19 le associazioni che hanno sottoscritto un Appello per dire ‘no’ al progetto per nuovi impianti sciistici sul Monte San Primo che tanto sta facendo discutere (tutti i dettagli) Il neonato comitato si oppone al progetto previsto nell’ambito di una serie di interventi finanziati con ben 5 milioni di fondi pubblici.

La prima azione del Coordinamento è un appello pubblico in cui si chiede alle Istituzioni (Comunità Montana del Triangolo Lariano e Comune di Bellagio) di rinunciare al progetto o almeno di stralciare le opere con maggior impatto ambientale.

Ma le associazioni non si limitano a dire “no” e infatti non mancano le proposte alternative come quella di “utilizzare una parte dei fondi (se già stanziati) per interventi di salvaguardia della naturalità dei luoghi e per agevolare una fruizione dolce, insieme a progetti paesaggistici che conservino l’ambiente montano in maniera sostenibile. A solo titolo di esempio si potrebbe prevedere: miglioramento della sentieristica e della relativa segnaletica; introduzione di un sistema di trasporto pubblico per il raggiungimento dell’inizio dei sentieri (ad es. navette); conservazione e regolare manutenzione dei pascoli e dei boschi, da affidare a famiglie contadine; ristrutturazione e manutenzione degli edifici esistenti, incentivando eventuali attività agricole e agrituristiche (vere); infine lo smantellamento degli impianti esistenti abbandonati, con il relativo ripristino ambientale”.

Qui l’appello integrale ;

APPELLO SALVIAMO IL MONTE SAN PRIMO - 2022.11 - DEF_19 loghi

 

Questi i partecipanti al Coordinamento ‘SALVIAMO IL MONTE SAN PRIMO’ formato da:

–        Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”

–         WWF Lombardia (e sezioni WWF Insubria)

–        CAI Lombardia

–        CrTAM Lombardia

–        Mountain Wilderness Italia

–        Fridays for Future – Como e Cantù

–        Gruppo Naturalistico della Brianza

–        Comitato Parco Groane-Brughiera

–        Legambiente (Coordinam. Province di Como e Lecco, Circoli di: Como, Cantù, Erbese, Lario Orientale, Lecco, Primalpe, Valle Intelvi)

–        LIPU Como

–        Comitato Bevere

–        Associaz. Monte di Brianza

–         CROS (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta)

–        Associaz. Testa di Rapa

–        I Tetragonauti

–        Associaz. Territori

–        Gruppo Difesa Natura Suello

–        Emmaus Erba

–        Lake Pusiano eco team

© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 Commenti

  1. A Patrik B…. al S. Primo si può praticare solo lo sci d’erba…..visto quanta neve è arrivata…..denaro pubblico sprecato se si investissero lì….poi ritieni corretto inquinare tutti i Comuni per raggiungere il m. S. Primo, Canzo, Asso, Magreglio ecc…
    Anche per i Piani di Artavaggio servirebbe un coordinamento simile!
    Rindo@gmail.com

    ….ho già firmato la petizione M. S. Primo

  2. non sono d’accordo, ma non capisco ci sono località vicine come i piani di Bobbio già attive che senso ha ancora deturpare il bellissimo paesaggio del San primo e della zona con nuove cementificazioni per i parcheggi skilift etc…, ma possibile che non si possano usare questi soldi in altro modo per incentivare il turismo tutto l’anno?
    Ma che teste di rapa! Ma non vi viene in mente che con questi finanzimaneti regionali che non sono pochi! si potrebbe ad esempio installare pannelli solari (quelli seri) nei rifugi del triangolo lariano, così magari permettendo ricariche gratis ai telefonini dei turisti, creare nuovi rifiugi con posti letto, dare incentivi a fondoperduto alle strutture alberghiere della zona che mi sembrano molto carenti, sistemare i sentieri e i cartelli di indicazione posti sui sentieri, sistemare i parcheggi già esistenti dotandoli di telecamere collegate alla polizia locale per evitare l’abbandono dei rifiuti, creare un punto di noleggio biciclette gestito da persone in situazione di disoccupazione, dare fondi ai produttori locali per le loro attività agricole, riqualificare i trasporti pubblici locali. Ma possibile che la politica italiana faccia così fatica a spendere bene i soldi ?? E’ bello buttarli ??

  3. Sarebbe bellissimo.. finalmente il ritorno dello sci a Como!
    Ovviamente i soliti bastian contrari devono cercare di mettere i bastoni tra le ruote.. ovvio.. ma speramo che il progetto proceda. Sci in spalla e via.

  4. Ennesimo esempio di un progetto senza senso finanziato da questa giunta regionale, che speriamo prossimamente abbia finito di governare; molto meglio sarebbe utilizzare questi fondi per ripristino di sentieri e manutenzione, oltre ad aiutare quei pochi che ancora vivono con le risorse delle montagne lariane.

  5. considerando le temperature miti da ormai molti inverni,l’innevamento sempre piu’ scarso,la necessita’ per i cannoni sparaneve di almeno -6 gradi o l’utilizzo di additivi,le piste corte,poche,esposte al sole o ghiacciate,le difficolta’ di localita’ sciistiche analoghe per vicinanza alla pianura:una autentica scempiaggine,utile solo a sprecare denaro.

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